SOMMARIO:
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PASSA AL GPL!
da landi.it [1] [2]
Cosa è il GPL?
[Il GPL], Gas di Petrolio Liquefatto [alla pressione di 2 Bar], è un sottoprodotto della raffinazione del petrolio greggio. [Quello] impiegato in autotrazione è una miscela di gas propano e butano, [che conferisce] alle auto buone prestazioni in temini di potenza, elasticità e funzionamento del motore.
Brucia senza lasciare nel motore residui carboniosi responsabili di un prematuro logoramento, allunga la durata delle candele, delle valvole e dei pistoni e mantiene inalterate più a lungo le proprietà dell'olio motore. I prodotti della sua combustione sono ossidi di carbonio e di azoto ed idrocarburi incombusti in quantità inferiore di benzina e gasolio, mentre non si hanno idrocarburi aromatici, anidride solforosa e particolato. ..
Come si effettua il rifornimento di GPL?
Si effettua agganciando l'apposita pistola del distributore al bocchettone di carica dell'automezzo. Tale bocchettone è diverso a seconda dei paesi [bastardi! ndJB] (ad aggancio in Italia, a baionetta in Olanda, tipo ACME per Stati Uniti, Canada, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Austria, Belgio). La multivavola presente sul serbatoio prevede per ragioni di sicurezza il riempimento dell'80% del serbatoio. .. In Italia .. i distributori aperti al pubblico, su strade ed autostrade, sono più di 1.700. ..
Quale è l’autonomia di una vettura alimentata a GPL?
.. Nel caso si voglia privilegiare la capacità di carico è consigliabile installare un serbatoio toroidale "a ciambella" che viene collocato nel vano ruota di scorta della vettura e mantiene praticamente invariata la capacità di carico della vettura. .. Possono essere di diverse misure e, per avere un riferimento indicativo con un serbatoio da 40 lt. la nostra auto avrebbe un’autonomia di circa 350 km. Nel caso si voglia privilegiare l’autonomia della vettura, si può installare un serbatoio di forma cilindrica che, nel caso di una capacità di 90 lt. (72 effettivi) permette alla vettura un’autonomia di circa 600 km. [Valori riferiti a una vettura che percorra 10 km/lt. nel funzionamento a benzina.]
I serbatoi GPL sono sicuri?
.. La pressione sviluppata dal GPL all’interno del serbatoio oscilla normalmente da 3 a 10 bar, mentre i serbatoi sono omologati per pressioni di 30 bar, [e durante i test] non devono esplodere prima di raggiungere la pressione di 67,5 bar. .. Con l’entrata in vigore della nuova normativa R67/01, dal 1 gennaio 2002, tutti i sistemi GPL sono inoltre dotati di [una] valvola di sicurezza con termofusibile posta sulla multivalvola del serbatoio, che rende ancora più sicuri i moderni sistemi. ..
Quali auto trasformare a gas?
Tutte le auto alimentate a benzina, a carburatore, ad iniezione e ad iniezione con marmitta catalitica, possono essere convertite a gas. .. Per poter installare un sistema GPL o Gas Naturale su una vettura, è necessario che questa sia in buone condizioni generali, in particolare per quanto riguarda il sistema di alimentazione a benzina e la manutenzione del sistema di accensione, con particolare riguardo a bobine, cavi candele e candele. .. L’installazione di un sistema GPL o Metano è un’operazione che viene generalmente effettuata dalle officine specializzate in un paio di giorni. .. Il costo di un impianto a GPL varia [dai 750 ai 1500 euro] a seconda del tipo di vettura, .. in base al tipo di impianto che viene installato [e] al tipo di serbatoio .. (un serbatoio di tipo cilindrico, ad esempio, costa meno rispetto ai serbatoi toroidali "a ciambella"). .. Per le vetture trasformate a gas è richiesto il medesimo tipo di manutenzione che viene effettuata su una vettura a benzina. .. Non è richiesta nessuna manutenzione particolare. .. I serbatoi per il GPL non devono essere revisionati: hanno una durata di dieci anni dalla data di installazione e dopo tale periodo devono essere sostituiti. ..
Qual’è la differenza di prestazioni rispetto al funzionamento a benzina?
[È praticamente nulla:] circa il 2% in termini di potenza rispetto alla benzina. .. Dopo l’installazione di un sistema a gas, [si può ancora] utilizzare ancora l’auto a benzina: .. l’utente può scegliere quale carburante utilizzare, con la semplice pressione del tasto di commutazione che viene collocato sul cruscotto. .. La vettura parte sempre a benzina e commuta automaticamente a gas dopo circa 30 secondi, quando sono raggiunti gli ottimali parametri di funzionamento. Con l’installazione di un sistema a gas praticamente si raddoppia l’autonomia della vettura che può contare sulla doppia alimentazione.
Quali sono i vantaggi del GPL?
.. Il GPL costa circa la metà rispetto alla benzina e questo permette di ammortizzare nel breve il costo dell’impianto e quindi di risparmiare anche con percorrenze non elevate. (calcola qui quanto risparmi) [Inoltre] il GPL non contiene benzene né piombo che sono le sostanze più tossiche degli altri carburanti e dalla sua combustione non viene prodotto articolato che è tra le cause principali dell’inquinamento atmosferico delle nostre città. .. In caso di blocchi del traffico o di targhe alterne, .. in quasi tutte le città .. le vetture alimentate a GPL o Metano sono riconosciute come vetture ecologiche e beneficiano della possibilità di poter circolare liberamente anche in costanza di limitazioni alla circolazione.
Auto a GPL .. e garages
Le auto .. alimentate a GPL, .. dotate di impianto installato dopo il gennaio 2001 e quindi in regola con la normativa R67/01, possono essere parcheggiate in tutti i garages, con il limite, per le rimesse sotterranee, di quelle al primo piano interrato, .. indipendentemente dalla presenza di ulteriori piani sottostanti. .. Gli autoveicoli a GPL non in regola con il Regolamento ECE/ONU 67-01 devono continuare a fare riferimento al decreto 1° febbraio 1986, quindi possono parcheggiare solo nei piani fuori terra non comunicanti con piani interrati, a meno che i proprietari non decidano di adeguare il proprio impianto alla normativa europea, modifica che si può effettuare sostituendo serbatoio e multivalvola, con un fermo macchina minimo.
.. Chi installa un sistema GPL o Gas Naturale su un veicolo immatricolato da meno di un anno ha diritto ad un contributo di 650 Euro che l'installatore dell'impianto riconosce al soggetto che fa installare l'impianto. .. Chi acquista in Italia, anche in locazione finanziaria, un autoveicolo nuovo di fabbrica omologato anche o esclusivamente a metano o GPL, può contare su 1.500 euro. .. (Decreto 2 luglio 2003 n. 183 del Ministero delle Attività Produttive pubblicato in Gazzetta Ufficiale .. n. 168 del 22 luglio 2003) .. Per informazioni sugli incentivi e sulle officine che hanno accettato il listino prezzi, numeri verdi del CONSORZIO ECOGAS (800 500 501 - 800 015 095) e sito Internet.
MEGLIO BENZINA O DIESEL?
di Massimo Murianni, dalla rivista scientifica Newton (Giugno 2002)
I motori diesel hanno un rendimento più alto di quelli a benzina perchè possono permettersi un più alto rapporto di compressione (fino al 16-20:1 contro 10-11:1) senza problemi di autoaccensione. Se si comprime troppo la miscela aria/benzina, infatti, questa si infiamma prima di essere accesa dalla candela. In tale caso si dice che il motore "batte in testa".
Maggior rapporto di compressione significa anche maggiore espansione dei gas combusti che vengono scaricati più freddi dal cilindro, ossia dopo aver trasformato in energia meccanica gran parte della loro energia termica. Quando il mutore funziona a pieno carico, ossia sviluppando il 100% della sua potenza, il diesel ha quindi un migliore rendimento del motore a benzina.
Inoltre, il suo rendimento peggiora meno rapidamente di quello a benzina al diminuire del carico. Nel diesel, infatti, la potenza si riduce diminuendo la quantità di combustibile iniettato nei cilindri, senza cambiare la quantità di aria. Nel motore a benzina invece la potenza è ridotta strozzando con una valvola a farfalla il condotto che porta la miscela al cilindro; si fa così entrare nei cilindri meno massa di miscela aria/combustibile, che spingerà con meno forza sul pistone.
Il diesel è quindi particolarmente adatto per applicazioni che richiedano al motore di funzionare a carico parziale, perchè conserva in tale caso un buon rendimento.
D'altra parte però il gasolio brucia più lentamente della benzina, e questo non dà la possibilità ai motori diesel di salire oltre i 5000 giri al minuto. Oltre questa soglia, infatti, il pistone si muoverebbe più velocemente di quanto impiegherebbe il gasolio a bruciare, con una conseguente perdita di rendimento e potenza. Nei motori a benzina invece la combustione può essere resa abbastanza veloce da permettere di raggiungere regimi di rotazione molto alti. Quindi, dato che la potenza di un propulsore dipende dalla coppia (cioè dalla forza con cui i pistoni fanno girare l'albero motore) ma anche dal regime (cioè dalla frequenza con cui i ipistoni si muovono), risulta alla fine che i motori a benzina riescono a sviluppare più cavalli di quelli a gasolio.
E non è tutto. L'accensione del gasolio è molto brusca, rendendo il processo di combustione ruvido. Molti avranno ben presente il rumore "da trattore" tipico dei vecchi motori a gasolio, che però oggi è molto attenuato dall'uso di nuove tecniche di iniezione. Inoltre i diesel devono avre una struttura più resistente per sopportare più alte pressioni-massime di combustione, quindi sono generalmente più pesanti di quelli a benzina.
[Per contro, come spiega Giancarlo Ferrari, professore di motori a combustione interna del Politecnico di Milano,] "il gasolio ha un contenuto energetico un po' più alto della benzina. Cioè, bruciando un litro di gasolio si ottiene più energia di quella che si ricava da un litro di benzina. Infine, il motore diesel ha un buon rendimento, ossia trasforma in energia meccanica buona parte del calore liberato dalla combustione del gasolio": circa il 40%, contro il 30% di un motore a benzina.
AUTO A IDROGENO? POSSIBILI DA OLTRE 160 ANNI!
di Marco Del Freo, da Corriere.IT
.. Il premio Nobel Carlo Rubbia ha [affermato che] le celle a combustibile sono il futuro, ecologicamente corretto, del trasporto, pubblico e privato. Secondo Rubbia, in soli cinque anni l'intero parco dei mezzi pubblici italiani potrebbe essere convertito a produrre, invece di gas velenosi, acqua. L'idrogeno al potere, dunque. Come da anni va predicando il comico Beppe Grillo, che è arrivato a bere davanti alle telecamere l'acqua proveniente da una vettura a idrogeno.
.. Le celle a combustibile sono .. dei dispositivi che trasformano l'energia prodotta da una reazione chimica in elettricità: .. gli elettroni strappati agli atomi [dell'idrogeno] si spostano .. da una parte all'altra della cella, generando .. corrente continua. Una sorta di pila, quindi, che utilizza come carburante l'idrogeno. Nessuna combustione, [nè] ci sono camere di scoppio, pistoni o altro: la ionizzazione dell'idrogeno .. porta direttamente alla produzione di elettricità utilizzata dal motore. Da una parte entra il gas, dall'altra escono energia e vapore acqueo.
.. Inventate nel 1838 (!!!) da William Grove con il nome di «pile a gas» , le celle a combustibile possono oggi funzionare grazie a una grande varietà di carburanti, purché ricchi di idrogeno, ovviamente. Il sistema di utilizzare idrogeno puro estraendolo da bombole ad alta pressione non è infatti il solo possibile e forse neppure il più conveniente per l'autotrazione civile. E' sicuramente il più pulito, visto che l'unica emissione in questo caso è vapore acqueo , ma è difficile da maneggiare e stoccare: per un uso di massa si deve prevedere la creazione di una rete di distribuzione apposita, capillare e costosa. [In realtà, il discorso è che i produttori di carburanti finirebbero sul lastrico - e l'unico modo per evitare il loro ostruzionismo è garantirgli che continueranno a vendere le loro porcherie. ndJB]
[Così si continuerà coi] carburanti più o meno tradizionali, facili da distribuire e da reperire, dalla benzina alla nafta, dall'acido solforico al metanolo, dall'etanolo a una gran varietà di idrati di metallo. Sulle auto, in pratica, tra il serbatoio e le celle dovrà essere montato un apparecchio, detto reformer: qui si produrrà l'idrogeno e gli eventuali scarichi. Infatti con alcuni di questi carburanti ci sono leggere emissioni di anidride carbonica (spesso utilizzate per riformare il carburante iniziale) o di altri gas (tra cui una lievissima percentuale di polveri fini), ma niente in confronto a quello che combina la combustione degli idrocarburi.
PROSPETTIVA-IDROGENO
di Giorgio Iacuzzo
.. La benzina super sparirà (dall'anno prossimo hanno detto) e milioni di veicoli rischieranno di diventare inutilizzabili, ci forzeranno a dotarci di mezzi con marmitte catalitiche nonostante i dati dimostrino come dalla loro introduzione vi sia stata un'impennata di numerose patologie gravi. Molto di più che non la «piombatissima» benzina rossa. Ma chi se ne frega di noi, l'importante è che i petrolieri e le multinazionali dell'automobile aumentino i loro profitti. [Però] le cose sarebbero potute andare diversamente. .. Infatti, in Italia, fin dagli anni '70 hanno circolato veicoli di serie modificati per andare a idrogeno, economici, meno rumorosi ma soprattutto puliti, realmente a impatto zero. Tutte cose che sono presto finite nella pattumiera del dimenticatoio, ridotte a poco più che curiosità o reperti da museo della scienza.
.. L'ingegner Massimiliano Longo, [durante la II guerra mondiale venne trasferito dai tedeschi] per tre mesi in un laboratorio sotterraneo in Germania dove gli venne insegnata la tecnica di montaggio di un dispositivo che poteva aumentare la potenza per una decina di minuti al massimo (poi il motore avrebbe rischiato di rompersi), agevolando il velivolo nel disimpegno durante i duelli aerei. Di cosa si trattava? In apparenza niente di complicato: si trattava solo di iniettare nel motore una certa percentuale di d'acqua assieme al carburante.
.. Al termine del conflitto Massimiliano Longo .. collaborò con diverse ditte meccaniche nella messa a punto di nuovi veicoli e motori. Nel frattempo aveva ricominciato a studiare iscrivendosi alla facoltà di ingegneria dell'Università di Parigi, dove nel 1970 si laureò. Iniziò poi un dottorato di ricerca presso l'Università del Lussemburgo dove nel 1973 presentò la tesi finale sull'auto a idrogeno.
Massimiliano Longo non si accontentò di presentare alla commissione dei docenti esaminatori soltanto una ponderosa relazione ma li mise davanti ad un sistema perfettamente funzionante: una splendida Alfa Romeo 1300 GT modificata per il nuovo carburante. L'idrogeno era immagazzinato in bomboloni nel bagagliaio del veicolo e nel motore erano state eseguite alcune modifiche, tra le quali:
L'idrogeno veniva autoprodotto dall'ingegner Longo in proprio, per mezzo di una centralina per l'elettrolisi che lo forniva già a 12 atmosfere di pressione, dunque pronto per essere immesso nelle bombole. Essendo il motore costruito per un carburante diverso, ossia la benzina, le modifiche che riguardano la compressione ne degradavano le caratteristiche in modo significativo. Infatti, l'Alfa GT raggiungeva la velocità di 96 chilometri all'ora invece dei 135 originali. In cambio, però, l'economia dei consumi era notevole, e l'inquinamento ambientale inesistente.
«Una potenza maggiore si sarebbe potuta ottenere solamente con un motore dedicato particolarmente alla combustione dell'idrogeno - racconta oggi l'ingegner Longo - ma questo avrebbe richiesto l'interesse di una qualche industria nazionale per progettare e realizzare un propulsore in grado sfruttare totalmente l'energia che l'idrogeno può rilasciare e che è tre volte quello della benzina. L'impegno e gli investimenti necessari per un nuovo motore erano infatti al di fuori delle mie possibilità».
.. In quegli anni l'ingegner Longo .. mise a punto anche il progetto di un nuovo serbatoio per l'idrogeno alternativo alla bombola dove il gas veniva concentrato e solidificato in un modulo contenente determinate terre rare. In questo modo veniva eliminato completamente ogni rischio di perdita e infiammabilità e il peso del carburante e del suo contenitore erano estremamente ridotti. Nonostante i premi, i riconoscimenti di autorità internazionali e l'enorme eco della stampa in quegli anni per le sue scoperte, le innovazioni tecnologiche proposte dal progettista vicentino riscossero, purtroppo, soltanto belle parole dai politici italiani e stranieri e dai costruttori di veicoli internazionali. ..
AUTO AD ARIA COMPRESSA
da Kataweb (7 marzo 2001)
Un ingegnere francese, Guj Negre, ha inventato la prima automobile che si muove ad aria compressa. .. Il fatto è che non si tratta del solito prototipo da rifilarci fra diecimila anni. La "Eolo Italia", la società che ha l'esclusiva di produzione per l'Italia, fa sapere tramite il suo Presidente Jean-Claude Pastorelli .. che a fine anno inizieranno la costruzione di 10 fabbriche in Italia di cui la prima a Rieti, e che a giugno del 2002 si brinderà alla commercializzazione simultanea in tutti i paesi europei al prezzo di 18-20 milioni di lire. [Sui 10mila Euro.]
[L'aria] viene compressa e poi sparata violentemente sui pistoni di un motore più o meno normale, [e] l'aria emessa dallo scarico esce più pulita di prima grazie ad un sistema di filtraggio. .. Sotto il pianale della Eolo sono state sistemate delle bombole ad aria compressa e un motore di 567 cc da 25 Cv alimentato a "iniezione d'aria elettronica". Sempre a bordo, inoltre, è montato un piccolo compressore elettrico che, attaccandosi a una normale presa di corrente a 220 V, in quattro ore assicura il pieno d'aria compressa. In alternativa è già stata approntata una stazione di servizio che in meno di tre minuti spara nei serbatoi un bel pieno.
.. La Eolo è in grado di raggiungere l'esaltante velocità di 110 chilometri orari con un'autonomia di 200 km in città , o 10 ore di funzionamento ininterrotto. Il costo per fare il pieno d'aria è bassissimo. E' stato infatti calcolato che una Eolo-taxi consuma in corrente elettrica (necessaria per comprimere l'aria) circa 1,3 milioni di lire all'anno. Un taxi diesel come se ne vedono tanti invece, di gasolio ne consuma più o meno 15 milioni all'anno. Basta fare quindi un rapido calcolo per arrivare alla conclusione che la Eolo si ripaga da sola in un anno e mezzo.
Scheda tecnica
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La singolare apertura della porta laterale: in pratica si sposta tutta la fiancata. Dall'altra parte non c'è nessuno sportello. | ||
Un particolare della porta scorrevole. |
La versione Pick-Up | ||
Per i più raffinati una colorazione alla moda: argento metallizzato. |
La versione taxi già allestita dalla casa. | ||
Altra versione taxi. |
Nella vista laterale è evidente la singolare altezza del veicolo (1,7 m) | ||
L'interno della versione furgone. |
I tre sedili posteriori: l'abitacolo è stato concepito in questo modo per trasformarlo in un piccolo salotto. | ||
Fra gli optional anche il sesto sedile da montare contro marcia. |
La stazione di servizio in grado di ricaricare l'auto ad aria compressa in meno di tre minuti. | ||
Un addetto al rifornimento veloce mostra il bocchettone di rifornimento. |