Vedi anche: la Pagina Zero, 2012 (il RiEpilogo), i geroglifici e la galleria d'immagini
Sono il Fiore all'occhiello del Libro, a partire dalle tre straordinarie opere del pittore contemporaneo Raffaello Ossola:
"Equilibrio temporale 2" (Raffaello Ossola, 2005)
Quando vidi per la prima volta "Tempo 2" (2006), notai che i riflessi del sasso in sospensione assomigliavano alle nuvole dell'atmosfera terrestre - e il titolo di un vecchio telefilm americano ("Third rock from the sun": il terzo sasso dal sole, ovvero il pianeta Terra) fece il resto. Pensai così a una rilettura di quest'opera, che poi divenne la vecchia copertina del primo volume quando si trattò di suddividere il romanzo in tre parti. E quando Raffaello mi ha permesso di sfoggiare tre sue opere come copertine, fra le sue "rocce in sospensione" ho scelto quella con lo sfondo più universale (e pure il titolo è più significativo ;-).
Raffigura un mondo in bilico: "il futuro è appeso a un filo", e chi regge quest'equilibrio precario? Nell'originale, immaginavo che il cavo fosse sorretto da Dio: qui, invece, penzola dal titolo.. manco le sorti dell'Umanità dipendessero dal recepire il messaggio espresso dal Libro! :-1
PS: a posteriori ho riscontrato pure una certa qual subconscia parentela con la copertina dell'album di esordio di Jean Michel Jarre e ancor di più col suo sequel - dove la Terra viene raffigurata come il cuore di Dio.
"Incontro con sè stessi" (Raffaello Ossola, 2003)
È in assoluto il mio dipinto preferito: sia Maya che Egizio, metafisico al massimo. Ci vedo il trampolino da cui le anime si tuffano per incarnarsi nella piscina del mondo, tant'è che fosse dipeso da me l'avrei intitolato “quando ho varcato il Cancello del Cielo per tornare sulla Terra”. (Peraltro geometricamente è molto simile ai confini del mondo, così come Enzo d'Alò li ha raffiguràti nel suo splendido film d'animazione “Momo alla conquista del tempo”.)
L'ho scelto anche perchè l'arcobaleno suggerisce un ponte fra il primo e l'ultimo volume della trilogia.
PS: viste le tinte fosche della seconda parte del romanzo, forse sarebbe stata più appropriata "Verso la luce" - la copertina che avevo realizzato io. Ma l'occasione di "impadronirmi" (o anche solo "imparentarmi") con il mio dipinto preferito, col cavolo che me la lasciavo sfuggire! ;-)
"Specchio" (Raffaello Ossola, 2006)
«Dio che di tanto in tanto scoperchia la volta celeste, per dare un'occhiata a come “vengon su” le sue piantine (gli uomini, nella serra chiamata mondo).»: così commentavo il dipinto nel mio commentario su Ossola.
Quale scelta migliore, dunque, per rappresentare la parte del romanzo in cui vengono rivelàti gli altarini della vicenda e (nelle "lezioni esoteriche" di Gino, ma soprattutto nel Ri-Epilogo) le "verità" sul mondo?
PS: prego notare che "specchio" in antico Egizio si dice esattamente come "vita", e che questo mondo rispecchi la "dimensione metafisica" lo dicevano sia Platone che gli antichi indù..
"La ronda dei carceràti" (Vincent Van Gogh, 1890)
Conservato presso il Museo Puskin di Mosca, è la copia di un'incisione di Gustave Dorè - che Van Gogh, mentre era ricoverato all'ospedale di Arles, ricevette in dono da suo fratello Theo.
Da notare che fra i carceràti c'è chi soffre, chi s'è rassegnato, ma soltanto uno ha l'aria di domandarsi "che ci faccio qui?": il protagonista (presumibilmente un autoritratto dello stesso Vincent) che, pur accettando docilmente di continuare a camminare come tutti gli altri, è l'unico che leva lo sguardo da terra.
Inoltre: i tre loschi ricchi borghesi con la tuta, più osservatori che secondini, sono del tutto indifferenti (anzi si direbbe quasi compiaciuti) alla marcia senza fine di quei disgraziàti. E a prudente distanza di sicurezza, talmente discrete da risultare quasi invisibili, due farfalle bianche che aleggiano mantenendosi vicine e osservano la scena dall'alto come angeli.
L'avevo inizialmente scelto come copertina poichè orwellianamente-parlando è la perfetta metafora della vita: la raffigurazione moderna del Mito della Caverna di Platone. (Non a caso ho schiarito il protagonista, che "risplendendo di Luce propria" assume una parvenza diafana, quasi incorporea, "angelica".)
Inoltre sono presenti tutti i personaggi-chiave del Libro (che poi è la principale ragione per cui ho deciso di mantenerla a tutti i costi, seppur relegandola sul dorso):
Da un punto di vista tipografico, come puoi notare nell'immagine qui accanto (o fra i provini), "il Libro" poco a poco è cresciuto fino a occupare tutto il suo spazio vitale - e a quel punto, divenuto larger than life, ha dovuto "sfondare gli argini" per poter fiorire fuori dal recinto.
Quanto alla "i" che regge il mondo, rappresenta un omino stilizzato (come le T di Battiato) - vale a dire: l'attuale incarnazione di R'L, alla cui Missione sono appunto appese la sorti dell'Umanità.
Da un punto di vista del significato, invece, la versione ufficiale è che l'ho intitolato così per demarcare il fatto che questo è soltanto un libro scritto in prima persona: la mia vita è stata "altro".
Tuttavia, come potrai scoprire leggendo gli estratti dal mio diario, il romanzo ripercorre fedelmente quello che è stato il mese più incasinato della mia attuale esistenza - in cui però ho innestato eventi accaduti anche prima o dopo, romanzandoli all'occorrenza, e amalgamandoli con qualcosa di inventato (che però non rivelerò mai: da che mondo è mondo, il confine fra realtà e finzione sta a ciascun lettore, stabilirlo!).
Parafrasando Woody Allen, questo libro è la mia vita scremata dai momenti di noia: è tutto vero, tranne ciò che ho romanzato, dunque più di un romanzo e meno di un'autobiografia.
Qualcuno potrebbe tuttavia vederci una strizzatina d'occhio al "libro par excellance": la Bibbia - che alla lettera significa appunto "i libri".
PERCHÈ DUE QUARTE DI COPERTINA?
Mi sono accorto che la prima che avevo scritto era troppo complessa per essere recepita al volo - e siccome è precisamente QUESTA, l'unica funzione di quel trafiletto (=catturare l'attenzione di un potenziale lettore che s'imbatte nel Libro facendo shopping distratto da mille altri pensieri), ne ho sviluppata una più "americana", più "d'impatto" ma non per questo ipso-facto priva di un suo spessore.
Chi si avvicina al Libro per passaparola, invece, non ha bisogno di essere convinto. Per lui (o per chi fosse stato catturato dalla prima presentazione e volesse saperne di più) ho mantenuto pure la versione "approfondita", la prima appunto, che ho impaginato "a testa in giù", ruotata di 180° rispetto alla pagina un po' come l'altra faccia del Tao.. o le classiche soluzioni dei rebus.
Ciò peraltro rispecchia la "filosofia" del Libro, l'importanza che ciascuno scelga con la sua testa - come per l'appunto dovrà fare imbattendosi nei due "finali": uno facile/facilone (l'epilogo), e uno più ardito (il ri-epilogo). Uno non esclude l'altro, anzi si completano a vicenda: idem in quarta di copertina.
QUARTA DI COPERTINA FISSA (sottosopra)
Nulla è più labile del confine tra l'essere in grado di avere Fede, e la propensione a lasciarsi buggerare. Ciò vale per sette e religioni, come per le notizie di un telegiornale; per gli oroscopi, come per le previsioni del tempo.
Nulla è reale senza il nostro consenso. Eppure ci hanno abituato a lasciarcelo estorcere supinamente: ci considerano banali "fedeli", "elettori", "consumatori".. null'altro che numeri, insomma: un gregge da condurre dove pare e piace a loro - spesso, al macello. Forse è tempo che ciascuno cominci a pensare almeno un pochino da sè. Forse è tempo di alzare la testa e domandarsi: "Sono un uomo OPPURE un animale intelligente?". |
QUARTA DI COPERTINA DEL VOLUME UNICO (il promo formato americanata)
Un viaggio della MENTE in territori di confine - dove la realtà si assottiglia, e la logica deve cedere il passo all'intùito.
Un viaggio del CUORE nei meandri del sentimento - che matura trasformandosi in Sentire. Echi di un lontano passato riaffiorano a preparare il futuro.. ad arrivarci, beninteso. Misticismo senza sdolcinature. Filosofia senza paroloni. Tutto arrosto, niente fumo. Dopodichè classificherai la tua vita in "prima di aver letto il Libro", e "dopo" - quando per la prima volta ti ritroverai finalmente sulla tua strada: TUA per davvero. Questo Libro non ti cambierà la vita. Tutto ciò che farai dopo averlo letto, invece, sì. |
QUARTA DI COPERTINA DEL VOLUME PRIMO (promo vol.1)
Oggetti che si muovono da sè, allucinazioni, impossibili sogni condivisi e altri fenomeni paranormali richiamano l'attenzione di Angelo e Alessio, ex compagni delle scuole superiori, su una misteriosa presenza sovrannaturale destinata a cambiare per sempre il corso delle loro vite.
Ma forse era già tutto scritto, e da molti secoli. E non riguarda soltanto loro due, bensì le sorti dell'intera umanità. Assieme a Valeria e Alessandro, loro amici ma anche qualche cosa di più, entrano in contatto medianico con una strana specie di "spirito guida" che sembra affacciarsi dal futuro - ma la comunicazione non è facile. Neppure quella fra i quattro ragazzi, le cui esistenze più che intrecciate paiono ingarbugliate - e quest'avventura "ai confini della realtà" forse rappresenterà proprio un'occasione inattesa per far finalmente venire tutti i nodi al pettine. |
QUARTA DI COPERTINA DEL VOLUME SECONDO (promo vol.2)
Le cose si complicano ulteriormente: qualcuno intende mettere i bastoni fra le ruote al nostro “visitatore paranormale”, e per farlo si accanisce violentemente contro Angelo e getta scompiglio all'interno del gruppo. Non siamo più al sicuro: il nemico ci pedina ovunque – e toccare con mano che stiamo rischiando la pelle non sarà una doccia fredda, bensì rovente.
Che cos'ha da nascondere Alessandro? E la storia di Angelo con Cleo, è davvero finita per sempre? Sogni e segni si moltiplicano, tutti quanti viviamo lapsus temporali seguìti da inspiegabili vuoti di memoria, persino i vecchi amici ci voltano le spalle.. “Esiste un tempo destinato, e questo tempo è il tempo presente.” E tu? Sei pronto, per il conto alla rovescia che ci separa dall'inevitabile scontro decisivo? |
QUARTA DI COPERTINA DEL VOLUME TERZO (promo vol.3)
Forse era davvero tutto scritto da ancor prima che nascessero. Forse aveva ragione Gino, e Alessio è davvero più di quel che sembra. E forse è giunto il tanto atteso Tempo delle Grandi Rivelazioni: “chi vivrà, vedrà” – ben oltre la comprensione dei sogni e degli altri 'pezzi di puzzle' rimasti in sospeso nel romanzo.
Forse, dopo milioni di anni, l'Umanità è finalmente pronta per avere la risposta ai suoi più antichi quesiti: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo? perchè viviamo? qual è la vera natura del mondo, nascosta ai nostri occhi? e nascosta da chi? in che modo? e perchè? dove conduce l'intera linea evolutiva degli esseri viventi? e che cos'è l'Amore? a cosa serve? come funziona? FORSE. (Mal che vada, ti prometto che se non altro capirai cosa cavolo significava la quarta di copertina.) |
È stata scattata nell'Agosto 2004 a Venezia-città, più precisamente a Zattere, su un pontile pericolante dove la gente andava a prendere il sole - ma che è stato definitivamente chiuso al pubblico l'anno successivo, divenendo dunque un non-luogo o tuttalpiù un luogo della memoria. Affascinante coincidenza, nevvero?
Invece non è affatto casuale la scelta del luogo ("rifletti metaforicamente" sui grassetti qua sopra), nè tantomeno quella della città e la data (è un omaggio al mese più cruciale di tutti i 12 anni di gestazione del Libro).. e persino la collocazione della foto e la mia posa hanno un significato ben preciso, come gli egittologi avranno senz'altro intuito.
Per tutti gli altri: nei geroglifici, sono le figure (in particolare umane o le divinità) a indicare dove si comincia a leggere e in che direzione. Il mio sguardo nella foto infatti punta in direzione del testo - e un osservatore attento della prima copertina noterà che, più che sul primo, ponevo (e pongo!) l'accento sul secondo paragrafo: "un viaggio del Cuore".
PS: pure il fatto che io stia dando "tanto di cappello" verso il sole, e che non sia fermo ma stia camminando in avanti, "potrebbe" voler significare qualcosa.. ;-)
I GEROGLIFICI SUL BORDO DELLA FOTO (e sul margine destro di questa pagina)
Chiaramente sono geroglifici veri, e non si tratta certo di passaggi scelti a casaccio: è nientemeno che il messaggio che nel romanzo Imhotep lascia al sè stesso del futuro (Alessio) prima di partire per la Cina "diventando" Huang-Di. Per una disamina completa, vedi la pagina sui geroglifici.
CHE STRANO SOLE, SPLENDE SU DI TE NELLA FOTO..
È lo yantra ("raffigurazione Sacra") dell'Inno alla Sapienza più antico del mondo: il Gayatri Mantra, l'incarnazione del Creatore (che poi in Egitto era Ra, proprio il dio del sole) in un corpo di Musica. Ricorda niente? Un suggerimento: "in principio era il Verbo.."
Ad ogni modo: "il Libro" di fatto è un romanzo Sapienziale, concepito e realizzato con le esatte finalità espresse da quella Sacra Invocazione. (La stessa quarta di copertina, in fondo, ne è l'enunciazione pressochè esatta.) Per la medesima ragione, ho deciso di inserirlo quale pagina zero.
È "La ronda dei carceràti" di Van Gogh (1890), suddivisa in tre strisce in maniera tale da ricomporsi sullo scaffale affiancando la trilogia completa.