HANNO FALSIFICATO I SUOI LIBRI
di JB
Qualcuno ha falsificato parte dell'opera di Tuesday Lobsang Rampa: un monaco tibetano scampato all'invasione del suo Paese, autore del best-seller Il terzo occhio (1955), e di altri libri che tramandano la Sapienza esoterica degli antichi Lama.
Lobsang Tuesday Rampa in realtà è deceduto tra il 1966 e il 1971, lasciando il suo ultimo libro "L'eremita" incompleto, scritto fino al cap.7 - giusto prima di rivelare i segreti dell'eremita. (Si direbbe che non fosse ancora giunto il momento Destinato.) Ignoti (forse la persona che gli faceva da prestanome, forse la moglie di lui - certamente, una persona di scarsa cultura ed altamente ignorante in campo esoterico) ha rattoppato in qualche modo l'opera incompleta, e l'ha pubblicata a nome di Rampa nel 1971. Facendola seguire, nel 1980, da "Il saggio del Tibet": una volgare riscrittura, infarcita di fesserie, di un libro che il vero Rampa aveva già scritto: "La caverna degli antichi" (1963).
L' "imperativo categorico" Don't let me be misunderstood! (le parole che chiudono la canzone di Battiato campane tibetane) mi spinge a denunciare questa bieca operazione commerciale che mina alla credibilità dell'intera opera di Rampa, e a fornire a chi fosse interessato ad approfondire l'argomento i seguenti elementi in mio possesso:
Rampa - quello vero - non aveva alcun bisogno di inventarsi niente. Ma chiunque abbia letto la sua opera anteriore agli ultimi due falsi si rende conto del drastico ed improvviso crollo di credibilità che sta fra il capitolo 6 (autentico) e il capitolo 7 (falso) de "L'eremita". E che il successivo "Il saggio del Tibet" (già poco credibile per via del titolo: Rampa non avrebbe mai scelto un titolo così borioso) si rivela essere una specie di parodia malriuscita de "La caverna degli antichi".
Oltre all'analisi filologica (basata sulla disamina dei testi), questa vile frode (ai danni sia del lettore, ma soprattutto ai danni delle Verità per le quali Rampa sacrificò la sua intera esistenza) risulta dalla seguente, semplice, cronologia elementare:
Viste queste premesse, restano da chiarire almeno quattro punti fondamentali:
La morte di Lobsang Rampa fu persino annunciata, quando di dovere: tanto da spingere l'usurpatore a smentirla all'atto di pubblicare il primo falso (cfr. l'epilogo de "L'eremita": "qualcuno aveva sparso la voce che ero morto"..). Nel 1971 (data di pubblicazione de "L'eremita": opera postuma fino al capitolo VI incluso, falsificata grossolanamente dal cap.VII in poi) e nel 1980 ("Il saggio del Tibet", falso-marcio), Tuesday Lobsang Rampa non era più in questo mondo a difendere dalle grinfie di vili speculatori i suoi diritti morali di autore e spirituali di Religioso.
"Suonate, campane tibetane, suonate forte! CHI HA INFANGATO IL BUON NOME DI RAMPA?
Come Rampa dettagliatamente racconta in un suo libro, a causa delle gravissime condizioni in cui riversava il suo corpo fisico (già duramente provato dalle torture subite nel campo di concentramento), per consentirgli di portare a termine la sua missione gli venne concesso di "prendere in prestito" il corpo di un tapino inglese, consenziente poichè stanco della vita che conduceva.
Che si tratti proprio dell'inglese Cyril Henry Hoskinson?
"Costui, all'inizio degli anni '70, si presentava come un iniziato tibetano, anzi sosteneva di essere un vero e proprio lama e di conoscere perfettamente gli scritti del buddhismo tibetano conservati nelle biblioteche di monasteri situati in regioni del tutto inaccessibili agli stranieri." (Paolo Vicentini)
Assai verosimile:
La risposta più plausibile risulta dunque la seguente:
Come già dimostrato nella disamina di "L'eremita" e "Il saggio del Tibet" (dal capitolo 7 in poi), vi è indiscutibilmente un abisso tra i contenuti e lo stile del vero Lobsang Rampa, e le demenziali fesserie scimmiottate da un ciarlatano incapace che ne ha usurpato il buon nome: "chè tanto quei fessacchiotti dei fans comprano qualsiasi porcheria purchè firmata col nome del loro beniamino".
Si può credere o non credere nel channeling, ma neanche il più ostinato dei positivisti ("non credo se non tocco con mano") può mancare di osservare che il Rampa anteriore al 1971 è una persona colta e profonda, mentre quello successivo è assai ignorante, rozzo e naif. Basta un sommario esame filologico per stabilire che si tratta di due scrittori diversi!
Il terzo occhio (1955) ..più i primi 6 capitoli de "L'eremita" (1971).
Il resto è immondizia sulla quale non vale neppure la pena di stare a polemizzare.
QUALCHE ALTRA NOTIZIA..
da AETOS
.. Tuesday Lobsang Rampa era ricercato dai servizi segreti cinesi e giapponesi per "problemi" legati ad alcuni episodi accaduti durante la seconda guerra mondiale. Rampa provò più volte a cambiare identità e si rifugiò in vari paesi tra l'Europa e le Americhe (tra questi il Canada). Rampa si affidò per curare le edizioni dei suoi scritti, a diverse persone proprio perché sarebbe stato incauto nel farlo personalmente, proprio questo causò la lunga serie di equivoci che spinsero alcuni ad investigare sulla vera identità dell'autore dei suoi nove famosissimi scritti. Le investigazioni portarono ad identificare Tuesday Lobsang Rampa dapprima come idraulico inglese, poi come taxista newyorkese, successivamente come disoccupato canadese .. calzolaio-panettiere-pittore-fruttivendolo-marinaio-muratore-matto-elettricista-disegnatore-marconista-sarto-falegname-meccanico-tuttofare.
.. La moglie di Hoskin, Sarah Anne, dichiarò che il marito aveva scritto tutte cose verissime per conto del vero lama nascosto sotto lo pseudonimo di Lobsang Rampa, il dottor Ku'an, che si teneva nascosto per timore dei comunisti cinesi. Nel 1959 e 1960 "Rampa" pubblica due nuovi volumi - Il medico venuto da Lhasa e Storia della mia vita - in cui il rapporto fra Ku'an-Rampa e Hoskin è riconosciuto, ma spiegato in un modo inatteso. Dopo essere diventato dottore in medicina in Cina, Rampa diventa medico militare nell'esercito cinese ed è catturato e torturato dai giapponesi. È in un campo di prigionia a Hiroshima il giorno in cui è sganciata l'atomica, ma riesce a fuggire su una nave di pescatori. La nave lo sbarca in Russia dove, dopo varie peripezie, è arrestato, nuovamente torturato e condannato alla deportazione in Polonia. Mentre viaggia verso la Polonia in un camion, ha un incidente stradale. Inconscio, visita la Terra dei morti dove incontra il suo vecchio maestro, il lama Mingyar Dondup (nel frattempo ucciso dai comunisti), che gli ricorda la sua missione di far conoscere il Tibet in Occidente. All'obiezione secondo cui il suo corpo è ormai in pessime condizioni, il maestro risponde che ben presto potrà possedere il corpo di un occidentale. Questo avviene dopo qualche anno, una fuga dal campo di concentramento polacco e un viaggio in America. Tornato in Tibet, Rampa lascia il suo corpo inanimato in un luogo inaccessibile dell'Himalaya, vegliato da monaci di fiducia. Il suo spirito viaggia verso Londra dove si impossessa del corpo di Cyril Hoskin, che nel frattempo è stato avvertito in sogno da un lama e ha accettato lo scambio. Nel corpo di Hoskin, Rampa ha alcuni problemi - per esempio, non riesce a recuperare la conoscenza della lingua tibetana, che aveva cancellato dalla sua memoria per auto-ipnosi in Giappone allo scopo di non rivelare inavvertitamente i segreti dei lama ai suoi torturatori. Dal mondo spirituale il suo maestro gli ordina poi di trasferirsi in Irlanda, un'isola che farebbe parte del continente perduto di Atlantide, poi negli Stati Uniti e in Canada (dove morirà, a Calgary).
"IL TERZO OCCHIO"
da AETOS
Non lasciate che mi fraintendano!"
di JB - immagini tratte dal sito di Daniel W. Harris
Il medico venuto da Lhasa (1955~1959)
Storia della mia vita (1960)
La caverna degli antichi (1963)
I segreti dell'aura (1965)
La veste color zafferano (1966)
Su Lobsang Rampa ne sono state dette di tutti i colori, [ma] non possiamo condannarlo sulla base di inattendibili informazioni scaturite da investigazioni chiaramente pilotate e legate ad un preciso disegno che aveva come obiettivo quello di screditare completamente il "pericoloso" monaco. .. Recentemente anche lo stesso fratello del XIV Dalai Lama, ha preferito "disconoscere a mezza bocca" il Lama in questione, probabilmente perché ha ritenuto estremamente difficile esplicare con chiarezza le posizioni del famoso Lama. Motivo? Probabilmente le scarse conoscenze degli occidentali rispetto ad alcuni fenomeni tipici del tantrismo.