Che l'intera faccenda del crollo fosse una storia che non sta in piedi (e scusate il bisticcio di parole ;-) è stata mia opinione fin dal principio, come testimoniano i dossier pubblicàti su questo sito a partire da neanche una settimana dopo l'attentato.
Allora sollevare questioni era una pericolosa eterodossia, un tabù, la più scomoda delle verità scomode, tanto che non si poteva neanche menzionare, per via del cordoglio planetario che era stato imposto dai mass-media USA. Oggi invece finalmente si comincia a parlarne, e anche alcuni Americani (meno sprovveduti di quanto i loro governanti vorrebbero sperare) hanno mangiato la foglia.
Non stupisce che, nonappena la notizia dei colpevoli ritardi d'intervento è venuta a galla (e da una fonte autorevole che non poteva essere smentita dicendo "i soliti pazzi paranoici filo-talebani"), sia stata immediatamente fatta sparire: le masse sono pecore, e basta dirgli "sta ritornando il lupo cattivo" per distogliere la loro attenzione da qualsiasi altra cosa che invece gli sta capitando proprio adesso, e proprio sotto il naso. (Alludo anche, ma non solo, alla riorganizzazione dell'FBI, che tradotto significa: chiunque sa qualcosa lo facciamo sparire, e al suo posto ci mettiamo uomini di fiducia che s'impegnino affinchè la verità non salti mai a galla.)
Io però a questo punto, dopo mesi di indagini e ben cinque dossier (quasi 300k di solo testo!), mi sono stufato, e diciamo che getto la spugna: hanno addirittura stampato un libro sull'argomento, quindi chi vuole capire ha modo di farlo.. gli altri, non smetteranno certo di belare perchè glielo dico io. (Anzi in molti si son messi ad abbaiarmi contro, accusandomi di essere anti-americano o addirittura filo-talebano. Che mondo di matti! :-)
SOMMARIO:
Capitoli precedenti: L'attentato al World Trade Center, Approfondimenti, Troppi misteri e Altri pezzi del puzzle
Vedi anche:
New World Order e
Il manifesto di Bin Laden
Da scaricare:
COMPLOTTO INTERNO USA
di Maurizio Barile (21/02/2002), su OBE3
Secondo la versione ufficiale l'attentato terroristico con aerei dirottati .. ha colto impreparati i servizi di sicurezza (pagati circa 30 miliardi di dollari all'anno), che non potevano prevedere una cosa .. così assolutamente nuova. E' falso: .. addirittura sin dai tempi della guerra fredda questo tipo di attacco terroristico era all'attenzione dei servizi di sicurezza Usa; ce ne parla ampiamente ad esempio il numero di novembre '94 di Time Magazine. In realtà, i servizi di sicurezza Usa sono stati ripetutamente informati da diverse fonti circa l'imminenza di un attentato terroristico con dirottamento aereo avente per obiettivo edifici di interesse nazionale.
Ci sono state arie sagnalazioni .. da parte dei servizi segreti di Israele, Germania, Egitto e Russia. Il presidente russo Putin ordinò ai suoi servizi segreti di allertare gli Usa nel modo più forte e convincente possibile circa la realtà e imminenza di tale pericolo. In agosto un istruttore di volo del Minnesota aveva avvertito l'FBI circa il suo sospetto che uno dei suoi allievi, Zacaria Moussaoui, preparasse un attentato utilizzando un aereo civile Boeing 747 pieno di carburante: Anche la polizia francese aveva segnalato all' FBI Moussaoui, quale persona collegata agli estremisti islamici di Al-Qaeda.
Migliaia di put stock options sono state acquistate su United Airlines e American Airlines, i cui aerei sono stati dirottati l'11/09. Trattasi di operazione speculativa di chi scommette su di un forte ribasso delle quotazioni in borsa delle società in questione. Un'operazione del 600% oltre il normale. E i servizi CIA e FBI monitorano costantemente queste operazioni sospette.
.. Solo un morto israeliano tra le vittime dell'attentato del 11/09 alle torri gemelle, tra gli oltre 4000 abitualmente presenti: è più che fondato il sospetto che siano stati informati in tempo da qualcuno che sapeva, cioè la Mossad, i servizi segreti israeliani.
LA COLPEVOLE IMMOBILITÀ DELLE FORZE DI SICUREZZA AEREA
La versione ufficiale sostiene che le forze aeree si sono rese conto del pericolo quando ormai era troppo tardi: è falso. Secondo le procedure (NORAD) di intercettazione in vigore, nel momento in cui le torri di controllo rilevano un aereo fuori rotta senza possibilità di comunicazione, vengono allertate le forze aeree militari affinchè queste raggiungano l'aereo in questione, verifichino il motivo del cambiamento di rotta (malfunzionamento, meteo, malore, dirottamento, ecc..) e infine intervengano per ripristinare la rotta se possibile, il tutto secondo codici ( di operazioni di volo) e procedure ben precise. Nonostante la presenza di squadriglie di F-16 pronti al decollo in varie basi aeree a 10 - 20 minuti di volo dagli aerei dirottati, come ad esempio la base di Andrew a pochi chilometri dal Pentagono, bisogna aspettare 75 minuti, ormai troppo tardi, prima che la National Command Authority decida di far intervenire i jet F-16 della Air Force per l'intercettazione degli aerei dirottati. la suddetta procedura di intercettazione è stata tenuta bloccata per almeno 75 minuti, e solo un ordine dall'alto può bloccarla.
Fino al momento dell'intercettazione le autorità militari non potevano sapere se si trattava di dirottamento terroristico o altro. Non è vero che non hanno potuto intervenire in tempo: sembrerebbe, piuttosto, che non lo abbiano voluto.
Chi avrebbe effettuato quella che secondo tutti gli esperti di servizi di sicurezza del mondo e secondo tutti i più esperti piloti interpellati è stata un'operazione di terrorismo aereo straordinaria , che per organizzazione, precisione nei tempi e nel raggiungimento degli obiettivi deve aver richiesto una preparazione complessa portata avanti per più anni, da molte persone sul territorio Usa? L'FBI, senza l'evidenza di alcuna prova, ha individuato questa organizzazione così perfetta in Al-Qaeda: .. una rete di guerriglieri, soprattutto sauditi ed egiziani, inizialmente assoldati da Osama Bin Laden tra i reduci della guerra ai russi in Afghanistan, i quali lautamente pagati ed in nome della jihad islamica sono stati impiegati .. in combutta con la Cia a sostegno dei ribelli ceceni, dei Talebani, in Kossovo. A sentire i continui allarmanti comunicati dell'FBI, Al-Qaeda avrebbe una capillarità su scala mondiale, con migliaia di terroristi che pianificano micidiali attentati di ogni tipo.
Ma se guardiamo ai fatti, .. leggendo la "Cronologia degli atti terroristici significativi, 1961-2001" del Dipartimento di Stato Usa, troviamo che nei 27 episodi principali di terrorismo nel mondo degli ultimi tre anni, solo in uno è citata Al-Qaeda, in Yemen, e solo come sospetto. Non solo; ogni loro trama (aquisizione di nuove armi biologiche, atomiche, ecc) o progetto terroristico sistematicamente verrebbe smascherato, grazie a dovizie di documenti, agende, video e tracce varie sempre incautamente e maldestramente lasciate sparse qua e la. .. Come terroristi sono un vero disastro, fino ad ora del tutto inconcludenti. Così come non quadra il fatto che sia mancato del tutto un elemento essenziale dell'atto terroristico: la rivendicazione.
Anzi, Osama Bin Laden, l'additato colpevole, si è premurato il giorno dopo di precisare che non fosse opera sua; memore evidentemente di quando, nel '95, in seguito all'attentato contro Hosni Mubarak ad Addis Abeba, Osama, immediatamente indicato da Clinton come mandante, non smentì; dopo ci fu la rivendicazione da parte del gruppo terroristico egiziano Gama al-Islamija, cosicchè Osama fece la figura del millantatore, cosa assai grave nel mondo arabo-yemenita, da non permettersi di ripetere. 24 ore dopo gli attentati l'FBI ha presentato la lista di 19 attentatori . Dopo 10 giorni è emerso il fatto che 7 di questi in realtà sono vivi. .. L'FBI ha dichiarato di aver rinvenuto il passaporto di uno degli attentatori nella zona delle torri. Miracolosamente intatto, fuoriuscito dalla tasca del proprietario e scampato all'esplosione dell'aereo, per poi atterrare sulle macerie. Assurdo.
E chi sarebbe il pilota suicida dell'aereo schiantato contro il Pentagono, che avrebbe effettuato una operazione di volo (virata e volo radente) giudicata unanimamente come opera di un più che navigato pilota di jet ? E' stato identificato in Hani Hanjour, che però la scorsa estate risulta esser stato valutato dal suo istruttore di volo, Marcel Bernard, come incapace a guidare da solo anche un piccolo velivolo. Secondo l'FBI questa organizzazione terroristica che avrebbe pianificato e condotto l'attentato dell' 11/09 in modo riconosciuto così perfetto avrebbe però lasciato tracce dietro di se "come una mandria di elefanti in fuga" (come ha detto l'ex-ministro tedesco Von Buelow): avrebbero effettuato pagamenti con credit cards con il loro proprio nome; avrebbero indicato il loro vero nome ai loro istruttori di volo ; avrebbero abbandonato auto prese in affitto con dentro manuali di volo in arabo, per un' ultima ripassatina, e con lettere d'addio compromettenti contenute dentro valigie non caricate sull'aereo: avrebbero cioè fatto di tutto per far saltare il piano e farsi smascherare: peggio di sbadati dilettanti. ..
CUI PRODEST? LA TESI COMPLOTTISTICA
.. Il piano degli attentati dell' 11 settembre sarebbe stato ordito da parte dei massimi poteri economici e militari Usa, cioè i plutocrati i cui interessi sono rappresentati dal governo Bush, quale colossale quanto disperato tentativo per salvare un sistema di potere in crisi che iniziava già da qualche tempo a scricchiolare: un sistema economico che starebbe per implodere e una supremazia militare, in crisi d'identità dopo la caduta del muro di Berlino, da riaffermare a livello mondiale contro un nuovo Impero del Male.
Un complotto interno, come l'Operazione Northwoods del '62, allorchè alti ufficiali militari Usa pianificarono atti terroristici contro civili americani, per incolpare i cubani e giustificare la guerra (mesi dopo J.F.Kennedy fu ucciso dalla Cia per radicali dissidi su quella vicenda). Un lasciare uccidere propri connazionali, come a Pearl Harbor, allorchè il grande Roosevelt vietò di avvertire la base dell'imminente attacco giapponese, che così riuscì in pieno (e facendo 2600 morti, come nelle Torri Gemelle).
.. Ora, la domanda "a chi giova?" .. punta chiaramente nella direzione dell'amministrazione Bush e dei poteri economici e militari che rappresenta. Questa squadra di governo risulta composta da persone provenienti dalle file dei grandi petrolieri e dei magnati dell'industria bellica: Cheney , Ashcroft, Rumsfeld All'indomani delle elezioni vinte da Bush, vari commentatori politici dichiararono: con questo governo non possiamo che andare incontro ad una "guerra per il petrolio".
Il governo Bush aveva .. molteplici motivi [per] giustificarla. Un motivo economico: il controllo economico, con relativo business, del petrolio e del gas della zona del Mar Caspio; ed in più, a braccetto, il business delle commesse belliche per milioni-miliardi di dollari. Un motivo geo-politico: il controllo strategico dell' Eurasia. Un motivo di politica macroeconomica: una economia di guerra per fronteggiare la recessione economica. ..
IL QUADRO ECONOMICO-POLITICO: IL PETROLIO DEL MAR CASPIO
.. La stima delle riserve del Caspio è di circa 263mila miliardi di piedi cubici di gas naturale e di 60 miliardi di barili di petrolio, pari al 65% delle riserve mondiali.Un tesoro immenso che ha solo un handicap: la distanza dai mercati. A partire dal '94 la società petrolifera Unolocal Corp. elaborò un progetto per lo sfruttamento di quelle risorse, che il vice-presidente John Maresca presentò ad un comitato del Congresso Usa nel '98: ".. La costruzione dell'oleodotto attraverso l'Afghanistan, unico itinerario possibile, che abbiamo proposto non potrà cominciare finchè non si sarà insediato un governo riconosciuto che goda della fiducia dei governi, dei finanziatori e della nostra compagnia". In più c'era anche un progetto per un gasdotto che, attraversando Afghanistan e Pakistan, si dovrebbe allacciare alla rete di distribuzione del gas in India. .. Quando nel '96 i Talebani presero Kabul, subito i loro capi volarono in Texas dall'allora governatore Bush, dove incontrarono i dirigenti della Unolocal per parlare di oleodotti. Le trattative però si interruppero nel luglio 2001 nel corso di un incontro allargato alla fine del quale l'ambasciatore americano Thomas Simons avrebbe detto, secondo l'ex ministro degli esteri del Pakistan Naif Naik lì tra i presenti, : "o accettate la nostra offerta di un tappeto d'oro, o sarete sepolti da un tappeto di bombe". Ora il presidente nominato per il governo provvisorio afghano indovina chi è? Hamid Karzai, per anni consulente dell'Unolocal.
IL CONTROLLO STRATEGICO DELLE RISORSE IN EURASIA
Dalla "Guida per la Pianificazione della Difesa per gli anni 1994-1999" Usa :"Dobbiamo operare per impedire che qualsiasi potenza ostile domini una regione le cui risorse (petrolio, gas) sarebbero sufficienti, se controllate strettamente, a generare una potenza globale. Queste regioni comprendono il territorio dell' ex Unione Sovietica e l'Asia sud-occidentale " . Si tratta quindi di controllare non solo le ex-repubbliche sovietiche, Uzbekistan, Tagikistan, Kazakistan, ecc., ma anche l'Afghanistan, unico corridoio possibile per gli oleodotti e gasdotti verso sud, escluse ovviamente per ragioni politiche le vie a nord (Russia) e ovest (Iran), e la via ad est (Cina) perchè troppo lunga e quindi costosa. Per destabilizzare la regione, indebolire e frantumare Russia ed ex-repubbliche sovietiche, gli Usa ingaggiarono i Talebani, secondo un piano elaborato dall'allora capo Della Sicurezza Nazionale statunitense Zbigniew Brzezinski: "la trappola afghana", in chiave anti-sovietica. Con l'appoggio dell' Intelligence militare pakistana ISI e, ovviamente, la CIA, sono stati spesi cumulativamente circa 6 miliardi di dollari per addestramento ed armamenti; nel 2001 ancora altri 124 milioni di dollari.
LA CRISI ECONOMICA E L'ECONOMIA DI GUERRA
L'economia Usa è entrata già da tempo in una profonda crisi; c'è chi sostiene sull'orlo di una grave recessione come quella del 1929: disoccupazione, fallimenti societari, investimenti fermi, raffica di diminuzioni dei tassi di sconto a vuoto. In più un debito di 18.000 miliardi di dollari (il doppio del pil). La ricchezza generata dalla new-economy degli anni '90 è un enorme castello di carte, il quale si regge su di un pericoloso scollamento tra la crescita dell'economia reale e la crescita finanziaria. .. Ora, lo stato di guerra ha permesso un colossale programma mirante a rivitalizzare l'economia Usa, con grosse iniezioni di denaro pubblico, finanziamenti, contratti e sgravi fiscali alle imprese: 48 miliardi di dollari in più per il budget della Difesa, 18 miliardi di dollari in più al Servizi di Sicurezza (CIA, FBI, ecc.).
Ma una guerra ai Talebani, ai fini del controllo delle risorse del Mar Caspio, non era sufficiente a giustificare di fronte all'opinione pubblica americana quel colossale piano di rilancio economico-bellico; ci voleva uno stato di guerra di lungo periodo, allargato contro più nemici in tutto il mondo: l'asse del Male. ..
Il piano degli attentati, secondo l'ipotesi "complottistica" sarebbe quindi partito dai piani alti del potere economico e militare con l'intento di scatenare la guerra in Afghanistan e poi per estensione in vari altri paesi, e per poter instaurare uno stato di polizia sia internamente che a livello mondiale. Fu deciso di colpire al cuore il popolo americano, nei suoi edifici-simbolo del proprio senso d'identità nazionale e della sicurezza, con duplice effetto: primo, .. la guerra in Afghanistan contro i terroristi risultava così più che sacrosanta e giustificata; secondo, veniva provocato un trauma emotivo generale terribile. Le masse sotto shock sono facilmente manipolabili, poichè un forte impatto emotivo, come sapevano bene Hitler e Goebbels, in grado di far scattare i meccanismi mentali che regolano l'istinto, la rabbia, l'aggressività, la vendicatività, rende cieca l'opinione pubblica ad ogni discorso razionale; e la paura rende più succubi nei confronti delle autorità (il governo, i servizi di sicurezza, le forze armate), alle quali ci si affida totalmente.
IL DIROTTAMENTO GUIDATO DA REMOTO
.. Fin dagli anni '70 partì negli Usa un progetto, il DARPA, col fine di rendere possibile un controllo da remoto degli aerei civili per bloccare eventuali dirottamenti da parte di terroristi. Il sistema, noto anche come "Home Run", consente di conseguire un assoluto controllo remoto del sistema computerizzato di bordo, e di guidare da remoto inibendo i comandi della cabina di pilotaggio. Si tratta di collaudata tecnologia militare. Il trasponder, che con la sua frequenza serve per l'identificazione dell'aereo e per la comunicazione con la torre di controllo, viene "catturato" da remoto e inibito a bordo.
Questo fatto spiega esattamente i vari problemi incontrati dalle torri di controllo nel seguire e comunicare con i 4 aerei dirottati. Si aggiunge poi l'ipotesi, supportata da immagini e testimonianze, che i 4 aerei sarebbero stati affiancati, invisibili ai radar, da 4 velivoli militari pronti ad abbatterli in caso di problemi. E l'abbattimento dell'aereo in Pennsylvania si spiegherebbe col fatto che i piloti sarebbero riusciti a riguadagnare il controllo del mezzo: testimoni da eliminare perchè avrebbero poi smascherato l'uso di Home Run.
La politica statunitense passa interamente attraverso la televisione e in seconda battuta i giornali. Tutti i mezzi di comunicazione sono stati controllati, dall' 11 settembre in poi, secondo i principi e le regole di una vera e propria propaganda di guerra: - identificazione di una Giusta Causa - slogan : la "guerra al terrorismo"; - demonizzazione del Nemico: Bin Laden e Al-Qaeda; ma anche Iraq-Iran-Sud Corea "l'asse del Male"; - spettacolarizzazione della guerra, da presentare come un pulito video-game; - non far vedere mai gli effetti delle proprie azioni di guerra sulle popolazioni civili "nemiche", sempre da minimizzare (gli effetti collaterali); - accusare di collaborazionismo con il nemico che obietta qualcosa : chi non è con noi, è un amico dei terroristi.
Faceva parte del piano l'opera di demonizzazione del nemico impersonato in Osama Bin Laden, come pure il silenzio sulla storia di quest'uomo che, al contrario, è un "amico", a tutti gli effetti una vera e propria "creazione" della Cia, elemento chiave funzionale alla strategia militare Usa in Asia medio-orientale. Il suo ruolo è stato quello di catalizzatore degli elementi estremisti del fondamentalismo islamico, per poi impiegare tali forze nelle guerre (pro-Usa) in Afghanistan, Cecenia e Kossovo in nome della jihad, e con i soldi, armi e addestramento forniti dalla Cia e dall'Isi pakistana, lontano dai paesi d'origine (soprattutto Egitto, Kuwait e Arabia Saudita) dal regime filo-statunitense. ..
ATTACCO AI DIRITTI FONDAMENTALI
La guerra al terrorismo si è tradotta internamente agli Usa in un violento attacco ai diritti costituzionali. L'US Patriot Act emanato all'indomani degli attentati prevede la detenzione indefinita dei non cittadini, la facoltà del governo di condurre perquisizioni segrete, la concessione al Segretario di Stato e al Ministro di Giustizia il potere di definire determinati gruppi quali organizzazioni terroristiche, il potere alle agenzie di sicurezza di indagini finanziarie, senza essere posti sotto inchiesta, e di sorveglianza e controllo delle comunicazioni telefoniche e via internet.
Inoltre è passato un decreto firmato da Bush che consente di processare i presunti terroristi in tribunali militari, con l'obbligo della presenza di agenti FBI durante i colloqui tra condannati per terrorismo e i loro avvocàti. Fondamentalmente c'è una violazione del principio di separazione tra potere esecutivo e potere giudiziario: uno stato di polizia. A livello sopranazionale, si va verso una militarizzazione dei rapporti tra gli stati nazionali .. attraverso una successiva delegittimazione delle istituzioni che lo rappresentano: l'ONU, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Corte internazionale, ecc. Washington ha rifiutato di considerare qualsiasi soluzione diplomatica, secondo quanto previsto dal diritto e dagli accordi intrernazionali , e comunque di assoggettare ogni azione militare al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Da un punto di vista giuridico questa "guerra al terrorismo" è illegale ; è una flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite. ..
Le torri gemelle non sono crollate, per effetto dell'impatti degli aerei e per la fusione delle travi di acciaio, ma sono implose per effetto di cariche esplosive, esattamente come accade nelle demolizioni controllate. Era necessario ottenere il crollo totale delle torri simbolo degli States per ottenere un massimo devastante effetto psicologico, cosa che il solo impatto degli aerei dirottati non avrebbe potuto provocare. A tal proposito risultano lapidarie le parole di Van Romero, uno dei massimi esperti in materia, vice-presidente del New Mexico Tech Institute, già direttore del "Energetic Materials Research and Testing Center" che studia gli effetti delle esplosioni su edifici, parole pronunciate poche ore dopo gli attentati :" La mia opinione è che dopo l'impatto degli aerei con le torri ci sono state alcune cariche esplosive piazzate all'interno degli edifici che hanno provocato il collasso delle torri". Non regge la versione ufficiale secondo la quale sarebbe stato il combustibile degli aerei che bruciando avrebbe indebolito le travi di acciaio fino alla fusione ed al cedimento strutturale.
Il combustibile, data la sua volatilità, è bruciato totalmente al momento dell'esplosione dell'aereo, all'esterno. Dentro gli edifici, poi, c'era comunque troppo fumo e troppo poco ossigeno per alimentare la combustione degli arredi e di quant'altro fino alla temperatura di fusione dell'acciaio (1538°),per non parlare dei potenti sistemi antincendio in azione. Se l'acciaio si fosse veramente fuso, le colonne si sarebbero piegate , distorte , a cominciare dal lato della torre colpito, ma non spezzate; e non si sarebbero frantumate nel modo in cui si è visto.
Bush e il suo vice Cheney ripetutamente hanno richiesto ai membri del Congresso di non indagare in merito agli attentati del 11/09.
I servizi di sicurezza nonostante la dimostrata grave incapacità a proteggere lo spazio aereo nazionale, non hanno subito alcun provvedimento disciplinare, anzi , si sono visti quasi raddoppiare il budget e gli stipendi. John O'Neill, vice-direttore FBI fino al luglio 2001, si dimise in segno di protesta a causa degli insabbiamenti e dei bastoni tra le ruote da parte del Dipartimento di Stato Usa alle sue indagini sulla pista Saudita dei finanziamenti della rete di Al Qaeda. L'FBI rigettò richieste di approfondimento delle indagini su Moussaoui , il presunto 20° dirottatore, presentate da agenti di Minneapolis, dopo la sua cattura ad agosto, nonostante già segnalato dai servizi di sicurezza francesi quale persona collegata ad Al Qaeda.
Omissione dalla lista nera delle banche sospette di finanziamenti ad Al Qaeda dfi due banche kuwaitiane, connesse con la società Harken Energy, implicata in scandali di insider trading ed altro, in cui operò Bush. Da parte dei media non è mai stato evidenziato il fatto notevole che la famiglia Bin Laden e la famiglia Bush siano rimaste a lungo strette in affari; basti pensare al colossale business delle commesse militari della società Carlyle Group, di cui sono state per anni azionisti di maggioranza. Osama Bin Laden ricevette una visita da un ufficiale della Cia mentre era ospite dell'ospedale americano di Dubai, lo scorso luglio. Vari testimoni tra il personale ospedaliero. Presunte chiamate dai cellulari dei passeggeri dirottati, riportate dall' FBI e diffuse dai media, in realtà non risultano dai tabulati delle società telefoniche. Gli ingegneri specialisti dei vigili del fuoco Usa hanno denuciato il fatto che nella storia delle investigazioni sulle cause degli incendi e dei crolli degli edifici mai così rapidamente sono state rimosse le macerie ed ogni altra evidenza utile per le indagini ancora in corso ( Fire Engeneering Magazine).
Caso antrace: alla fine si è scoperto che proveniva dai laboratori delle forze armate. Le lettere all'antrace furono inviate a giornalisti ed a senatori democrarici: per allineare i primi, e per "convincere" i secondi dell'opportunità di una approvazione celere della legge antiterrorismo "US Patriot Act", come poi è stato.
L'INCREDIBILE MENZOGNA
di Thierry Meyssan ("L'incredibile menzogna", Fandango Libri), su OBE3
.. Il libro dedica agli attentati [dell'11 Settembre 2001] solo il primo capitolo, il secondo e il terzo sono dedicati a spiegare perché i veri responsabili -con volontà imperiali- hanno organizzato gli attentati e ora che hanno dato via alla "guerra infinita", quali vantaggi stanno raccogliendo in termini di rafforzamento ed estensione del potere dell'impero su tutto il mondo, grazie alla "guerra al terrorismo". ..
QUESITI SULL'11 SETTEMBRE
di Jim Marrs, tratto da Nexus n.36, su OBE3
Superficialmente tutto è sembrato abbastanza chiaro. Secondo la versione ufficiale, circa 19 terroristi mediorientali suicidi, col cuore gonfio di odio nei confronti della libertà e della democrazia americane, hanno dirottato quattro aerei di linea, ne hanno fatti schiantare due contro le torri gemelle del World Trade Center di New York ed un terzo contro il Pentagono. Il quarto a quanto viene riferito è precipitato nella Pennsylvania occidentale dopo che i passeggeri hanno tentato di contrastare i terroristi.
Tuttavia sono emersi molti quesiti inquietanti, fra cui:
LA BANDA DEL BUCO
di Tom Bosco - Nexus magazine
Il Pentagono afferma che il buco visibile sul muro interno del terzo edificio è stato causato dal muso di un Boeing 757: questa ipotesi, però, è tecnicamente insostenibile.
Qualunque cosa fosse, è penetrata al primo piano dell'edificio esterno, generando un'enorme palla infuocata, prima di attraversare altri due edifici altamente resistenti lasciando un foro di uscita del diametro di circa due metri e mezzo: cosa potrebbe essere in grado di fare tutto questo? .. La versione ufficiale è complessa e contraddittoria:
L'aereo, dunque, si è disintegrato toccando il Pentagono, si è fuso all'interno dell'edificio, è evaporato a 2.500°C continuando a penetrare attraverso altri due edifici e finendo col produrre un buco del diametro di circa due metri e mezzo. Sarebbe il caso di chiedere qualche spiegazione a questi esperti: la stessa versione ufficiale presenta dei buchi che occorre riempire.
Immaginiamo per un istante che non ci sia stato detto che l'aereo si è disintegrato, fuso ed evaporato. Ecco la domanda: è possibile per il muso di un aereo di linea penetrare attraverso tre edifici e, lasciando il terzo, produrre un foro quasi perfettamente circolare largo circa due metri e mezzo?
Il muso di un aereo, chiamato radome, contiene il suo apparato elettronico di navigazione. Per consentire la trasmissione di segnali, il muso non è realizzato in metallo bensì in carbonio. La sua forma è stata progettata per essere aerodinamica, ma non è resistente agli impatti. L'alloggiamento interno e il suo contenuto sono estremamente fragili: il muso sbattendo contro un ostacolo si sfascerebbe, non lo penetrerebbe.
Si può osservare la fragilità dei musi degli aerei in numerose fotografie relative a impatti anche meno violenti di quello del Pentagono. Ad esempio, il Boeing 757-204 della Britannia Airways, nel settembre del 1999, il Boeing 737-3T5 della Southwest Airlines nel marzo 2000, l'Airbus A320-211 della Philippine Airlines nel marzo 1998 o il McDonnell Douglas MD-82 della American Airlines nel giugno 1999.
Non è assolutamente possibile ritrovare il muso di un aereo dopo un impatto del genere. Pertanto non è il muso di un aereo che può aver prodotto il foro visibile nel terzo anello dell'edificio.
.. Qualche specie di velivolo è effettivamente penetrato attraverso tre edifici. .. I due anelli più interni sembra siano stati danneggiati dall'incendio divampato subito dopo. Non sono crollati. Il velivolo atterrato sul Pentagono non l'ha demolito, bensì lo ha penetrato.
Un aereo avrebbe demolito l'edificio, piuttosto che penetrarne i muri. La domanda è: che tipo di velivolo sarebbe stato in grado di provocare un danno del genere? Una possibile risposta è un missile. I missili hanno testate molto più robuste dei musi degli aerei. Sono realizzate con uranio impoverito e progettate per la penetrazione. L'uranio impoverito è un metallo estremamente denso, che sottoposto ad attrito si infiamma, incrementandone le caratteristiche penetranti. Missili del genere sono particolarmente utilizzati per entrare nei bunker. Un aereo si sfascia e va in pezzi laddove un missile di questo tipo penetrerà nel bersaglio. I pompieri confermano di aver visto parte di un velivolo che loro, pur con difficoltà, identificano come il muso di un aereo. Quest'ultimo, tuttavia, non resisterebbe ad un simile incidente: i tre edifici non avrebbero potuto essere penetrati dal muso di un Boeing. Però la testata di un missile, fatta di uranio impoverito, avrebbe potuto benissimo causare un danno del genere. (da Asile.org)
Alla faccia di tutti quelli che ancora insistono a etichettare queste evidenze come il frutto di "paranoici della cospirazione".