Orizzonti perduti (1983)
La stagione dell'amore MIDI
1
2
La stagione dell'amore viene e va, i desideri non invecchiano quasi mai con l'età. se penso a come ho speso male il mio tempo! Che non tornerà, non ritornerà più. La stagione dell'amore viene e va. All'improvviso, senza accorgerti, la vivrai: ti sorprenderà. Ne abbiamo avute, di occasioni! Perdendole, non rimpiangerle, non rimpiangerle mai. Ancora un'altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore: nuove possibilità per conoscersi. E gli orizzonti perduti non ritornano mai. La stagione dell'amore tornerà, con le paure e le scommesse: questa volta, quanto durerà?
Tonerà la moda dei vichinghi, torneremo a vivere come dei barbari. Friedrich Nietzsche era vegetariano, scrisse molte lettere a Wagner.. ed io mi sento un po' cannibale e non scrivo mai a nessuno, non ho voglia nè di leggere o studiare, solo passeggiare sempre avanti e indietro lungo il Corso o in Galleria. E il piacere di una sigaretta, per il gusto del tabacco, non fa male. Tornerà la moda sedentaria dei viaggi immaginari e delle masturbazioni. L'analista sa che la famiglia è in crisi da più generazioni, per mancanza di padri. Ed io, che sono un solitario, non riesco: per avere disciplina ci vuole troppa volontà. Mi piace osservare i miei concittadini, specie nei giorni di festa, con bandiere fuori dalle macchine all'uscita dello stadio. E mi diverte il piacere di una sigaretta, per il gusto del tabacco.
Le Domeniche pomeriggio d'estate, zone depresse. Donne sotto i pergolati a chiaccherare e a ripararsi un po' dal sole, uomini seduti fuori dai caffè. Poi la fine un giorno arrivò per noi.. dammi un po' di vino con l'Idrolitina. Problematiche, differenze di vita, zone depresse. Dal barbiere al sabato per chiaccherare e a turno leggere il giornale. Le ragazze in casa o fuori nei balconi. Mi regali ancora timide erezioni: guardavo di nascosto i saggi ginnici nel tuo collegio. "Deux pas en avant! Deux pas en arrière! A' droite! A' gauche! Au contraire. Faire un tour sur soi meme! S'arreter!" ["Due passi in avanti! Due passi indietro! A destra! A sinistra! Al contrario. Fare un giro su sè stessi! Fermarsi!"]
Certe notti per dormire mi metto a leggere, e invece avrei bisogno di attimi di silenzio. certe volte, anche con te - e sai che ti voglio bene - mi arrabbio inutilmente, senza un vera ragione. Sulle strade al mattino il troppo traffico mi sfianca: m'innervosiscono i semafori e gli stop. E la sera ritorno con malesseri speciali. Non servono tranquillanti o terapie: ci vuole un'altra vita. Sui divani, abbandonàti a telecomandi in mano, storie di sottofondo: Dallas e I ricchi piangono. Sulle strade, la terza linea del metrò che avanza. E macchine parcheggiate in tripla fila. E la sera ritorno con la noia e la stanchezza. Non servono più eccitanti o ideologie: ci vuole un'altra vita.
Dopo pranzo si andava a riposare cullàti dalle zanzariere e dai rumori di cucina. Dalle finestre un po' socchiuse, spiragli contro il soffitto, e qualche cosa di astratto si impossessava di me. Sentivo parlare piano per non disturbare, ed era come un mal d'Africa..
Saturday night, I'm a dreamer. I can't live without you: on my own, life's a photograph. Please come back, and stand by me. [Sabato sera, sono un sognatore. Non riesco a vivere senza di te: da solo, la vita è una fotografia. Perfavore ritorna, e stammi accanto.]
Con le sedie, seduti per la strada, pantaloncini e canottiere, col caldo che faceva.. Da una finestra di ringhiera, mio padre si pettinava: l'odore di brillantina s'impossessava di me. Piacere di stare insieme solo per criticare, ed era come un mal d'Africa..
In quest'epoca di bassa fedeltà e altissimo volume, il rumore allucinante delle radio non ci molla mai. E quanti cantanti e musicisti arrabbiati, che farebbero meglio a smettere di fumare! Brutta produzione, altissimo consumo: la Musica è stanca, non ce la fa più. E quante cantanti di bella presenza, che starebbero meglio a fare.. compagnia. Disco-disco! Telegatti! I'll never fall in love again. Come with me at the end of the rainbow. [Non mi innamorerò mai più. Vieni con me alla fine dell'arcobaleno.] Portami via da questo mondo assurdo, dalle illusioni e dai percorsi ereditari. Portami dentro un alveare o nei bachi da seta, e via da questo popolo, e dal mio vicino che attacca sempre il giradischi. In quest'epoca di scarsa intelligenza ed alta involuzione, qualche scemo crede ancora che veniamo dalle scimmie; e il sole, soltanto una palla di fuoco, e non si sono accorti che è una forma di una tappa di energia. Adamo colse della frutta dall'albero della Conoscenza, poi l'ultima mela cadde sulla testa procurando un ematoma a Newton.
Torneranno di nuovo le piogge, riapriranno le scuole, cadranno foglie lungo i viali, e ancora un altro inverno che porterà la neve e un'altra primavera.. E tu? Che fai, di sabato, in questa città? Dove c'è gente che lavora per avere un mese all'anno di ferie. E poi, nel bene e nel male, è una questione sociale: coatti nella convivenza, affrontiamo il progresso coi nostri problemi di sesso. Hare, Hare, Hare Krisna. Hare, Hare, Hare Krisna. Torneremo di nuovo ai progetti riguardo al nostro futuro, guardando annunci sui giornali, girando per le agenzie.. E avremo nuovi amici, vicini a nuovi amori.. E poi, soli di sabato, in questa città - dove c'è gente che lavora, nelle fabbriche, in negozi, dietro a scrivanie. E poi nel bene, nel male..
Suoni lunghi di campane tibetane a valle svegliavano al mattino i falegnami del paese. Temporali estivi con lenzuola appese. Nell'aria, qualche cosa si fermò. E le crociere sul Tirreno, le gite lungo i fiumi, con i castagni in fiore, le rondini in primavera, intorno intorno ai campanili, dalle terrazze a mare, e nei trimestri di scuola, nei mobili stile impero.. Tornerò. Ritornerò. Nei soggiorni, tavolini in radica di noce e canterani con i marmi dalle venature grigie. Le bronchiti coi vapori e il Vicks Vaporoub. Nell'aria, qualche cosa si fermò. Le scampagnate alle cascine dei circoli creativi, partite nell'oratorio attraversando la via Emilia. Marinavamo la scuola, correndo dietro alle farfalle, entrando in punta di piedi, letti di ottone a baldacchino. Non scorderò. Non scorderò. "Jingle bells, jingle bells, jingle all the way!" Don't let me be misunderstood!