Può anche darsi che non serva a niente, che "tanto nessuno ci caga", però è un dovere morale perlomeno provarci: tentar non nuoce, e comunque far tacere la voce che grida il suo "NO!" dentro di noi sarebbe un grave sbaglio - perchè addormenterebbe la nostra coscienza, trasformandoci in tanti robottini consumistici ben disciplinàti, con sempre più doveri e sempre meno diritti, addestràti a subire qualsiasi abuso da chi più o meno subdolamente e/o occultamente detiene il potere.
Contro il silenzio-assenso, riprendi in mano le redini della tua vita e fa' sentire la tua voce!
Hanno un tubo di ferro infilzato nella milza, per siringargli via la bile: dopo 2 ore di tortura quotidiana, "gli orsi solitamente si mettono le zampe anteriori sullo stomaco, si piegano tremanti, con gli occhi umidi.."
Sono detenuti in gabbie, all'aperto, in isolamento, in uno spazio appena sufficiente per potersi stendere, impossibilitàti per più di 20 ore a svolgere le proprie attività fisiologiche (subendone la relativa umiliazione)..
«L'Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali» (art.11 della Costituzione)
Gli Stati Uniti disconoscono la Corte Penale Internazionale dell'Aia, ed esigono l'impunità per i reati commessi dai propri cittadini. Per ottenerla, hanno già dato il via a inciuci internazionali della peggior specie..
COME STA ACCADENDO
Nello stomaco dell'orso c'è un foro con un tubo di ferro inserito direttamente nella cistifellea. All'esterno, il tubo di ferro è collegato ad un tubo di plastica per il drenaggio della bile. "Quando il liquido verdastro cominciò a riempire la siringa, l'orso aprì la bocca tremando. Questo tipo di tortura andò avanti per circa 2 ore. Dopo, gli orsi solitamente si mettono le zampe anteriori sullo stomaco, si piegano tremanti, con gli occhi umidi.. Verso le 10.30 qualcuno disse che c'era stato un incidente alla gabbia numero 5. Seguimmo il proprietario che correva trafelato, e rimanemmo scioccati da quello che vedemmo: un orso marrone si era strappato le interiora tenendoli per aria, ruggendo e urlando come se stesse protestando contro la crudeltà degli umani. C'era sangue dappertutto, ed era terribile assistere ad una tale scena di suicidio." (Ulteriori informazioni qua.)
COME SI PUÒ AIUTARE
Scrivendo una lettera al Premier Cinese Zhu Rongji sollecitandolo a proseguire il programma di chiusura di queste fattorie, migliorando le condizioni degli orsi che ancora soffrono, e auspicando la totale eliminazione delle fattorie degli orsi in Cina. Chiedetegli di incoraggiare l'uso di sostanze vegetali e sintetiche per ridurre l'utilizzo di sostanze animali nella medicina tradizionale. Inviate le vostre lettere alla IFAW: presenteremo al Premier Rongij tutte le lettere ricevute. Non acquistate medicine, te', tonici o altri preparati contenenti bile di orso. Le medicine tradizionali omeopatiche sono meno care, e più efficaci.
Spedire (o faxare) a:
PER I DIRITTI UMANI DEI PRIGIONIERI DI GUANTANAMO
dal sito di Jacopo Fo
Vengono trasportati in stato di assoluta deprivazione sensoriale, con occhiali neri, tappi alle orecchie, mascherine su naso e bocca, catene alle gambe e ai polsi e senza la possibilità di svolgere le proprie attività fisiologiche per più di 20 ore subendone la relativa umiliazione. Sono detenuti in gabbie all'aperto, in isolamento, con soltanto un asciugamano a terra per coricarsi, in uno spazio appena sufficiente per potersi stendere e senza concedere ad Amnesty, e ad altre associazioni umanitarie, la possibilità di visitare e controllare le condizioni di questi uomini.
LE TORTURE INFLITTE AI PRIGIONIERI AFGHANI
Il Dipartimento della Difesa degli USA ha diffuso, il 18 gennaio 2002, delle fotografie dei detenuti afghani della base militare di Guantanamo, a Cuba. Il segretario di stato alla difesa, Donald Rumsfeld, ha dichiarato alla stampa che questi prigionieri sono dei "guerriglieri illegali" cui non si applica "nessuno dei diritti della convenzione di Ginevra" (?!). "Non saranno considerati come prigionieri di guerra, perchè non lo sono", ha poi precisato. L'alto commissario per i diritti umani dell'ONU, Mary Robinson, s'è scagliata contro il modo di procedere degli stati uniti. Il precedente presidente della repubblica d'Irlanda ha insistito sugli "obblighi legali internazionali, che devono essere rispettati". Replicando alle vive critiche dei paesi alleati contro il trattamento inflitto ai prigionieri, il 21 gennaio M. Rumsfeld ha finalmente affermato che sono "essenzialmente" conformi alla convenzione di Ginevra. Eccovi alcune immagini forniteci dal Pentagono: giudicate voi. Vedi anche: diritti umani negàti |
Se desideri aderire pure tu, puoi farlo con questo modulo pre-compilato (ma naturalmente puoi fare tutte le modifiche che vuoi) - devi solo aggiungere i tuoi dati personali, e cliccare su INVIA.
Oppure vai su: http://www.europarl.eu.int/petition/petition_it.asp
«L'Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»
(art.11 della Costituzione Italiana)
Sarebbe ora di finirla di prendere per il culo la gente - le vostre cazzo di guerre per aggiungere qualche miliardo in più al vostro lurido bilancio, combattetevele fra di voi, e lasciate in santa pace chi diversamente da voi non ha niente da guadagnare ma soltanto da perdere!
FUORI L'ITALIA DALLA GUERRA
dal sito di Emergency (via Bagutta, 12 - 20121 Milano / Tel. 02-76.001.104 - Fax 02-76003719) Vogliamo un mondo basato sulla giustizia e sulla solidarietà. Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per risolvere le contese tra gli uomini, i popoli e gli stati. Chiediamo che l'Italia, di fronte alla minaccia di un attacco militare, non partecipi ad alcun atto di guerra, nel rispetto della Costituzione. Non vogliamo essere corresponsabili di nuovi lutti, né vogliamo alimentare la spirale del terrore. Basta guerre, basta morti, basta vittime. |
SOSTIENI LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE!
da Amnesty International
Anche grazie alla pressione di Amnesty International, nel 1998, con l'adesione di molti governi, è stata istituita la Corte Penale Internazionale dell'Aia che ha il compito di indagare e promuovere azioni giudiziarie su persone accusate di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra (che, per esempio, consente al giudice Carla Del Ponte di indagare sull'operato di Milosevic).
Lo Statuto è entrato in vigore il 1 luglio 2002. Ma gli Stati Uniti si sono opposti attivamente all'istituzione della Corte Penale internazionale e hanno chiesto l'impunità per i reati commessi dai propri cittadini (fin dall'adozione dello Statuto nel 1998).
Il Governo americano sta ora proponendo, all'Italia e a tutti i paesi del mondo, vergognosi accordi bilaterali per ottenere tale impunità. Il 30 settembre 2002, i quindici ministri degli Affari esteri dell'Unione Europea si riuniranno per raggiungere una posizione comune sulla richiesta di impunità avanzata dagli U.S.A.
Amnesty International ritiene che questi accordi violino il diritto internazionale e rappresentino un grave attacco alla Corte Penale Internazionale e alla giustizia. Per dar loro una mano, firma anche tu la petizione di Amnesty.