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La teologia aritmetica è stata un elemento costante e ricorrente nel cristianesimo primitivo, tanto che sant'Agostino la giustificò in questi termini: 'Ignorare o sotto valutare il significato mistico dei numeri significa precludersi la comprensione di un'infinità di nozioni contenute, in forma di raffigurazioni, nella Scrittura. Uno spirito nobile non rinuncerà facilmente a cogliere il significato e la ragione dei quaranta giorni di digiuno di Mosè, di Elia e di Nostro Signore. E la chiave di questo mistero si trova unicamente riflettendo sul numero espresso (De Doctrina christiana).
Sant'Isidoro di Siviglia scrisse un trattato sui numeri sacri ("Liber numerorum qui in Sanctis Scripturis occurunt"); .. sant'Ireneo, lo stesso sant'Agostino e san Girolamo [furono a loro volta insigni studiosi della] matesi (dal greco mathe sis, insegnamento) la dottrina che si valeva dell'uso della metafisica unito a quello delle scienze matematiche, per definire le leggi della vita dell'universo. Gli specialisti di matesi furono, fino al XVII secolo, sacerdoti: il vescovo di Vigevano, Juan de Caramuel (Madrid 1606 - Vigevano 1682), scrisse sull'argomento molte opere, fra cui Mathesis audax (1660). Successivamente la matesi fu trascurata.
.. È bene conoscere, per non confondersi, che vi sono altre numerologie [in] altri contesti culturali e religiosi come il Pitagorismo, il Plotinismo, la Gnosi e la Cabala. Negli ultimi trent'anni vi è stata una ripresa della numerologia cristiana (cfr. le bibliografie di Lubac, 1972 e Scordato, 1988). Anche in campo scientifico non sono mancate delle scoperte che confermano indirettamente la validità della ricerca numerologica. I numeri hanno un significato così pregnante di senso, da mettere in crisi la teoria del mondo sorto dal caos.
.. II numero che mette in crisi queste strane teorie è il numero 0,618, che sta alla base .. di quel rapporto che fa si che una parte sia in proporzione armoniosa col tutto. Il numero, già conosciuto dagli antichi, e detto 'sezione aurea', o 'numero d'oro', o 'proporzione divina'. Lo si riscontra in geometria come in fisica, in botanica, in zoologia, in mineralogia, in chimica, nel microcosmo come nel macrocosmo, dagli organismi infinitamente piccoli sino agli enormi corpi celesti. Lo stesso corpo umano, quando le sue proporzioni sono perfette, è tagliato alla vita secondo il numero d'oro, e nel medesimo rapporto stanno i vari organi tra loro, dal naso all'alluce. ..
IL LINGUAGGIO DEI NUMERI
.. Innanzitutto sono importanti i primi dieci numeri. San Tommaso D'Aquino insegna che l'unità è un tutt'uno indivisibile ed è il principio del numero, e che il numero è l'unità che si ripete. Aggiunge che il 10 è il primo e insuperabile limite dei numeri stessi. Oltre il 10, infatti, i numeri non continuano, ma ricominciano, creando nuove serie che si ripetono all'infinito, imitando la prima serie. ..
L'UNO L'unità è il primo di tutti i numeri, non solo perchè è il primo dei numeri primi dispari, di essenza maschile, ma perchè da inizio a qualunque numerazione, e genera esso stesso, attraverso la propria ripetizione. Non è multiplo di nessuno ed è divisore di tutti. Da qui derivano tutte le sue proprietà e i suoi significati. L'uno è dunque, l'unità che comprende l'idea dell'infinito numerico, quella di equilibrio, di uguaglianza (1 è uguale a 1) e di immutevolezza (L'unico termine di paragone per l'1 è l'1 stesso). L'uno indica l'unità di Dio, l'unicità della persona di Gesù Cristo, l'unità .. del genere umano. ..
IL DUE .. I cristiani definivano il 2 l'immondus numerus (il numero impuro), poichè era quello che cominciava ad allontanarsi dall'unità. Evoca, inoltre, l'idea dell'accoppiamento e, di conseguenza, del peccato. Sant'Agostino lottò contro questo pregiudizio, affermando che il 2 esprimeva la consolazione e la grazia, perchè Cristo .. aveva inviato i suoi apostoli a 2 a 2 a convertire le città della Giudea. .. II ritmo binario è decisivo nella interpretazione della realtà: cielo-terra, corpo-spirito, maschio - femmina, uomo-Dio... .. Sono tutti accostamenti binari risolvibili in linea o di congiunzione o di disgiunzione.
IL TRE II ternario risulta evidentemente dall'unione del binario con l'unità (2+1). Secondo fra i numeri primi, .. segna la riuscita, il compimento, la sosta e l'artificio. Si trova alla base di qualunque dinamismo. II 3, considerato il numero perfetto, annuncia la manifestazione: padre - madre - figlio, essere - conoscenza - beatitudine. Descrive la triplicità dell'essere vivente, riunificando i tre ordini: fisico (corpo), intellettuale (anima) e spirituale (spirito). II 3 indica, per il significato di completezza e perfezione, la Trinità: Padre - Figlio - Spirito Santo. .. Ma il numero 3 non basta a definire compiutamente la Trinità cristiana. Essa esprime più la conta delle Persone divine, che la loro "qualità", che simbolicamente va espressa, secondo una corretta indicazione numerologica, nel numero 333. .. Dio è Uno e Trino, non per un paradosso matematico, ma per la potenza dello Spirito, il quale fa sì che una Persona divina sia in realtà tre, e tre in uno. .. In realtà, il Padre è sempre con il Figlio e con lo Spirito Santo, il Figlio è con il Padre e lo Spirito Santo, e lo Spirito Santo sta sempre con il Padre e con il Figlio. .. Gesù, alla domanda di Tommaso di manifestare il Padre, da di esso una manifestazione ternaria. Infatti, alla domanda: 'Dov'è tuo Padre?' rispose: 'Voi non conoscete nè me nè il Padre; se conoscete me, conoscereste anche il Padre mio' (Gv 8,30; ancor più chiaramente: Gv 14, 6-11). Lo Spirito Santo è implicito in questa formula binaria (Padre-Figlio) che indica compiutamente la Trinità. In Gesù di Nazareth operava la Trinità intera. ..
IL QUATTRO II quaternario simboleggia la forza per eccellenza, poichè completa il ternario attraverso il suo prodotto. Riconcilia (1+3) l'unità ritrosa alla trinità sovrana. Rappresenta il numero della stabilità e dell'equilibrio. È la manifestazione del molteplice. È il numero del mondo. .. Nell'Apocalisse, .. 4 sono i cavalieri che scatenano i 4 flagelli maggiori e che i colori dei loro cavalli corrispondono a quelli dei punti cardinali, come se volessero significare l'universalità di un'azione nel tempo e nello spazio: il bianco è l'est, l'alba; il rosso, il sud o il mezzogiorno; il verdemare, l'ovest ed il crepuscolo; il nero, il nord è la notte. ..
IL CINQUE II quinario opera l'unione tra il principio celeste indivisibile (3) e il principio materno divisibile (2), tra il primo pari e il primo dispari. Anche la sua posizione centrale tra i primi 9 numeri sottolinea la sua qualità di punto d'unione e di forza coordinatrice. ..
IL SEI II senario è un numero .. circolare. .. Simbolizza l'atto sessuale. È anche considerato il numero dell'opera: l'opera della creazione dell'uomo, della creazione del mondo (Gn 1, 26-31). .. Nel numero 6 è insito il concetto di opposizione ..: questa cifra .. accoglie in sè due complessi di attività ternaria che la fanno oscillare ora verso il bene ed ora verso il male. .. Nell'Apocalisse si nota che il numero sei ha un significato nettamente peggiorativo: è il numero dell'Anticristo, ma ripetuto per tre volte nel numero 666 (Ap 13, 18). ..
IL SETTE II settenario è il numero biblico per eccellenza. Rappresenta i giorni della creazione è il settimo in particolare del riposo di Dio. .. II sette non e divisibile che per 1 e per sè stesso: è quindi un ritorno all'Uno. È composto da 3+4 simbolo della riunificazione tra il maschile e il femminile; tra i tre livelli (corpo, anima e spirito) e le quattro qualità della coscienza (pensiero, sentimento, intuizione e sensazione); tra la trinità e il mondo (=terra, aria, acqua e fuoco). II sette sancisce un ciclo completo. È la perfezione dinamica che contiene in sè il germe del cambiamento e di una nuova fase: 7 i giorni della settimana (7 x 4 = 28, cioè il ciclo della luna, ma anche la somma dei primi 7 numeri: 1+2+3+4+5+6+7 = 28). .. La manifestazione gloriosa di Cristo, dopo la sconfitta dell'Anticristo che ricapitolerà in sè il tempo dell'iniquità (= 6, o sesto millennio), darà inizio ad un nuovo ciclo (= 7, o settimo millennio). .. II numero sette è presente 77 volte nell'Antico Testamento. Sono 7 le trecce della chioma di Sansone; e 7 le abluzioni di Naaman nel Giordano [sono infatti 7 i chakra da risvegliare, ndJB]. II fanciullo risuscitato da Eliseo sbadiglia 7 volte. .. [Come spiega Martinez de Pasqually,] lo Spirito Santo, nel suo numero radicale, è 7, perchè opera sul 4 e sul 3, cioè sull'anima e sul corpo. .. Sette furono i pani che Gesù, spezzando, diede ordine ai discepoli di distribuire al popolo (Mc 8, 5). ..
+"Il numero sette nell'ermetismo, conformemente all'insegnamento tradizionale esoterico, esprime forme trascendeti, non-umane di coscienza e di energia che stanno a base delle cose «elementate». .. Lo stato di corporeità fisica in cui si trova l'uomo è legato al mistero di questa differenziazione del settenario e, attraverso i «centri di vita» [i 7 chakra, ndJB], contiene altresì il doppio potere delle chiavi: dell' «aprire» e del «chiudere», del solve et coagula ermetico." (Evola, "La Tradizione ermetica")
+Le ruote solari, dovunque vengano rappresentate, sono provviste sempre di 16 (1+6=7) o 34 (3+4=7) raggi, sono sempre dei sette. Questo numero fu considerato sacro anche dagli Etruschi.
L'OTTO .. L'otto indica l'eternità. .. Divina è ritenuta la metafisica del 7+1, in quanto .. l'Uno si fonde col settenario. E ciò è quanto si è potuto conoscere tangibilmente quaggiù nel Figlio di Dio, [l'] Ottonario divino (Gesù =888). II numero otto indica anche l'azione del divino nell'umano, perchè l'umano si divinizzi. .. L'ottavo giorno viene cosi a configurarsi come la data dell'intervento divino nel mondo e la ricapitolazione di tutte le cose in Dio. ..
IL NOVE II novenario, a qualunque potenza lo si elevi, da come risultato un numero la cui somma delle cifre (radice primordiale) rende sempre nove. .. La successione delle potenze del nove, da origine ad un novenario costituito di cicli ternari, nei cui numeri composti di due cifre si verifica che la somma rende sempre nove. .. Nove è dunque simbolo di perfezione, giacchè frutto dell'unità di tre ternari, [il che] richiama alla mente la concezione della stessa Trinità: 333 (indicato per tre volte, cioè moltiplicato per tre, dimostra la manifestazione della Trinità col numero 999). ..
IL DIECI II decenario, infine, è la massima realizzazione è il culmine della serie. Rappresenta la conoscenza completa, assoluta. ..
II numero presenta proprie modalità d'uso legate alla sua natura. .. La somma di due numeri porta a un nuovo significato unitario, risultante dagli addendi; la moltiplicazione allarga le proprietà dei singoli fattori; il quadrato e la moltiplicazione per 10 danno intensità ed ampiezza ad un fatto, e il cubo gli rende consistenza e solidità.
Per esempio, .. il 7 può risultare dalla somma di 3+4, assumendo per ciò stesso, le proprietà tipiche dei due addendi: la divinità e la mondanità. II 12 è prodotto dalla moltiplicazione del 3 per 4, e suole rappresentare l'estensione spaziale di un fatto. .. Così il 49, numero base della Pentecoste, come quadrato del 7, porta alla piena realizzazione del settenario sul piano individuale e comunitario, mentre il 70 esprime piuttosto la pienezza in senso temporale.
Un numero, inoltre, si può connotare rispetto ad un altro principale sia per difetto che per eccesso. È il caso dell'11 che, rispetto al 10, simbolo della perfezione del decalogo e somma aurea di 3+7, esprime la trasgressione.
.. Gli strumenti privilegiati della numerologia restano le addizioni ..: attraverso l'addizione otteniamo la somma di tutte le cifre che esprimono ogni numero, per poi ridurle alla loro radice primordiale. Da 10 si otterrà dunque 1+0=1, da 11T=1+1=2 e 12T=1+2=3 e cosi di seguito. Questo metodo ha un limite. I numeri superiori a 45 danno la somma composta da due cifre, secondo il modello 46T=4+6=10, e oltre. Tali somme sono definite radici transitorie primordiali, poichè si prestano a un'ulteriore riduzione secondo lo schema: 46T=10 e 10T=1+0=1.
LA GEMATRIA
La gematria è .. l'arte di trascrivere le lettere associandovi valori collegati al loro ruolo numerico, o al loro posto nell'alfabeto. .. Era già nota sotto il nome di 'gematria' presso gli antichi ebrei; veniva qualificata 'isopefia' dagli antichi greci; gli arabi la definivano 'hisab al jumal' o geomanzia, e i cinesi 'ha-doz'.
L'alfabeto ebraico consta di 22 consonanti, mancano quindi le vocali, le quali furono aggiunte in epoca molto tarda (V-Vll sec. d.C.) per fissare la tradizione fonetica del testo biblico. Nella scrittura ebraica non vi sono figure speciali per i numeri; a ciò suppliscono le prime nove lettere dell'alfabeto per le unità, le successive nove per le decine, le ultime quattro assieme alle cinque lettere finali per le centinaia. Tale sistema di numerazione viene usato talvolta nelle Bibbie ebraiche correnti per indicare la successione dei versetti e dei capitoli nei singoli libri. II sistema numerico della lingua ebraica risultò presto insufficiente. Si ricorse, pertanto, all'alfabeto greco nel rappresentare le cifre, che apparve notevolmente superiore a quello ebraico. L'alfabeto greco comprende 24 lettere: 7 vocali e 17 consonanti. Tali erano le lettere dell'alfabeto ionico-attico, come sappiamo dall' alfabeto di 'Callia', citato dal documento di Ateneo. Restarono esclusi da questo alfabeto alcuni segni più antichi:
il segno detto digamma o vau. Aveva un suono semivocalico di u/v. II suo valore numerico è 6.
il segno detto koppa. Era usato per il suono qu- davanti a ipsilon e omicron. Restò come simbolo numerale per indicare 90.
il segno detto sampi. Era usato per il suono s (e detto san in dialetto dorico) + il suono p (pi): rimase a indicare il 900 come simbolo numerale.
I vantaggi del sistema grafico greco sono incontestabili. Anzitutto è composto non di 22 lettere, come l'alfabeto ebraico, ma di 24 lettere che offrono un ventaglio più esteso di combinazioni. Inoltre, basta aggiungervi i tre caratteri digamma, koppa, e sampi, caduti in disuso, per pervenire al totale di 27 che fornisce tutte le cifre necessarie al calcolo. Per fare ciò, i greci si sono ispirati al metodo ebraico che, però, hanno migliorato. Le prime 8 lettere, da alfa a eta, completate da digamma, in sesta posizione, hanno fornite le unità; le 8 seguenti, da iota a pi, alle quali si aggiungeva koppa, hanno fornito le decine; le ultime 8, da ro a omega, completate da sampi, hanno rappresentato le centinaia.