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torna all'indice Antares

Antares è una stella di magnitudine 1, di un profondo color rosso-zaffiro, visibile specialmente d'estate: è l'astro più splendente nella costellazione dello Scorpione, la 15a stella più luminosa dell'intero cielo notturno. Forse anche per questo i Celti la scelsero come la stella che segnava l'inizio del loro anno. (La festa del Samain - che peraltro cade il 1° Novembre, sotto il segno dello Scorpione.)

Antares A si trova a circa 200 parsec dal nostro sistema solare, o 520 anni-luce (600 ± 190), e crea un angolo di 17° col nucleo della Galassia e il Sole. Questa supergigante-rossa (M1.5Iab-Ib) è la stella principale di un sistema binario, ed ha un raggio di circa 4 AU (400 milioni di kilomteri, oltre il doppio del diametro dell'orbita terrestre), un diametro 700 volte quello del nostro Sole, di cui ha 15.5 volte la massa e di cui è approssimativamente 10mila volte più luminosa. Lo spettro di Antares A indica una temperatura effettiva di 3100 K.

È una stella talmente enorme che se nel centro del nostro sistema solare al posto del Sole ci fosse Antares A, la Terra ne sarebbe inghiottita, e così pure Marte e la fascia di asteroidi. Giove orbiterebbe ad appena 1 AU dalla superficie della stella e la Terra, per poter ancora ospitare la vita, dovrebbe spostarsi oltre l'orbita di Plutone. Stiamo cioè parlando di una stella grande quanto un intero sistema solare! (Figuriamoci un po' quanto dev'essere vasto quello antaresiano!)

L'altra stella del sistema binario, Antares B, è una stella calda blu (B4Ve) con un diametro 3~4 volte quello del sole, 7 volte la sua massa e circa 1900 volte più luminosa. Questa sotto-gigante di tipo B (di un colore verde-blu) impiega 878 anni a compiere un'orbita intorno ad Antares A (il semiasse maggiore della sua orbita è di 2.9 secondi di arci, che corrispondono a 540 AU, circa 14 volte il raggio del sistema solare in prossimità di Plutone) - ma è difficile osservarla a causa della brillantezza di Antares A. Lo spettro di Antares B indica una temperatura effettiva di 18000 K.

Antares e la sua nebulosa Al pari di tutte le altre supergiganti-rosse, Antares è prossimo alla fine del suo ciclo vitale (quando esploderà diventando una supernova): si è talmente dilatato che la sua superficie s'è raffreddata, e ora brilla solo di un colore rosso acceso, e sta continuamente espellendo materiale dalla sua superficie. Queste particelle solide (probabilmente metalliche, sicuramente non gas) riflettono la luce di Antares B ed ammantano l'intero sistema in una nebulosa luminescente autoprodotta, del diametro di circa 5 anni-luce.

Le stelle passano la maggior parte del loro ciclo vitale a convertire tranquillamente l'idrogeno del loro nucleo in elio. Antares ha già convertito tutto il suo idrogeno, e così ora ricava la sua energia da altri suoi elementi. Ciò crea un nucleo più caldo e quest'energia più grande spinge la superficie più in là. E più questa si espande, più si raffredda - così risulta un nucleo più caldo con una superficie più vasta e fredda.

La regione intorno ad Antares è una delle più incredibili e meravigliose di tutto il cielo notturno, caratterizzata da un complesso mix di nebulose di emissioni e di riflessi, vie di polvere che oscurano le stelle in sottofondo, e cluster di stelle.

Clicca per una visuale più ampia e meglio definita. Il nome Antares deriva dal greco: anti Ares (il dio greco della guerra), e significa "Il Rivale di Marte". Il nome potrebbe avere a che fare col colore della stella (Marte e Antares hanno lo stesso colore e più o meno la stessa luminosità), oppure col fatto che si trova nella costellazione dello Scorpione, che l'astrologia spesso associa a Marte.

È anche chiamata Alpha Scorpii e Cor Scorpii (in latino) e Kalb al Akrab (in Arabo): entrambi significano "Il Cuore dello Scorpione".

In tempi molto antichi, lo Scorpione occupava quelle che oggi sono le costellazioni dello Scorpione e della Bilancia: le chele dello scorpione occupavano la posizione che ora è della Bilancia. Gli Accadici, che abitavano in Mesopotamia un paio di migliaia di anni prima di Cristo, gli diedero il nome di Girtab, che significa "colui che punge". Gli antichi Persiani lo chiamavano Kazhdum, lo scorpione. Le civiltà precolombiane si riferivano ad esso come Zinaan ek, le sette stelle dello scorpione. In Europa, nel medioevo, rappresentava il concetto di forza che non si arrende (lo scorpione, se viene circondato da nemici, piuttosto che arrendersi si suicida col proprio stesso pungiglione) e un forte senso dell'ego. E' una delle stazioni fortunate, sempre associata con l'eminenza e un'importante attività nel mondo: influenza i punti di svolta nella vita dell'umanità e del singolo individuo. Tuttavia nell'antica Cina non era raffigurato come uno scorpione, ma come la parte principale della grande figura regale del Drago Azzurro, o Drago dell'Est, mentre Antares veniva chiamato "la Stella di Fuoco" (o Who Sing, protettore contro il fuoco, e Ta Who, annunciatore dei principi del governo). In alcune mappe stellari orientali, la regione di Antares e delle vicine stelle luminose è chiamata Ming T'ang: la Stanza della Luce, o la Stanza del Consiglio dell'Imperatore.

Prego notare che il drago in Cina non era il terribile mostro sbrana-vergini della mitologia medievale cristiana, bensì la saggia e maestosa incarnazione dell'ingente potere e dell'infinito splendore della Natura.

Nell'antica mitologia Persiana, Antares è il Guardiano dei Cieli, la Stella Regale dell'Ovest (Aldebaran, nella constellazione del Toro, è quella dell'Est; Regulus, nella costellazione del Leone, quella del Nord; e Fomalhaut, nella costellazione del Pisces Austrinus, il Pesce del Sud assai vicino alla costellazione dell'Acquario, è la Stella Regale del Sud). In Babilonia, Antares veniva chiamata Urbat, Signore del Seme, Creatore di Prosperità, il re e il Dio del fulmine, l'uccello-del-Paradiso diurno. Gli Egizi l'adoravano quale dea Selkit, che annunciava il sorgere del sole nei suoi templi durante l'equinozio d'autunno, ed era un simbolo di Iside nelle cerimonie delle piramidi. Molti templi dell'antica Grecia erano orientati verso il sorgere o il tramontare di Antares nel giorno dell'equinozio d'autunno: l'Heraeum di Argos, gli erechtheumi di Atene e Corinto, e i primi templi di Apollo Apollo a Delphi e di Zeus ad Aegina.

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