SOMMARIO:
Continua su Tiriamo le conclusioni
Capitoli precedenti: L'attentato al World Trade Center, Approfondimenti e Troppi misteri
Vedi anche:
New World Order e
Il manifesto di Bin Laden
Da scaricare:
"UN CRIMINE ORRENDO. ORA BISOGNA CAPIRE PERCHÉ"
di Noam Chomsky da Non-luoghi
"Gli attacchi terroristici .. in proporzione possono non raggiungere il livello di molti altri, per esempio il bombardamento voluto da Clinton sul Sudan, senza alcuna ragione credibile, che distrusse la meta delle riserve farmaceutiche del Paese e uccise un numero imprecisato di persone (nessuno sa quanti, perché gli Stati Uniti hanno bloccato un'inchiesta dell'Onu e nessuno si occupa di proseguirla. .."
Chomsky, .. il noto linguista e politologo americano, .. si sofferma poi sulle possibili conseguenze geopolitiche della tragedia americana. "È probabile che ci sarà una ventata violenta contro i palestinesi e altri popoli poveri e oppressi. È probabile che si arrivi a un giro di vite nei controlli di sicurezza con le loro innumerevoli ramificazioni per limitare i diritti civili e le libertà interne. .. Gli attentati contro gli Usa saranno probabilmente utilizzati per aumentare le pressioni in favore dello scudo spaziale. La difesa è una sottile copertura ai piani di militarizzazione, [e] anche l'argomento meno credibile avrà buon gioco di fronte a una platea terrorizzata".
.. Il crimine subito dagli Usa è legato all'indiscrimnato impiego americano della forza per controllare i domini nel mondo. .. Chomsky invita quindi a rileggere le parole di Robert Fisk, [che] ricorda che questa "non è una guerra della democrazia contro il terrore come il mondo chiede di poter credere nei prossimi giorni. .. Qui si tratta anche dei missili americani che colpiscono le case palestinesi e di elicotteri Usa che sparano missili contro un'ambulanza libanese nel 1996, si tratta di bombe americane contro un villaggio che si chiama Qana e di miliziani libanesi pagati dall'alleato Usa israeliano che rapinano e uccidono nei campi profughi".
LA CIA E L'ESTREMISMO ISLAMICO: UN'ALLEANZA BOOMERANG
di Zenone Sovilla su Non-luoghi, dal libro di John K. Cooley "Una guerra empia: la CIA e l'estremismo islamico"
Fu l'alleanza stretta [nel 1979] dalla Cia con gli estremisti islamici e in particolare con lo spietato Osama Bin Laden contro l'invasione sovietica dell'Afghanistan a spianare la via al terrorismo degli integralisti musulmani.
.. Gli Usa, per mano della Cia e con la collaborazione fattiva di Pakistan, Arabia Saudita e Cina, armarono, addestrarono e finanziarono 250 mila mercenari islamici di ogni parte del mondo. .. In un primo tempo .. gli Usa [offrivano] un sostegno moderato e prudente, in genere occulto, agli attivisti politici "islamisti"». .. Finanziarono «una serie di guerre per procura» in Africa e in Asia, contro i propri avversari, spesso alleati veri o supposti di Mosca. Quando il Cremlino guidato da Breznev decise l'invasione dell'Afghanistan nel 1979, la Casa Bianca di Carter vide nell'iniziativa una minaccia all'equilibrio mondiale ma anche una buona occasione per «assestare un colpo decisivo al già vacillante impero sovietico». [Si formò così] l'alleanza tra la dittatura militare pakistana, d'ispirazione islamica, e gli americani. Dieci anni dopo l'armata rossa sarà sconfitta e le vicende afghane daranno un colpo duro all'Urss.
Nel frattempo, in Afghanistan il movimento dei talebani, favorito da Pakistan e Arabia Saudita, conquisterà il potere e lo gestirà in modo liberticida terrorizzando la popolazione nel nome di un'interpretazione severa dell'islamismo sunnita. Ma il grande movimento mercenario messo in moto dagli Usa avrà effetti anche fuori dei confini afghani. I talebani e l'orrore che seminano è solo una delle conseguenze, [insieme] alle tensioni destabilizzanti in Egitto (attacchi ai turisti e agli autoctoni), Cecenia, Algeria e .. gli attentati .. alle ambasciate americane di Nairobi (1998, 247 morti, 12 cittadini Usa) e di Dar-es-Salaam (dieci morti, cento feriti).
ISTRUTTORE DI VOLO AVVERTÌ L'FBI DEL PERICOLO DI UN ATTENTATO
da RAInews24 (Washington, 22 dicembre 2001)
Già nell'Agosto scorso un istruttore di volo del Minnesota aveva avvertito l'Fbi del sospetto che uno dei suoi allievi preparasse un attentato utilizzando un aereo civile pieno di carburante. Lo rivela il New York Times che riporta le dichiarazioni di un membro del Congresso statunitense, James Oberstar, informato dai titolari della scuola di volo. Secondo l'istruttore, i toni usati per mettere in allarme l'Fbi furono estremamente chiari, ma fu difficilissimo trovare qualcuno disposto a dargli retta. Riferendo la testimonianza dell'uomo, il deputato democratico, membro della commissione Trasporti, ha detto che l'istruttore specificò che il velivolo che sarebbe stato dirottato era un Boeing 747. Il sospetto indicato dal testimone era Zacarias Moussaoui, cittadino francese di origini marocchine, arrestato perché ritenuto uno degli organizzatori dell'attentato dell'11 settembre. ..
MUSHARRAF: "BIN LADEN POTREBBE ESSERE GIÀ MORTO"
da RAInews24
.. Il presidente pakistano sostiene che "a causa dei bombardamenti sulla rete di grotte e cuniculi" a Tora Bora "Bin Laden è probabilmente già morto. .. Non è in Pakistan, di questo siamo abbastanza sicuri, anche se non possiamo esserlo al cento per cento"
[Il che è palesemente come dire: "Sì, è qui da noi, ma siccome siamo suoi complici vogliamo aiutarlo a far perdere le sue tracce." ndJB]
THE HIJACKERS WERE NOT SUICIDAL
from What really happened
.. Most of the men who hijacked the aircraft on 9/11 were not intending to commit suicide. Recently released control tower tape recordings make it clear that the pilot flying flight 11 thought he was going to land the plane and issue demands. .. The official US Government position is that only one hijacker on each plane needed to be suicidal to carry out the planned crash, but would such a man really be able to hold of his own men ..? Or were the hijacker pilots, who were trained at US military bases, merely ordered to fly their planes back and forth low over Manhattan to put on a show for the media, only to discover that their computerized aircraft flight directors were running a different program entirely?
BUSH'S ORWELLIAN ADDRESS
by Jacob Levich from Common Dreams
.. George Bush .. declared permanent war -- war without temporal or geographic limits; war without clear goals; war against a vaguely defined and constantly shifting enemy. Today it's Al-Qaida; tomorrow it may be Afghanistan; next year, it could be Iraq or Cuba or Chechnya. No one who .. read 1984 .. could fail to hear a faint bell tinkling. (In George Orwell's dreary classic, the totalitarian state of Oceania is perpetually at war with either Eurasia or Eastasia. Although the enemy changes periodically, the war is permanent; its true purpose is to control dissent and sustain dictatorship by nurturing popular fear and hatred. The permanent war undergirds every aspect of Big Brother's authoritarian program, excusing censorship, propaganda, secret police, and privation.)
.. Bush's alarming speech pointed to a shadowy enemy that lurks in more 60 countries, including the US. He announced a policy of using maximum force against any individuals or nations he designates as our enemies, without color of international law, due process, or democratic debate.
He explicitly warned that much of the war will be conducted in secret. He rejected negotiation as a tool of diplomacy. He announced starkly that any country that doesn't knuckle under to US demands will be regarded as an enemy. He heralded the creation of a powerful new cabinet-level police agency called the "Office of Homeland Security." Orwell couldn't have named it better.
By turns folksy ("Ya know what?") and chillingly bellicose ("Either you are with us, or you are with the terrorists"), Bush stepped comfortably into the role of Big Brother, who needs to be loved as well as feared. Meanwhile, his administration acted swiftly to realize the governing principles of Oceania:
WAR IS PEACE. A reckless war that will likely bring about a deadly cycle of retaliation is being sold to us as the means to guarantee our safety. Meanwhile, we've been instructed to accept the permanent war as a fact of daily life. As the inevitable slaughter of innocents unfolds overseas, we are to "live our lives and hug our children."
FREEDOM IS SLAVERY. "Freedom itself is under attack," Bush said, and he's right. Americans are about to lose many of their most cherished liberties in a frenzy of paranoid legislation. The government proposes to tap our phones, read our email and seize our credit card records without court order. It seeks authority to detain and deport immigrants without cause or trial. It proposes to use foreign agents to spy on American citizens. To save freedom, the warmongers intend to destroy it.
IGNORANCE IS STRENGTH. America's "new war" against terrorism will be fought with unprecedented secrecy, including heavy press restrictions not seen for years, the Pentagon has advised. Meanwhile, the sorry history of American imperialism -- collaboration with terrorists, bloody proxy wars against civilians, forcible replacement of democratic governments with corrupt dictatorships -- is strictly off-limits to mainstream media.
LA CNN PILOTATA DAI MILITARI?
dalla rivista olandese "Touw - Abe de Vries", 5 Marzo 2000
.. La CNN ha impiegato militari statunitensi specializzati in'operazioni psicologiche' (psyops). .. I militari potrebbero aver influito sulla maniera in cui la CNN forniva notizie sulla crisi nel Kosovo. [Secondo] il maggiore Thomas Collins "è possibile che abbiano lavorato alla preparazione di materiali informativi durante la guerra nel Kosovo. Hanno aiutato a produrre le notizie. .. Sono rimasti con la CNN per almeno due settimane, [ma] non hanno lavorato sotto il controllo dell'esercito." [hahaha! :-D buona, questa! ndJB]
.. Il personale militare dislocato presso la CNN apparteneva al Quarto Gruppo per le Operazioni Psicologiche ..: uno dei principali compiti di questo gruppo .. è di diffondere 'informazioni selezionate.' Le truppe americane psyops cercano di influenzarel'opinione pubblica e dei media nei conflitti in cui si dice che siano coinvolti interessi di Stato americani, adoperando diverse tecniche. Questo gruppo propagandistico ha partecipato alla Guerra del Golfo, alla guerra in Bosnia e alla crisi nel Kosovo.
SPIE ISRAELIANE ARRESTATE SUL TETTO A MANHATTAN
di Sbancor, da Rekombinant
.. In quel fatidico 11 settembre furono arrestate cinque spie israeliane, poi estradate. Stavano tutt'e cinque su di un tetto di Hoboken, e guardavano oltre il fiume Hudson, in direzione delle Torri Gemelle. Qualcuno ha chiamato la polizia ed è risultato che i cinque facevano parte delle forze armate israeliane. .. Gli israeliani arrestati nelle retate successive all'11 settembre sono in tutto una sessantina. La Fox News riferiva l'11 dicembre che, sottoposti al test della "macchina della verità", alcuni di questi arrestati hanno mentito.
.. "Fox News ha appreso che un gruppo di israeliani da poco individuato nel North Carolina si serviva di un appartamento in California per spiare un gruppo di arabi che le autorità statunitensi tengono sotto osservazione perché sospettati di collegamenti con il terrorismo. La Fox News ha raccolto documenti che indicano come anche prima dell'11 settembre almeno 140 altri israeliani siano stati arrestati nel corso di complesse indagini molto riservate sullo spionaggio israeliano negli USA."
I sospetti si appuntano su studenti dell'Università di Gerusalemme o dell'Accademia Bezalel: "I documenti mostrano che [gli israeliani] si sono concentrati nella penetrazione di basi militari, degli uffici della DEA, della FBI, e di diversi uffici governativi e ci sono riusciti, entrando persino in uffici segreti e abitazioni private appositamente non registrate, assegnate al personale che svolge attività speciali".
[La] AMDOCS, impresa privata israeliana che opera nelle telecomunicazioni ed è appaltatrice presso le venticinque principali imprese telefoniche americane, [ha] accesso in tempo reale a gran parte delle linee telefoniche del paese, con la possibilità di fare tutte le intercettazioni telefoniche che vuole. Secondo la Fox TV, la AMDOCS è finita più volte sotto inchiesta: FBI e altre forze di polizia l'hanno ripetutamente sospettata di collegamenti con la mafia e di spionaggio.
Ci sarebbe poi un documento top secret della National Security Agency (NSA) che nel 1999 spiegava come tutte le telefonate in America fossero registrabili da parte di governi stranieri, in pratica quello israeliano. Quando nel 1997 scoppiò lo scandalo "MEGA", riguardante la talpa israeliana nell'amministrazione USA, AMDOCS fu accusata di aver intercettato le telefonate tra il Presidente Clinton e Monica Lewinsky.
[Poi c'è la] Converse Infosys, .. sussidiaria di un'impresa israeliana, che con uffici in tutto il territorio americano "fornisce attrezzature per le registrazioni telefoniche alle forze dell'ordine". Gli enti preposti utilizzano il software della Converse nei propri computer per individuare le telefonate da intercettare e per lo smistamento delle registrazioni a seconda delle competenze. La casa madre della Converse, che ha accesso a questi dati, è tanto vicina al ministero dell'Industria e Commercio (di cui è stato titolare Sharon) che il 50% delle sue spese di R&D sono a carico del ministero.
.. Il 13 dicembre il Segretario di Stato Powell .. interrogato in merito allo spionaggio israeliano negli USA, .. ha risposto di essere al corrente della storia degli arresti - quindi confermandone la notizia - ma di occuparsi solo dell'aspetto diplomatico della questione, mentre per quanto riguarda l'aspetto spionistico, ha detto, "la domanda deve essere rivolta al ministero di Giustizia ed alla FBI"
DUBAI, MISTERO BIN LADEN
di Anais Ginori, su Repubblica 1 novembre 2001
Osama Bin Laden è stato curato da un medico americano, in un ospedale americano a Dubai. .. È arrivato .. il 4 luglio e ha soggiornato fino al 14 luglio in una delle suite "vip" dell'ospedale americano. .. Durante la sua degenza .. ha ricevuto le visite di parenti e amici e ha anche avuto un incontro con l'agente locale della Cia a Dubai. Il direttore dell'ospedale, Bernard Koval, al telefono smentisce, [ma] da Parigi la redazione di Le Figaro, supportata da verifiche di Radio France International, conferma. «È stato un dirigente amministrativo a farci vedere le cartelle con le date e i motivi del ricovero». .. La notizia potrebbe mettere in grave imbarazzo [la CIA,] già sotto accusa per la passata collaborazione con lo sceicco saudita e per non essere mai riusciti a catturarlo dopo le stragi in Kenya e Tanzania del ‘98. A luglio, Bin Laden era formalmente considerato il terrorista più ricercato del mondo, con una taglia di oltre 10 miliardi di lire. .. Il responsabile locale della CIA [in Dubai] è stato visto salire al piano dell'ospedale dove era ricoverato lo sceicco. Il misterioso 007 si sarebbe poi vantato con gli amici di aver incontrato Bin Laden e il 15 luglio, all'indomani della partenza dell'illustre paziente, sarebbe andato via dagli Emirati arabi. .. Bin Laden .. si muove con difficoltà e ha bisogno di un trapianto renale. Il biografo Yosef Bodansky, aggiunge dettagli: dal '99 Bin Laden patisce una grave insufficienza renale. I primi problemi ai reni sarebbero stati causati da un tentativo di avvelenamento di Siddi Ahmed, un emissario della Cia assoldato per quasi 1 miliardo con il compito di uccidere il terrorista rifugiato in Afghanistan. Da allora, la malattia si sarebbe complicata, con danni anche al fegato. .. Le poche persone che hanno incontrato lo sceicco in Afghanistan nei mesi scorsi hanno sempre parlato di un uomo stanco e provato. «Bin Laden è vivo e sta bene» ripetono invece gli uomini di Al Qaeda. Dopo il viaggio a Dubai, scrive Le Figaro, Bin Laden avrebbe acquistato un sofisticato macchinario portatile per la dialisi. Secondo la Cia, Bin Laden oggi è vivo nel suo nascondiglio segreto soltanto grazie a questa macchina
IL TERRORISMO NEL LORO CORTILE
di George Monbiot, docente universitario a Keele, East London, Oxford, Bristol ed editorialista del Guardian, su Il Manifesto (07/11/2001)
A Fort Benning, in Georgia, è aperta dal 1946 la "Scuola delle Americhe". Lì gli Stati uniti hanno "laureato" terroristi, torturatori, dittatori latinoamericani: Salvador, Guatemala, Cile, Argentina, Perù, Colombia. Oggi cambia nome, azzerando così i delitti pregressi.
.. "Qualunque governo, se sponsorizza fuorilegge e assassini di innocenti - ha annunciato Bush il giorno in cui ha cominciato a bombardare l'Afghanistan - diventa esso stesso fuorilegge e assassino. E prende questa strada solitaria a suo rischio e pericolo". Mi fa piacere che abbia detto "qualunque governo", perché ce n'è uno che richiede urgentemente la sua attenzione, sebbene non sia stato ancora identificato come sponsor del terrorismo.
Da cinquantacinque anni a questa parte, esso gestisce un campo di addestramento terroristico le cui vittime superano di molto le vittime dell'attacco a New York, delle bombe alle ambasciate e delle altre atrocità attribuite, a ragione o a torto, a al-Qaeda. Il campo si chiama Western Hemisphere Institute for Security Cooperation (Whisc). Si trova a Fort Benning, Georgia, ed è finanziato dal governo Bush.
Fino al gennaio di quest'anno, esso si chiamava "Scuola delle Americhe", o Soa. Dal 1946 ha addestrato oltre 60.000 poliziotti e soldati dell'America Latina. Tra i suoi "laureati" vi sono molti dei torturatori, omicidi di massa, dittatori e terroristi di stato più famosi del continente. Come dimostrano centinaia di pagine di documentazione compilate dal gruppo di pressione Soa Watch, l'America Latina è stata fatta a pezzi dagli uomini che lo hanno frequentato.
Nel giugno [2001] il colonnello Byron Lima Estrada, che è stato addestrato in questa scuola, è stato condannato a Città del Guatemala per l'omicidio del vescovo Juan Gerardi avvenuto nel 1998. (Gerardi fu ucciso perché aveva contribuito a redigere un rapporto sulle atrocità commesse dal D-2, l'agenzia di intelligence militare del Guatemala diretta da Lima Estrada. .. Il D-2 ha coordinato la campagna "anti-insurrezionale" che ha distrutto 448 villaggi Mayan Indian e ha assassinato decine di migliaia dei loro abitanti.)
Alla Scuola delle Americhe ha studiato il 40% dei ministri che hanno preso parte ai regimi genocidi di Lucas Garcia, Rios Montt e Mejia Victores. Nel 1993 la commissione Onu per la verità sul Salvador ha dato un nome agli ufficiali dell'esercito che hanno commesso le peggiori atrocità della guerra civile. Due terzi di loro erano stati addestrati alla Scuola delle Americhe. Tra loro vi erano il capo degli squadroni della morte Roberto D'Aubuisson, gli uomini che hanno ucciso l'arcivescovo Oscar Romero, e 19 dei 26 soldati che uccisero i padri gesuiti nel 1989. In Cile, la polizia segreta di Augusto Pinochet e i suoi tre principali campi di concentramento erano diretti da uomini addestrati alla Scuola delle Americhe. .. Altrettanto hanno fatto il capo dello squadrone della morte "Grupo Colina" nel Perù di Fujimori, quattro dei cinque ufficiali che comandavano l'infame Battaglione 3-16 in Honduras (che negli anni '80 controllava gli squadroni della morte in questo paese), e il comandante responsabile del massacro di Ocosigo avvenuto in Messico nel 1994. Tutto questo, assicurano i difensori della scuola, è storia vecchia. Ma gli uomini addestrati alla Scuola delle Americhe sono coinvolti anche nella sporca guerra che si combatte attualmente in Colombia con il sostegno Usa. .. Nel febbraio di quest'anno un altro uomo addestrato alla Scuola delle Americhe è stato condannato per complicità nella tortura e nell'uccisione di trenta contadini da parte dei paramilitari in Colombia. Nella scuola attualmente arrivano più studenti dalla Colombia che da qualunque altro paese.
L'Fbi definisce il terrorismo come "atti violenti .. miranti a intimidire o a coartare la popolazione civile, a influenzare la politica di un governo, o a interferire nella condotta di un governo", una definizione che descrive precisamente le attività degli uomini Soa. .. Nel 1996 il governo Usa è stato costretto a rendere pubblici sette dei manuali di addestramento della scuola. Tra gli altri consigli per i terroristi, essi raccomandavano il ricatto, la tortura, l'esecuzione e l'arresto dei parenti dei testimoni. L'anno scorso, grazie anche alla campagna condotta da Soa Watch, molti membri del Congresso americano hanno cercato di far chiudere la scuola. Sono stati sconfitti per dieci voti. La Camera dei Rappresentanti ha votato invece per chiuderla e poi riaprirla immediatamente, sotto un altro nome. .. La Scuola delle Americhe si è lavata le mani del suo passato prendendo il nome di Western Hemisphere Institute for Security Cooperation (WHISC). .. Visitate il sito web del WHISC e vedrete che la Scuola delle Americhe è stata praticamente rimossa. Anche la pagina denominata "Storia" evita di nominarla.
.. Non possiamo aspettarci che questo campo di addestramento terrorista si auto-riformi: dopo tutto, esso rifiuta persino di riconoscere il proprio passato, per non parlare della possibilità di imparare da esso. Perciò - dato che le prove che collegano questa scuola alle atrocità che ancora avvengono in America Latina sono più schiaccianti delle prove che collegano i campi di addestramento di al-Qaeda all'attacco di New York - che cosa dobbiamo fare con i "cattivi" di Fort Benning, Georgia? Be', .. potremmo domandare che i nostri governi attacchino gli Stati Uniti, bombardando le loro installazioni militari, le città e gli aeroporti. Il tutto nella speranza di rovesciare il suo governo non eletto e di sostituirlo con una nuova amministrazione sotto la supervisione dell'Onu. Nel caso che questa proposta risulti impopolare presso il popolo americano, possiamo conquistare il loro consenso lanciando pane "naan" e curry essiccato in buste di plastica con sopra stampigliata la bandiera afghana. Obietterete che questa proposta è ridicola, e io vi do ragione. Ma, per quanto ci provi, non riesco a vedere la differenza morale tra un simile comportamento e la guerra che si sta combattendo oggi in Afghanistan.
LA PISTA DI OKLAHOMA CITY
del Movimento Internazione per i diritti civili - Solidarietà
Lo Strategic Alert ha in più occasioni indicato come l'episodio terroristico di Oklahoma City del 1995 potrebbe rivelarsi un precedente molto importante per comprendere ciò che è davvero accaduto l'11 settembre, e mettere a fuoco le responsabilità interne agli USA dell'atroce misfatto. Abbiamo inoltre sottolineato quanto sia a dir poco strano il comportamento del Dipartimento di giustizia USA (DOJ), che appare determinato ad impedire che si faccia luce sui collegamenti internazionali del presunto "autore solitario" di quell'attentato, Timoty McVeigh (recentemente messo a tacere con l'esecuzione capitale) e del suo complice Terry Nichols, sebbene l'avvocato difensore di quest'ultimo, Stephen Jones, ed altri, abbiano ripetutamente sollevato il problema di questi collegamenti internazionali. Si tratta di una reticenza che contraddice in pieno le dichiarazioni del capo del DOJ, l'Attorney General John Ashcroft, che si dice pronto a dispiegare tutte le forze dell'ordine nella lotta al terrorismo. L'ultima puntata di questa contraddizione stridente si è verificata al processo in cui lo stato dell'Oklahoma ha contestato a Nichols alcuni capi d'accusa che rientrano sotto la sua giurisdizione. Il DOJ ha respinto la richiesta dell'avvocato di Nichols di ascoltare in aula l'ex agente della FBI Dan Vogel, il quale si è detto disposto a deporre in merito alle dichiarazioni da lui raccolte da 22 testimoni che gli hanno riferito di aver visto McVeigh in compagnia di un personaggio "dall'aspetto mediorientale" nel periodo precedente all'attentato dell'aprile 1995. La questione è davvero spinosa, visto che il numero due del Pentagono, Paul Wolfowitz, sostiene che McVeigh era un "agente irakeno" per avallare la sua tesi secondo cui occorre intraprendere subito una nuova operazione militare contro l'Irak. Ciò nonostante, l'ostruzionismo del DOJ solleva diversi interrogativi su che cosa Ashcroft ed altri temono che si possa far luce. Un altro sviluppo, in questa stessa pista, è avvento il 6 novembre quando in un conflitto a fuoco con la polizia è rimasto ucciso William Milton Cooper, uno degli agitatori radiofonici più influenti negli ambienti della "Milizia". Secondo James Nichols, il fratello di Terry, le apocalittiche tirate radiofoniche di Cooper esercitarono un'influenza davvero notevole su McVeigh, un simpatizzante della Milizia. Secondo la testimonianza di James Nichols, McVeigh ascoltò regolarmente la trasmissione di Cooper nei mesi precedenti all'attentato.
IL PEGGIO CHE VERRÀ
di Marco D'Eramo, da Il Manifesto (23 novembre 2001)
[Per il] Thanksgiving, il giorno del Ringraziamento, la festa che per gli americani conta più del Natale, .. tutti pregustano golosi l'immangiabile, rituale tacchino farcito non solo di castagne, ma di ormoni, antibiotici e alimenti geneticamente modificati. È a questa nazione che il presidente George W. Bush ha annunciato che "il peggio deve ancora venire", e non si riferisce alla salsa sulla purèe. .. Col suo accento texano, il presidente gonfia il magro petto e si atteggia a sceriffo inflessibile che minaccia morte e distruzione ai banditi. Il problema è che non stiamo assistendo con un bidone di popcorn a un western di serie B: .. si riaccende .. la discussione tra falchi e colombe, sull'opportunità di un'escalation, di estendere cioè l'attacco ad altri paesi, Yemen, Sudan, Libia, Siria, con naturalmente l'Iraq di Saddam Hussein in cima alla lista dei bersagli. .. Il partito delle colombe sarebbe quello del segretario di Stato, l'ex generale Colin Powell, e del suo Dipartimento. La cosiddetta "dottrina Powell" esige infatti, come condizione sine qua non per una campagna militare che siano chiaramente identificati obiettivi militari e finalità politiche. .. Ma poiché nelle prime cinque settimane di bombardamenti, l'opzione "limitata" si è rivelata inefficace, a partire dai primi di novembre, il partito dei falchi ha imposto di espandere le operazioni: sono così cominciati i bombardamenti a tappeto dei primi dieci giorni di novembre, ben più terribili di quelli ottobrini, e che hanno determinato il crollo dei taleban. Il regista dei "falchi" è, dietro le quinte, il vicepresidente Dick Cheney. Dietro le quinte in un doppio senso: sia perché non predica l'aggressione in prima persona, ma lascia questo compito al suo fidato complice e ministro della Difesa Donald Rumsfeld e al vicesegretario Wolfenson, sia - e soprattutto - perché non appare mai in pubblico ed è quasi costantemente nascosto in rifugi sicuri, a dimostrazione che, agli occhi di tutto l'establishment finanziario e militare, Bush il giovane è "spendibile" in caso di attentato, mentre Cheney è prezioso e va salvato a ogni costo: anzi Cheney ha avuto la civetteria di battezzare "dottrina Bush" la tesi dei falchi che in pratica si riduce al vecchio unilateralismo praticato fino a settembre, solo applicato alla guerra. In soldoni, la posizione: "Noi bombardiamo chi ci pare quando ci pare".
Con la vittoria che si avvicina, il partito dei falchi sente un'opportunità e un pericolo. L'opportunità è quella di continuare l'offensiva .. mentre il fragore della vittoria azzittisce le critiche e ammutolisce gli alleati più restii. .. E qui sta il pericolo: è esiguo il margine di tempo per l'allargamento del conflitto. Già oggi, l'autorevolissimo principe saudita Turki bin Faisal ha detto che a lui non risultano legami tra l'Iraq e bin Laden, e che anzi bin Laden disprezza Saddam, lo considera un infedele (e il principe Turki deve saperne qualcosa visto che è stato per 25 anni, fino all'anno scorso a capo dei servizi segreti sauditi): "Noi ci opporremo ai bombardamenti sull'Iraq. Sono anni che diciamo agli Usa che c'è un solo modo per rovesciare Saddam ed è un golpe militare interno. .. Ma finora l'America ha fatto orecchie da mercante". Ecco perché i falchi vogliono affrettarsi: per prevenire fratture nella fragile coalizione che hanno finora mantenuto unita con il cerotto. L'unica cosa certa è che gli Usa continueranno a strumentalizzare a lungo l'attacco dell'11 settembre, proclamando che questo gli dà il diritto a qualunque incursione. I tedeschi le chiamavano Strasspeditionen, "spedizioni punitive". Al di là dei proclami, la realtà è che gli Stati uniti stanno procedendo a estendere e consolidare le proprie basi in Afghanistan (e in Uzbekistan), e cioè stanno mettendo in piedi un'occupazione militare dell'Afghanistan destinata a durare anni. .. Firmato da Bob Woodward (quello del Watergate), l'articolo di apertura di prima pagina del Washington Post rivela che almeno 360 sospetti terroristi sono stati arrestati in 19 paesi (più di 100 in Europa, più di 100 in Medio oriente, 30 in America Latina e 20 in Africa). Ma la rivelazione più importante è un'altra: e cioè che, per la prima volta dalla fine della guerra fredda, la Cia sta ristabilendo contatti operativi con i servizi segreti stranieri e li sta usando come proprie filiali informative.
LA NUOVA CROCIATA PER IL PETROLIO
di Michele Gambino, da Avvenimenti
Crociata per distruggere il terrorismo, "Jihad contro l'Occidente", "lotta tra bene e male", "sfida al satana americano". È chiamata in molti modi questa strana guerra. Però nessuno, forse per pudore, ha voluto chiamarla anche "guerra per il petrolio". Eppure è questo uno dei risvolti della crisi in corso: la ridefinizione degli equilibri strategici nella regione da cui proviene il 65% delle risorse energetiche che muovono il mondo. Osama Bin Laden e i suoi occulti alleati non hanno il fumettistico obiettivo di sconfiggere l'America, ma quello concreto di rovesciare o controllare il regime al potere in Arabia Saudita. Spaccata letteralmente a metà tra filo-americani e amici di Bin Laden, la terra del Profeta esporta quasi un quarto del petrolio del mondo, e dalle sue politiche sulla produzione e sul prezzo del barile dipende l'economia planetaria. È curioso, e molto significativo, che nel predicare la cacciata delle basi militari americane dalle terre della Ka'ba e della Qibla, Mecca e Medina, Osama, figlio della dinastia dei Laden petrolieri, faccia raccomandazioni che col Corano non c'entrano nulla: "I musulmani dovrebbero evitare le guerre interne per evitare la distruzione del petrolio - scrive lo sceicco del terrore il 23 agosto 1996 - ci appelliamo ai fratelli affinché escludano dalla battaglia la ricchezza del paese islamico che dovrà sorgere". Più chiaro di così si muore, diremmo in Italia. Dall'altra parte, sul fronte opposto, l'operazione bellica "Enduring Freedom" sembra avere non solo l'obiettivo, piuttosto metafisico, di "sconfiggere il terrorismo" con le portaerei e i B-52, ma anche quello di impedire con pugno di ferro la destabilizzazione politica dell'aerea del petrolio. E nel frattempo, magari, di approfittare della situazione per procurarsi qualche vantaggio nella lotta per l'energia: una lotta che da sempre divide il mondo tra quelli che producono il petrolio e il gas, ma non possono permetterseli, e quelli che non li possiedono, ma ne sono totalmente dipendenti. I pozzi petroliferi degli Stati Uniti, ad esempio, producono ogni giorno più di otto milioni di barili, ma il Paese ne consuma quasi venti milioni nell'arco delle stesse ventiquattr'ore. Senza le forniture dall'esterno è stato calcolato, gli Usa avrebbero nel proprio sottosuolo risorse energetiche per resistere otto anni. Dopodiché la superpotenza mondiale dovrebbe spegnere la luce. Nella guerra del Petrolio Kabul è un obiettivo solo apparentemente marginale: è stato calcolato che nel sottosuolo di Uzbekistan, Kazakistan, Turmenistan, Kirgisistan e Tagikistan, tutti paesi che circondano l'Aghanistan come una corona, ci sia tra il 20 e il 30% del fabbisogno mondiale di petrolio e gas.
.. L'impatto del petrolio e del gas del Caspio sui mercati si farà sentire nella seconda metà del decennio appena iniziato: chi controllerà l'estrazione e soprattutto il trasporto degli idrocarburi di quest'area nei prossimi cinquant'anni potrebbe essere, di fatto, la vera superpotenza mondiale dell'energia.
.. I paesi che hanno hanno moltissimo da perdere e da guadagnare sono tre: Russia, Iran e Stati Uniti. Semplificando molto, Mosca punta a potenziare le vie del petrolio già esistenti che attraversano i suoi territori e il mar Nero. L'Iran vorrebbe far passare il nuovo flusso attraverso i suoi territori. Washington vuole aprire nuovi oleodotti alternativi a quelli russi, ma senza farli passare dall'Iran, uno degli "Stati-canaglia" della sua lista nera. La faccenda non è nuova: nella seconda metà degli anni '90, volendo far passare dall'Afghanistan un oleodotto e un gasdotto che dalle repubbliche dell'ex Unione Sovietica portassero petrolio e metano in Pakistan e in India, gli americani dell'Unocal e i loro soci sauditi della Delta, si rivolsero alla Cia, il servizio segreto americano. L'Afghanistan era nel pieno di una guerra tribale, e bisognava scegliere una delle parti in lotta per aiutarla a vincere la guerra e pacificare il Paese. Su consiglio dei colleghi pakistani, l'intelligence statunitense scommise sui talebn del mullah Omar. Fu una puntata sbagliata, come sappiamo, ma la partita continuò. Prima dell'11 settembre gli americani .. non sapevano come risolvere un problema piccolo sulla carta geografica, ma enorme nei fatti: quella sottile striscia di territorio che divide il Tagikistan, e quindi tutte le repubbliche della nuova corsa al petrolio, dal Pakistan. Aggirare l'ostacolo non si può, perché si finisce dritto in Cina. Vero è che quel territorio è stato controllato negli ultimi cinque anni non dai taleban, ma dalle milizie filoamericane del comandante Massud.
Ma l'affascinante capo tribù giocava una partita in difesa, e nessun petroliere avveduto investe alcuni miliardi di dollari in una squadra che punta allo zero a zero. Proprio l'uccisione di Massud, pochi giorni prima dell'attacco a New York e Washington, era equivalsa, nella partita del petrolio, ad un gol nella rete degli americani. La liberazione di Kabul, avvenuta il 13 novembre, avrà forse un peso relativo nella guerra al terrorismo, posto che ad essere catturati o trucidati non sono stati finora i sofisticati kamikaze che parlano due o tre lingue e guidano gli aeroplani, ma i taleban del Mullah Omar, che a stento sanno scrivere il proprio nome. Ma dal punto di vista della partita del petrolio, quella data equivale ad una tripletta americana, perché mette in cassaforte - salvo imprevisti - la striscia di terra da cui potrebbe passare la pipeline americana.
L'approvvigionamento petrolifero è considerato dagli Stati uniti una questione di sicurezza nazionale almeno dai tempi della cosiddetta "Dottrina Carter", dal nome dell'ex presidente Usa, secondo cui qualunque attacco alla stabilità di uno dei paesi produttori del petrolio del Golfo Persico sarebbe stato considerato una minaccia agli Stati Uniti.
.. A decidere di attaccare l'Afghanistan, minacciare l'Iraq - tutte mosse con effetti nella partita del petrolio, come abbiamo visto - sono uomini e donne che dal petrolio vengono: George W. Bush ha fatto il petroliere fin dal 1978. Il suo vice Disk Cheney è stato amministratore della Halliburton, società di ingegneria e costruzioni petrolifere. Condoleeza Rice, consigliera di Bush per la sicurezza, è azionista della Chevron, e per i mari del mondo naviga una petroliera che porta sulla fiancata il suo esotico nome di battesimo. Donald Evans, ministro del Commercio, è stato per metà della sua vita amministratore di una società petrolifera. Gale Norton, ministro dell'Interno, era l'avvocato della Delta Petroleum, coinvolta nel progetto dell'oleodotto afgano, e la sua campagna elettorale è stata finanziata dalla Bp-Amoco, la società che costruisce le vie del petrolio americane.
DIARIO DELL'IPOCRISIA
da Indy Media
Il 28 Novembre [2001] Mike Ruppert, Editore di FTW, [presentò] un documentario di 2 ore sugli eventi dell'11 Settembre, .. iniziando con un'offerta di $1000 a chiunque possa dimostrare che qualsiasi delle sorgenti citate fosse non autentica o mal rappresentata. Ruppert [snocciolò] più di 40 prove che mostrano la complicità e la conoscenza dell'attacco da parte del governo [americano, fra cui:]
SIAMO TUTTI IN PERICOLO?
di Roberto De Bortoli, dell'Osservatorio Etico Ambientale
[Secondo i servizi segreti israeliani, i terroristi possiedono] 43 valigette nucleari; ["solo" 3, secondo i] servizi spagnoli; .. altri .. ipotizzano la possibilità che siano in possesso non tanto delle 100 valige nucleari perse dalla Russia denunciate all'opinione pubblica internazionale dal generale Lebed ma di bombe sporche o "Dirty Bomb": .. ordigni non propriamente nucleari come le valigette nucleari tattiche capaci di devastare 3 miglia ma di ordigni capaci di espandere la radioattività in ogni direzione per parecchi isolati dal punto della loro deflagrazione.
Se così fosse ed è probabile dove il terrorismo internazionale si è procurato questo materiale? [Probabilmente] attraverso il florido contrabbando di materiale radioattivo che si è generato dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica .. ([quando] moltissimi depositi di combustibile nucleare furono lasciati a se stessi senza alcun sorveglianza per mancanza di fondi) ..; un contrabbando che passa per i Balcani e la Turchia. .. (Nel solo 98 in Turchia vi furono 18 arresti per contrabbando di materiale nucleare, e dal 1993, ci sono stati 550 avvenimenti segnalati di traffico illegale in materiali nucleari dall' ex-Unione Sovietica. E quelli che non sono stati rintracciati? Nel 1998, il servizio di sicurezza federale russo ha colto sul fatto degli operai degli stabilimenti che si stavano appropriando di 18,5 chilogrammi di materia fissile da un laboratorio delle armi nelle montagne degli Urali. La quantità era sufficiente per una bomba.) .. La maggioranza [dei] materiali [contrabbandati] non potrebbero essere usati per costruire una bomba nucleare, ma circa 16 [casi noti potrebbero riguardare] materiali utilizzati per il confezionamento di armamenti nucleari.
[Le] Dirty Bomb .. possono essere realizzate con vari materiali: .. le più letali sono sicuramente quelle al Plutonio che nel momento dell'esplosione liberano queste microparticelle velenosissime e la morte è quasi istantanea non tanto per la radioattività quanto al fatto che è il veleno più potente inventato dall'uomo (l'anti-vita). .. Attraverso le apparecchiature radiometriche dislocate sui confini si possono rintracciate solo le sorgenti radioattive Gamma e Beta e pertanto il plutonio o l'uranio impoverito (u238) sono difficilmente individuabili in quanto alfa-emettitori. Quindi potrebbero essere gia entrate nel nostro territorio "bombe sporche" grandi come palle da biliardo .. (nel caso del u238, 8kg sono approssimativamente un cilindro di 20 cm x 7,5 di diametro, quindi un cilindro che sta in una mano).
L'ISLAMISMO AFGANO FU CREATO A WASHINGTON
Tratto da un'intervista con Zbigniew Brzezinski (consigliere sulla sicurezza nazionale del presidente Jimmy Carter) apparsa su 'Le Nouvel Observateur' (Francia) il 15-21 gennaio 1998 e riportata da Nexus
L'ex direttore della CIA Robert Gates, nelle sue memorie ["From the Shadows"] ha affermato che i servizi d'intelligence americani iniziarono ad aiutare i Mujahadeen in Afghanistan sei mesi prima dell'intervento sovietico. .. Secondo la versione ufficiale della storia, l'aiuto della CIA iniziò durante il 1980, vale a dire, dopo che l'esercito sovietico invase l'Afghanistan, il 24 dicembre 1979. Ma la realtà, custodita segretamente sino ad ora, è completamente diversa: in realtà, fu il 3 luglio 1979 che il presidente Carter firmò la prima direttiva per aiutare segretamente gli oppositori del regime filosovietico di Kabul. E quel giorno stesso, io scrissi una nota al presidente, nella quale gli spiegavo che secondo me questo aiuto avrebbe indotto i sovietici ad intervenire militarmente. .. Quando i sovietici giustificarono il loro intervento affermando che intendevano combattere contro un segreto coinvolgimento degli Stati Uniti in Afghanistan, la gente non ci credette. Tuttavia, c'era un fondo di verità. [Abbiamo dato] all'Unione Sovietica la sua guerra del Vietnam. In effetti, per quasi dieci anni, Mosca dovette condurre una guerra insostenibile dal governo, un conflitto che contribuì alla demoralizzazione e infine al collasso dell'impero sovietico.
PS: da notare che le copie di 'Le Nouvel Observateur' distribuite in America non includevano questa intervista; solo le edizioni distribuite al di fuori degli USA la riportavano. Questo la dice lunga sull'idea di libertà di stampa statunitense.
KISSINGER, IL GRANDE MESTATORE
da Rinascita del 22 novembre 2001, su Nexus
.. L'ex segretario di Stato USA Henry Kissinger, autonominatosi portabandiera della guerra mondiale al terrorismo, .. il 31 ottobre [2001 ha dichiarato]: "La guerra in Afghanistan dev'essere vista come un attacco al più evidente protettore del terrorismo e contro il suo rappresentante più simbolico, Bin Laden. .. Non si può accettare un risultato ambiguo: il governo talebano dev'essere eliminato e la rete di Bin Laden dev'essere distrutta senza mezzi termini ... Perché se restano ancora in giro, i talebani diventeranno un emblema del fatto che è possibile resistere alla più forte delle nazioni. .. Ciò avrebbe un effetto pericoloso su tutti".
.. Nella realtà dei fatti, fino solo a qualche tempo fa Kissinger è stato uno dei principali apologeti e sostenitori del regime talebano insieme ad Arnaud de Borchgrave, il direttore del Washington Times del rev. Sun Myung Moon e della United Press International (UPI), oggi anch'egli impegnato a caldeggiare l'obliterazione di Bin Laden e dei tabelani. È dimostrato che i collegamenti tra ambienti di potere negli USA e Bin Laden non cessarono all'epoca dei ritiro dell'Unione Sovietica dall'Afghanistan nel 1989, ma che la sponsorizzazione di fatto dei talebani è continuata fino all'estate del 2001. Kissinger si è attivamente adoperato a far sì che il regime talebano non finisse sulla lista ufficiale degli sponsor del terrorismo, come riferisce anche il Washington Post del 5 novembre in un articolo di prima pagina, firmato da Mary Pat Plaherty, David Ottaway e James Grimaldi, intitolato "Come l'Afghanistan si è sottratto alla lista degli sponsor del terrorismo". Per salvaguardare gli interessi della Unocal, che lo aveva ingaggiato come consulente, Kissinger si sarebbe rivolto al Dipartimento di Stato per chiedere che non fossero imposte sanzioni contro l'Afghanistan, dove la Unocal aveva deciso di costruire un oleodotto, proveniente dall'Asia Centrale, che doveva attraversare I'intero paese. "Per assicurarsi i necessari finanziamenti di enti come la Banca Mondiale, la Unocal aveva bisogno del riconoscimento formale del Dipartimento di Stato al governo talebano in Afghanistan. La Unocal ingaggiò gente di casa al Dipartirmento di Stato: l'ex segretario di Stato Henry Kissinger, l'ex ambasciatore speciale John J. Maresca e l'ex ambasciatore in Pakistan Robert Oakley", dice tra l'aItro l'articolo del Washington Post.
Il 12 febbraio 1998 Maresca, in veste di vice presidente dei rapporti internazionali della Unocal,testimoniò alla Sottocommissione Asia e Pacifico del Congresso USA caldeggiando la costruzione dell'oleodotto afgano, che avrebbe tagliato fuori la Russia e l'Iran dall'importante mercato del petrolio e del gas dell'Asia Centrale. Maresca notò che un oleodotto in Iran era fuori discussione a motivo delle sanzioni USA vigenti, per cui "l'unica opzione che resta è l'oleodotto che attraversa l'Afghanistan". Disse anche che l'Unocal "non favorisce nessun gruppo" tra le fazioni rivali afgane, ma desidera che gli USA sostengano i talebani riconoscendone il governo. Qualche giorno prima di tale testimonianza la Unocal aveva invitato a Washington una delegazione talebana per incontrare parlamentari ed esponenti del governo.
Il caso di Borchgrave é ancora più palese. Nel giugno 2001 lui era a Kandahar in Afghanistan, per intervistare il capo talebano Mohammed Omar Akhund. L'intervista, diffusa dalla UPI il 14 giugno, elogiava il leader talebano presentandolo come un eroe rimasto ferito ben cinque volte nella guerra contro l'aggressore sovietico. De Borchgrave presentava Omar come colui che si stava seriamente occupando di mettere Bin Laden sotto controllo, esprimendo rammarico per la mancata collaborazione degli USA che non trasmettevano le prove richieste a carico di Bin Laden, affinché potesse essere processato da un tribunale afgano.
Dopo l'11 settembre però, Kissinger e de Borchgrave e altri "amici" dei talebani sono diventati i più accesi sostenitori delle operazioni militari in Afghanistan. Il 23 settembre l'UPI ha denunciato l'intero clero islamico pakistano come sostenitore del terrorismo talebano.
[Kissinger] ha poi detto che l'11 settembre ha risvegliato gli americani dall'indifferenza forse di più di quanto non avvenne con Pearl Harbor. "Fino a quel momento il pubblico americano si sarebbe meravigliato a sentir dire che tra gli Stati Uniti e l'Islam vi sono differenze fondamentali ... che potesse esistere qualcosa come la guerra tra le civiltà". .. Invece, la presa di posizione di un paese di fronte al terrorismo costituirà il modo in cui "ridefinire il sistema internazionale".
.. Oggi Kissinger è un esponente del Defence Policy Board, organismo di consulenza del Pentagono, in cui è stato ammesso dal presidente dell'organismo Richard Perle. Perle a sua volta appartiene alla cosiddetta "cabala di Wolfowitz" composta dai personaggi più impegnati a trasformare la "guerra al terrorismo" nella terza guerra mondiale. Kissinger e Perle caldeggiano l'espansione delle operazioni della "coalizione anti-terrorismo" per estendere simultaneamente le ostilità contro diversi paesi islamici, a cominciare dall'Irak. Sia Perle che Kissinger figurano ai vertici dell'impero massmediale Hollinger Corp, un ente spionistico di fatto, con centro a Londra che pubblica tra l'altro il Daily Telegraph e Jerusalem Post, ed è presieduto dal canadese Konrad Black. Il Telegraph, insieme alle pubblicazioni di Moon, è il portabandiera della propaganda di guerra sui mass media.
PENTAGONO: IL GIOCO DEI SETTE ERRORI
da Asile.org (le foto sono immagini ufficiali disponibili sui server dell'esercito degli Stati Uniti)
L'11 settembre, meno di un'ora dopo l'attacco al World Trade Center, un aereo precipitava sul Pentagono. Un primo dispaccio della Associated Press aveva parlato di un camion bomba. Questa notizia era stata rapidamente smentita dal Pentagono e la versione ufficiale dei fatti non è ancora stata contestata. ..
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