Vedi anche:
Olivia e Amria
da L'incontinente bianco, ZELIG Editore
Sono le sette. La mamma per svegliarmi apre la finestra e mi accende la tv: a quest'ora c'è il cartone animato! | Sono le sei. Siccome non tengo la finestra a quest'ora ci svegliamo tutti, anche papà che dorme in uno scatolone: quando si stira lo fa muovere tutto e noi lo chiamiamo il cartone animato! |
Faccio la colazione, devo stare attenta a bere solo il latte di capra perché sono allergica. | Se fossi allergica alla capra, da mo' che ero morta: da quando sono nata dormo con le pecore e gli agnelli nel letto. |
In cinque minuti mentre la mamma lava le tazze della colazione faccio il bagno. | Ci metto un'ora e mezza per andare a prendere l'acqua: il pozzo sta a sette chilometri di distanza, e intanto faccio il bagno di sudore. |
Guardo fuori, è una bellissima giornata di settembre e non piove. | Guardo fuori, è da quattro anni che non piove. |
Con lo scuolabus ci vuole un quarto d'ora per arrivare a scuola. Poi c'è da attraversare la strada: è un po' pericoloso... ma l'autista ci accompagna. | A piedi ci vuole più di un'ora per arrivare a scuola, perché c'è da attraversare la savana: è pericoloso... e basta. |
Lo zainetto con i libri e i quaderni è molto pesante, la mamma dice che può far venire la scoliosi. | Lo zainetto con i libri non lo tengo, però grazie a Dio tengo la scoliosi per via del fatto che porto l'acqua sulla testa tutti i giorni. |
Studiare è importante, ti permette di diventare colto e ricco. | Studiare sarebbe importante: un ignorante povero è un ignorante, un ignorante ricco è un ricco. |
Nel panierino della merenda doppia sorpresa: l'ovetto al cioccolato con dentro un gioco. | Nel panierino della merenda doppia sorpresa: non ci sta niente! Perché doppia? Perché non ci sta niente neanche domani. |
Nel giardino della nostra scuola c'è un albero che fa una bellissima ombra. | L'ombra di un bellissimo albero è la nostra scuola. |
Noi bambini della prima elementare abbiamo quattro maestri più uno di sostegno. | Noi abbiamo un solo maestro che di classi ne tiene cinque senza sostegno: è da sei anni che non piglia lo stipendio. |
Sondaggio ONU
da Cormorano.net
Finalmente è stato reso pubblico il risultato di un sondaggio commissionato dall'ONU sull'opinione pubblica mondiale in merito alla domanda: "Per piacere, dica onestamente qual'è la sua opinione sulla scarsità di alimenti nel resto del mondo". Il risultato è stato il seguente:
Il perchè dell'angelo in cima all'albero di Natale
da Cormorano.net
A Babbo Natale tutto quello che poteva andare storto, andava storto.
In quel momento bussa alla porta un Angelo con un albero di Natale e domanda: "Dove devo metterlo questo abete?".
Ecco come è nata l'usanza di mettere l'Angelo sulla cima dell'albero di Natale.
Dio li fa e poi li accoppa
da libro omonimo, ed. Zelig
Dio li fa e poi li accoppa narra la storia di un personaggio che di fronte alla possibilità di poter contrattare e scegliere una nuova realtà per l'umanità subisce una trasformazione inconsapevole. Si sveglia una bella notte con il Padre Eterno che gli preannuncia un nuovo diluvio universale. Stupore, terrore e delirio di onnipotenza sono le sue reazioni iniziali, ma, amico del Padre Eterno, si schernisce, si prostra, poi contratta e pone delle condizioni alla salvezza e su come dovrà essere il nuovo mondo. Tutto ciò rivela la sua realtà di piccolo borghese a confronto con la figura del Padre Eterno. Sarà proprio questa contrapposizione a creare un'infinità di situazioni esilaranti. (da Zodiaco.net) |
Gentili telespettatori, buon pomeriggio! .. Stiamo trasmettendo dallo stadio di San Paolo, il quale, in tribuna d'onore, controlla che non glielo rovinino perché lo ha appena ristrutturato. Accanto a lui due colleghi: San Siro e Olimpico, entrambi in trasferta.
Questa domenica è dedicata alla partita, ed è perciò detta "La domenica delle palle". Sta per avere inizio l'incontro Paradiso contro Inferno, valido per la coppa dell'altro mondo. Durata della partita: due tempi da per da quarantacinque secoli l'uno. Dirige l'incontro Ponzio Pilato.
Notiamo sugli spalti le vecchie glorie: Osiride, Giove, Thor, e altri ancora che in questo momento stanno facendo la fila per comprarsi un panino al prosciutto al chiosco di San Daniele. Ed ecco arrivare trafelato Maometto, in ritardo. Sentiamo cosa dice: "Guagliò, stavo in montagna; sono partito per venire qua e per convincere la montagna a non venirmi appresso... Mannaggia alla morte, c'è voluta la mano di Dio!!" .. Entrano in questo momento in campo le squadre: la divisa dei giocatori del Paradiso consiste in boccoli biondi, camicia di seta bianca con il nome dello sponsor: "Lacrima christi, vino divino". La squadra dell'inferno indossa invece una divisa a righe rosse, stampate direttamente a fuoco sulla pelle.
Dalle curve del Paradiso gli ultrà intonano un inno, Tu scendi dalle stelle, scritto da San Remo, sulle cui note ballano le majorettes, che sono tre sorelle: Maria Maddalena, Maria Goretti e la più grande, Santa Maria maggiore. Un po' isolata, Sant'Elena .
Le squadre in campo sono nervose. La formazione del Paradiso è una classica 4-4-2 capitanata dal portiere San Pietro, custode della porta Santa. Davanti a lui sono schierati i quattro difensori titolari: Paolo, Luca, Simone e Matteo, mentre in panchina ci sono Nicola, Erminio, Riccardo e Astolfo, quattro difensori apocrifi. Barabba stopper, anche se i tifosi non sono d'accordo e alzano striscioni con la scritta: "Barabba libero"; San Giovanni Decollato ala destra; .. mediano Lazzaro, ancora convalescente; centravanti Giuda Iscariota, ultimo acquisto del calcio mercato: è stato comprato per soli trenta denari; e infine, seconda punta, San Patrignano, in crisi d'astinenza.
In panchina Gesù, l'allenatore del Paradiso, sta facendo scaldare altri due giocatori: San Vito, con strani balli, è Giovanna D'arco, con i cerini. Ecco: ha acceso un cerino, si è data fuoco, si è scaldata. Notiamo poi tra le riserve due papi: Pio col numero 13 e Giovanni col 24.
Intanto, a bordo campo, la Maddalena, massaggiatrice, non vede l'ora che qualcuno si faccia male per dare una manata.
La squadra dell'inferno schiera invece una formazione diabolica. ..
Particolarmente affollata la panchina, su cui sono ammucchiati avari, golosi, furbi, millantatori, tiranni, bestemmiatori, assicuratori e sindacalisti.
.. La partita sta per avere inizio. L'arbitro Ponzio Pilato dà le ultime raccomandazioni ai giocatori: "niente miracoli!" Poi mostra ai capitani una monetina e chiede Gesù dalla panchina grida: "testa! Per l'amor di Dio!! Non cominciamo con la croce!" Soltanto Giovanni Decollato non è d'accordo: "ma quale testa!" Grida da lontano. "Quale testa! Siete scemi?"
Il sorteggio favorisce la squadra dell'inferno: l'arbitro fischia e comincia l'incontro. Batte il calcio d'inizio il capitano Belzebù, Lazzaro cerca di intercettare il passaggio e subito cade; Gesù dalla panchina interviene: "Lazzaro, alzati e cammina!" La palla viene ora conquistata da San Giorgio a Cremano, che viene attaccato da quattro difensori e subisce il martirio. Viene assunto in cielo e, come assunto, diventa protettore dei disoccupati. Al suo posto entra un altro difensore: uno e terzino.
[Un passaggio] all'ala, ma prima che l'ala trasformi, Gesù trasforma l'ala in due mezze ali, costringendo Pilato a intervenire: "ho detto che non voglio miracoli!" Gesù si schermisce: "ma chi, io? Figuriamoci!... Nessun miracolo, è stata una coincidenza".
La palla corre intanto verso il fondo campo, ma prima che arrivi alla linea San Patrignano si pippa tutte le righe. Gesù, dalla panchina, cerca di intervenire con l'arbitro: "Ponzio, perdona lui, perché non sa quel che si fa". Ma Pilato è irremovibile: punizione dell'inferno ed espulsione di San Patrignano per doping.
.. La palla .. viene intercettata da Giuda che fa autogol!! .. Dalla curva del Paradiso sale un solo grido: "Traditore! Traditore!" Solo gli ipocriti, dalla curva dell'inferno, fingono un forte dispiacere . Gesù dalla panchina grida: "Giuda, prima che l'arbitro fischi tre volte, io ti rompo le cosce!'
.. Gli eretici vengono bruciati sullo scatto da Barabba che, da bravo ladrone gli ruba la palla. Corre verso l'arena avversaria con la palla al piede, non quella di piombo come sarebbe logico, ma quella di cuoio; ma ecco che inciampa su Lazzaro, ancora una volta per terra, recupera la palla un giocatore dell'inferno, un avvocato che merita presenza in squadra a pieno titolo, non solo per l'appartenenza alla categoria, ma anche perché è proprio l'avvocato del diavolo. Il dannato entra nell'area del Paradiso: ora è solo davanti a San Pietro, sta per tirare ma per miracolo il pallone passa da 28 centimetri di diametro a due metri e ottanta: la moltiplicazione delle palle!
Pilato ferma il gioco e guarda Gesù; Gesù diventa rosso di vergogna e la palla torna di dimensioni normali. L'avvocato calcia ma è fuori, sia per colpa dei piedi di capra, sia perché la porta, da sette metri, è passata a settanta centimetri: la moltiplicazione delle palle, la divisione delle porte! Pilato se ne lava le mani.
La palla finisce tra i piedi di Natale, difensore del Paradiso che effettua un passaggio brevissimo: da Natale a Santo Stefano.
.. Intanto la palla viene conquistata dal numero 5 dell'inferno, un usuraio, mentre un iracondo, colla maglia numero 3 grida: "Passa!! Passa!!! Bastardo!! Passa!!" "Quanto mi dai se te la passo?" chiede l'usuraio. L'iracondo continua: "Passa!! Figlio di puttana!! Passa!!" L'usuraio contratta: "se te la do e me la ripassi tra 3 giorni, mi dai quattro milioni?"
Ma mentre accade questa discussione la palla vola verso Graffiazizza, un diavolo della quarta bolgia che colpisce di testa e buca il pallone: è fallo, un fallo di dimensioni esagerate, dato che Graffiazizza è un satiro con un fallo di due metri e 48, che porta arravogliato attorno alla vita a mò di salvagente con paperella-perciò i compagni lo chiamano "baywatch". Pilato è perplesso, non sa cosa fare: non gli era mai capitato un fallo di queste dimensioni, ne di questa forma. L'allenatore dell'inferno, un sodomita va a parlare con Pilato. Dopo la discussione un po' concitata, Pilato affida la rimessa all'inferno e intanto sia aggiusta i calzoncini con un gran sorriso sulle labbra.
.. Scassacocchio parte all'attacco ma viene intercettato da San Paolo, il quale passa a Luca, Luca a Matteo, Matteo a Simone, .. Gol! Uno pari!
Nella curva dell'inferno i masochisti esultano: vengono picchiati, riesultano. Giuda corre verso la panchina per baciare Gesù ma questi gli dà un pacchero e lo infila tra l'incrocio dei pali .. Gol! Due a uno per il Paradiso. .. Come di consueto, le forze del bene trionfano sulle forze del male.
All'inizio era il Verbo (il complemento oggetto venne molto tempo dopo)
IL DILUVIO
E cominciò a piovere.
Dapprima piovve poco, e fu il pediluvio.
Poi cominciò a piovere che Dio la mandava e quello fu veramente il diluvio.
Il Signore aveva detto [a Noè]: "Pioverà per 40 giorni". ma poi si distrasse, si dimenticò di Noè, e dopo 150 giorni pioveva ancora.
Noè era il prediletto e disse: "Achaton shater jaffa, agataì duc ianet rafinai amaton", che in antica lingua prebabilonica significa: "Uffa!"
.. E il 17 ottobre finalmente smise di piovere. E allora Noè prese una talpa, e la mandò fuori dall'oblò. E si sentì glu, glu, glu, e la talpa non tornò più.
E Noè disse: "Strano, ora manderò l'orso". Poi, dopo una breve colluttazione, disse: "No, no, è meglio che mando la colomba".
E la colomba tornò con un rametto di olivo.
E Noè disse: "Reciterò i salmi".
Poi vide la lepre e disse: "Uhmmm, forse è meglio se mi faccio un salmì... Con le olive che ha portato la colomba".
Allora disse alla colomba: "Vai di nuovo, e vedi se trovi un rametto di polenta".
GOLIA
In quel tempo tra i Filistei viveva un uomo di nome Golia, insieme a sua sorella Morositas e a suo fratello diabetico Happydent Senza Zucchero.
Golia era così grosso che Schwarzenegger al confronto sembrava Don Lurio.
Ora Golia disse: "Chi vuole sfidarmi?"
E il sangue degli israeliti divenne come bastoncini di pesce Findus.
E uno disse: "No, io ho molti impegni, vorrei ma proprio non posso".
E un altro disse: "Io purtroppo non ho digerito".
E un altro ancora disse: "Io se torno a casa senza le cosce mia moglie si arrabbia molto".
E Dio disse: "E questo sarebbe il popolo eletto? Quasi quasi rifaccio le elezioni..."
La fiction e l'America
da Solo risate online
Io non sono mai stato in America: la conosco solo attraverso la televisione, ma mi è sufficiente. Già dal titolo dei telefilm si capisce che gli americani sono una razza a parte. .. Il poliziotto americano si chiama Jo McAllan, e quando senti un titolo come Una 44 per Jo McAllan, subito pensi a una pistola micidiale. Il poliziotto italiano è diverso: si chiama Ciro Scapece, e quando senti un titolo come Una 44 per Ciro Scapece, subito pensi a un paio di scarpe troppo larghe. Jo McAllan, dopo un inseguimento in cui ha distrutto quattrocento macchine e sessanta aerei e ha ammazzato quarantacinque mafiosi, ma non con la pistola, perché aveva finito i colpi, a mozzichi sulle orecchie, finalmente torna a casa .. e chiama la moglie: "Donna!" (si chiama Donna per non confondersi con lui, che è uomo). Donna è di spalle, si gira: è una bambola gonfiabile con tre chili di capelli biondo-Carrà, centotrenta denti bianco-cocaina, trentacinque metri quadrati di labbra rosso-rubino! .. Ciro Scapece entra a casa e chiama la moglie: "Filumena!". Filumena è di spalle ed è meglio che non si gira: anche se si gira, la differenza è minima. Filumena ha tre chili di bigodini, cinque-sei denti di cui tre giallo-pianerottolo. .. Jo McAllan guarda Donna: "Tu sei il mio tipo, bambola. Saranno i tuoi occhi..." Ciro Scapece guarda Filumena: "Sembri una Tipo, bambola, anzi una 127. Saranno i tuoi occhiali". .. Donna sembra la Barbie: l'unica differenza è l'altezza. .. Filumena sembra Omar Sivori. L'unica differenza sono i baffi: Sivori non li ha mai portati.
Intervista a Giobbe Covatta
da Solo risate online e l'intervista di Paola Aspri
Come nasce la sua partecipazione [al] film di Simona Izzo "Camere da letto"?
Da una grande stima reciproca. Quando mi hanno offerto la parte esprimendo un'enorme fiducia nelle mie doti d'attore non ho esitato un istante ad accettare la parte.
Farebbe altri film?
Subito! ..
Qualche titolo di film che preferisce ad altri?
È impossibile rispondere a questa domanda. Non so, Blade Runner, Duel... Delicatessen... C'era una volta in America. Non so è davvero troppo difficile dirlo.
Lei sta girando l'Italia con uno spettacolo chiamato "Art". Che differenza c'è rispetto al recitare un proprio spettacolo?
Rispetto ad un monologo che mi sono scritto da me è rigido e poco elastico. Ad ogni modo, Yasmina Reza, l'autrice, è una signorina che non vorrebbe vedere il suo testo troppo modificato.
Un ruolo molto napoletano...
Io non so parlare in dizione e quindi non c'erano molte alternative. ..
Alessandro Bergonzoni ha dichiarato che a lei con i suoi libri che hanno venduto così tanto è scoppiata in mano una bomba, ottenendo un successo che lei stesso non sperava...
Non credo che nessuno si aspetti di vendere oltre un milione di copie, tantomeno uno che non ha mai scritto nulla prima e che fa "beato" un altro mestiere. Il fatto di scrivere un libro per me è un fatto giocoso e non ha nulla a che vedere con la professione vera. Per me è un hobby ed una sorpresa, come potrebbe essere per uno che costruisce navi di stuzzicadenti, scoprire che ha venduto un milione di navi. Fare lo scrittore per me è un fatto veramente divertente.
Come ricordi la tua infanzia?
Serena e felice, non affollata e per questo ancor più tranquilla.
Sei geloso dei tuoi successi?
Assolutamente sì, ma senza raggiungere livelli patologici.
L'ultimo ruolo è sempre migliore dei precedenti?
Non è un ruolo, ma sono momenti e non sono migliori, ma diversi. E poi io racconto me stesso ricreandomi ogni volta che appaio in scena.
Perché spesso Dio nei tuoi testi?
Perché io e lui ci assomigliano e frequentemente mi chiede dei consigli. Scherzo naturalmente! Nei miei assunti mi piace rapportare la normalità al potere che, in questo caso, è il Padreterno ed è superiore a Berlusconi che appare più invincibile di qualsiasi altro uomo!
Che rapporto hai con la religione?
Di curiosità e di grande interesse, mi piace molto dal punto di vista antropologico, sono uno studioso che cerca di approfondire.
Quanto ha contato la religione durante l'infanzia?
Ho fatto il chierichetto, ho suonato le campane, ho incendiato la tonaca del prete, ma involontariamente, insomma ho partecipato alla vita parrocchiale!
Quando hai fatto notizia?
Ci sono stati tanti momenti che hanno fatto cronaca, ma non notizia!
Quando trovi l'ispirazione?
Mentre viaggio in autostrada, infatti, spesso al casellante do uno scontrino scarabocchiato con i miei appunti creativi e perdo l'inizio di un mio monologo plateale!
A chi va la tua simpatia nel mondo del teatro?
A tutti quegli attori che non si prendono sul serio, come il grande "mattatore" che riconosceva e si divertiva della sua cialtronaggine! Tra i presenti sulla scena Gigi Proietti è il re dei "gigioni" pronto a fare dell'autoironia un'arte prelibata.
Qual è il difetto del Teatro Italiano?
Di aver dimenticato l'origine della rappresentazione stessa. Mi viene in mente Molière, Pirandello, Shakespeare che hanno scritto per divertire e che oggi sono traditi da operazioni teatrali manieriste.
Che cos'è il peccato?
È perdersi delle occasioni!
Come si raggiunge la felicità?
Non sono il redivivo Gandhi, ma da semplice uomo affermo che la felicità è raggiungere delle esigenze primarie e poi in un secondo tempo quelle dello spirito e dell'anima. Io ricerco i valori attraverso la libertà!
Se non avessi fatto l'attore cosa avresti fatto?
Il disoccupato organizzato, ma non ho mai messo limiti alla Provvidenza!
Le tue speranze si sono tutte realizzate?
No, ne devo ancora realizzare tante, ma penso sempre che tutto sia raggiungibile, sono nato ottimista e me ne vanto!
La tua miglior qualità?
Sono un entusiasta della vita e ad ogni esperienza lavorativa me ne vado 'e capa!
Biografia
di JB, da varie fonti (fra cui il risvolto di copertina di Parola di Giobbe e il sito T e T Spettacoli.COM)
Gianmaria Covatta, detto Giobbe (non chiedetegli perché) è un bell'uomo di 35 anni: robusto, bel fisico, viso interessante, insomma proprio un bell'ometto. Nasce a Taranto l'11 giugno 1956 ma all'età di tre anni si trasferisce a Napoli, dove cresce e studia. Fa la sua prima apparizione in pubblico al Derby di Milano nell'83, ma il pubblico non è troppo d'accordo. Lui però insiste e continua a frequentare teatri e locali di cabaret fino all'88 quando viene scoperto dalla TV, scoperta reciproca considerando che fino a quel momento il nostro eroe era molto più interessato al frigorifero che alla televisione. Col piccolo schermo raggiunge quindi il grande pubblico aumentando infinitamente la quantità di insulti che gli vengono rivolti. Nel mese di novembre del 1994 diviene testimonial dell'AMREF (Fondazione Africana per la Medicina e la Ricerca). Da allora, ogni anno, dedica il suo tempo libero ai problemi africani e fornisce un concreto aiuto all'AMREF per portare a termine i propri progetti. (ad es. l'intero incasso del libro L'incontinente bianco viene devoluto all'AMREF.)
TELEVISIONE: inizia la sua carriera nel 1987 con il programma settimanale Una notte all'Odeon in onda su Odeon Tv. Nella stagione successivo lo vediamo in tre trasmissioni di Raidue: Fate il vostro gioco, Chi c'è c'è e Tiramisù. Nel 1989 è ancora su Odeon Tv con il programma Spartacus e Telemeno. Dal 1990 inizia la sua partecipazione come ospite al Maurizio Costanzo Show, partecipazione che continua ancora oggi. Nello stesso anno compare in Banane e in il Venerdì di banane su Telemontecarlo, rete su cui lo vediamo anche l'anno successivo come ospite fisso di Settimo Squillo. Sempre nel 1991 recita, accanto a Zuzzurro e Gaspare nella sit-com Andy e Norman in onda su Canale 5. È poi ospite fisso della trasmissione di Italia 1 Dido Menica e compare in tutte le 70 puntate di Uno - Mania, programma in onda su Italia 1. Nel '95 fa parte del cast di Ruvido Show di Raidue. Nel 1998 lo vediamo su Raitre con Drug Story e nel 1999 è ospite della trasmissione Quelli che il calcio. Nel 2000 è di nuovo su Raidue, dove appare a fianco di Serena Dandini e Corrado Guzzanti ne L'Ottavo Nano.
TEATRO: debutta nel 1991 al Teatro Ciak di Milano con lo spettacolo Parabole Iperboli, parafrasi tanto poco ortodossa quanto esilarante delle vicende bibliche. Nel 1992 ha interpretato Aria condizionata - e le balene mo' stanno incazzate (replicata poi nel 1993-94 con l'appoggio di Greenpeace) in cui affronta con un nuovo monologo il tema della salvaguardia delle balene. Nel 95 è di nuovo in scena al Ciak con lo spettacolo Primate assoluto. L'anno successivo debutta al Teatro Parioli di Roma in prima nazionale con Io e Lui scritto e diretto da Vincenzo Salemme in coppia con Francesco Paolantoni. Nella stagione 1996/1997 è interprete di Art di Yasmine Reza con Ricky Tognazzi (che ne è anche il regista) e Paolo Graziosi. Nel 1999 debutta con un nuovo spettacolo Dio li fa e poi li accoppa, rappresentato in tutta Italia, che riscuote un enorme successo tanto da portare l'anno successivo alla realizzazione di Dio li fa... Terzo millennio. Nel 2001 torna al teatro di prosa ed è il protagonista, assieme ad Emanuela Grimalda, di Double Act: due atti a farsi male prodotto da Maurizio Costanzo per la regia di Marco Mattolini.
LIBRI: nel 1991 esce il libro, edito da Salani, Parola di Giobbe, ed è subito successo, con oltre un milione di copie vendute. Nel 1993 lo vediamo di nuovo in libreria con Pancreas trapiantato dal libro Cuore, ancora edito da Salani. Un nuovo grande successo editoriale arriva nel 1996 con il libro Sesso fai da te, edito da Zelig, e straordinariamente ritorna in classifica il suo primo libro Parola di Giobbe. Nel 1999 pubblica per Zelig Editore Dio li fa e poi li accoppa, tratto dalla sua fortunata opera teatrale.
CINEMA: Giobbe ha esordito nel cinema con una particina nel film Pacco, doppio pacco, contropaccotto del compianto Nanni Loy. Nel 1996 lo vediamo co-protagonista nel film diretto da Simona Izzo Camere da letto e nel 1999 esce il suo film da protagonista Muzungu - uomo bianco per la regia di Massimo Martelli.