Il ReiKi | |
Energia-vitale Universale | |
di JB |
La scienza (perlomeno, da Einstein in poi ;-) non ha alcuna difficoltà ad ammettere che "tutto ciò che esiste è energia".
La celeberrima equazione "e=mc2" afferma che la materia non è altro che una particolare forma di energia.
Nè ha alcuna difficoltà ad ammettere che quasi tutta l'energia presente sulla Terra deriva dal sole: direttamente (=pannelli fotovoltaici) o indirettamente.
Come nel caso dell'energia eolica: le masse d'aria si spostano a seconda della pressione, che dipende dalla temperatura. Ma anche nel caso dei combustibili: il legno è cresciuto grazie al sole, e quando viene bruciato rilascia l'energia che ha accumulato. (E carbone e petrolio non sono altro che forme forme fossili del legno di milioni di anni fa.)
E di sicuro tutta l'energia che tiene in vita il corpo umano è di origine solare: al buio i vegetali di cui ci alimentiamo non crescono - e, quanto agli alimenti di origine animale (carni e latticini), essi non sono altro che una "trasformazione biologica" del foraggio (=vegetale) ruminato dall'animale.
"Trasformazione" che non ha nulla di miracoloso: trasformare significa banalmente "mutare forma". Così un raggio solare catturato dalla clorofilla diviene foglia, la foglia mangiata da un erbivoro diviene carne, e la carne mangiata da un carnivoro (o il latte di quest'animale) serve a sostentare la vita di chi se ne ciba.. uomo e/o bestia che sia.
Personalmente non condivido la visione egocentrica che vede nell'essere umano il punto di arrivo "predestinato" per tutte queste trasformazioni energetiche: visto che ogni specie inferiore trasforma qualcosa, a maggior ragione dovrebbe farlo "er mejo der creato" (ossia l'uomo :-), o no?!
Per come la vedo io, còmpito dell'uomo è trasformare l'energia che riceve in "pensiero ed azione" - e il bello è che la scienza è d'accordo con me, almeno fintanto che ci si attenga scrupolosamente all'interpretazione più materialistica di questa frase. Ossia: l'uomo si nutre al fine di avere energie per ragionare, muoversi.. in buona sostanza: per sgobbare da mattina a sera.
Io osservo che per sgobbare basta un asino, non occorre un uomo. E dunque mi pare quantomeno plausibile (per non dire DOVEROSO) postulare (o perlomeno IPOTIZZARE) che l'uomo, "l'unico essere pensante", sia capace di un più alto livello di trasformazioni energetiche.
Va da sè che, se per trasformare energia solare in amido (poichè è questo che in buona sostanza fanno, le piante) occorre clorofilla, per trasformare energia mentale in pensiero occorra uno strumento più sofisticato - o almeno più "specializzato"..
E se si trattasse proprio di quelle famigerate facoltà sopìte del cervello di cui tanto si favoleggia? (Non essendo attualmente in grado di dare una risposta a questa domanda, mi accontento di fomentare almeno il legittimo dubbio! :-)
Sentendo parlare di "energia vitale universale" (perchè questo, significa, la parola "Rei-Ki"), c'è chi storce il naso e comincia a pensare a chissà quale pratica stregonesca..
Invece stiamo solo parlando di un dato di fatto riscontrabile ovunque in Natura: come abbiamo visto poc'anzi, lo stesso Sole è fonte di energia vitale per il nostro pianeta. E' dunque sufficiente espandere un pochino il concetto, e considerare l'energia solare come una manifestazione di un'energia più Grande - esattamente come l'energia della batteria del tuo orologio è una manifestazione parziale dell'energia di una centrale elettrica. (Provaci tu, ad attaccare il tuo orologio direttamente ai megawatt di una centrale elettrica, e poi mi dici in quanti pezzettini t'è esploso! ;-)
Il sole è un primo "trasformatore", un riduttore di "voltaggio": riceve energia vitale universale, e fornisce luce (fisica) e calore.
L'uomo invece può fungere da "trasformatore" per mutare la stessa energia in Luce (spirituale) e Calore (umano), ovvero in Amore.
Non a caso il ReiKi viene canalizzato tramite le mani, che sono le estensioni del chakra del cuore. Dico CANALIZZARE perchè chi esegue un trattamento ReiKi lavora come un benzinaio: mentre il guidatore si rilassa, il benzinaio fa il pieno al suo veicolo (e il tuo corpo di fatto è il tuo veicolo), richiamando il "carburante" da un grande serbatoio (l'Universo) per riversarlo in un serbatoio più piccolo (un essere umano, ma non solo).
Parlo di energia "intelligente" perchè il ReiKi è un po' come un'onda del mare: se trova un buco sul bagnasciuga, lo colma; se trova una montagnetta, la spiana.. il tutto, con la massima delicatezza. Col ReiKi è impossibile fare del male, poichè è di fatto impossibile "sbagliare", dal momento che il ReiKi non fa altro che riequilibrare: toglie dove vi è un sovraccarico energetico, e dà dove vi è una insufficienza energetica. Nella peggiore delle ipotesi, non funziona. (Ad esempio se una persona lo rifiuta. Il ReiKi è Amore, e al pari dell'Amore non può attecchire se viene respinto.)
A questo punto potresti (anzi: DOVRESTI!) farmi un'obiezione: "Queste sono solo tante belle parole, ma chi mi dice che non siano solo stronzate?"
Alchè io ti somministrerei un energico pedatone sullo stinco. Non perchè sono permaloso e mi sono offeso a causa del tuo fare da miscredente, ma per dimostrarti che tu fai già uso del ReiKi - sebbene ad livello non consapevole. Facciamo un patto: io il calcio non te lo dò. Tu però immagina cosa avresti fatto se io te l'avessi dato davvero. No, non mi riferisco agli insulti che mi avresti tirato, nè tantomeno alla manica di botte che ci saremmo potuti allegramente scambiare poi.. :-)
Mi riferisco a quel semplice gesto che hai già compiuto centinaia di volte in vita tua: portare la mano là dove senti male. (E si tratta di una reazione comune a tutti gli esseri umani, di qualsiasi parte del mondo.) Ti fa male la testa, e ti poggi il palmo sulla fronte. Ti fanno male i denti, e ti "coccoli" la guancia. Un calcio nello stinco, e te l'avvolgi con tutt'e due le mani..
Ti sei mai chiesto PERCHE'? Che senso ha? Cosa c'è di "scientifico", nel coprirti la pancia con le mani quando hai mal di stomaco? Voglio dire: che cosa pensi che possa fare, quel gesto istintivo, per farti passare il dolore?
Ben poco, in effetti. Perchè così come un tubo che non venga usato a lungo finisce col riempirsi di incrostazioni, così i "canali" del ReiKi si otturano visto che da quando sei nato non li hai usati mai..
A questo, serve, la cosiddetta "attivazione ReiKi": si tratta in buona sostanza di "sturare" i tuoi "condotti energetici". :-) Attraverso un tubo incrostato, fluisce ancora un po' d'acqua - ma sarà un getto troppo debole per spazzare via lo sporco. Eppure, ciònonostante, alla facciaccia dei razionalisti-a-tutti-i-costi, funziona! (Certo ci devi stare sopra un'eternità, ma dopo un po' il mal di stomaco si attenua..)
..pensa allora a cosa potresti fare coi "condotti energetici" in perfetto stato!
Purtroppo, per poter operare miracoli occorre una Fede di cui ancora non dispongo - e si sa che il troppo pensare nuoce all'Amore, e dunque pure al ReiKi :-( ..
Se ti pare una spiegazione troppo "poetica", vai sul pratico: considera come l'eccesso di pensieri impedisca di rilassarsi e pigliar sonno; e rilassarsi è ovviamente il primo passo per "canalizzare", visto che canalizzare significa proprio "lasciar scorrere", e chi è teso è rigido e "chiuso".
Però, da quando dispongo di questo strumento (ribadisco: il ReiKi è uno STRUMENTO, non una fede!), ho fatto l'abitudine a tanti piccoli "miracoli" che sono entrati a far parte della mia vita quotidiana: mi faccio passare le gastriti, riparo il ginocchio dopo aver preso una storta, combatto la rinite allergica senza dovermi più imbottire di antistaminici, e così via. ;-)
Non mi credi?
Bravo: è proprio questo, lo "spirito" giusto! :-) Non devi credere: devi sperimentare. Il ReiKi non è teoria: il ReiKi è PRATICA.
«Quando le fu chiesto di definire con precisione scientifica il metodo da lei proposto, Hawayo Takata (colei che portò il ReiKi in occidente) imperturbabile appoggiò entrambe le mani su una persona, dicendo: "ReiKi on" (ReiKi acceso), dopodichè le sollevoò dicendo: "ReiKi off", concludendo la risposta con un gran sorriso. In queste poche parole sta forse l'essenza del ReiKi: semplicità, esperienza diretta. Nessun libro (o attestato) potrà mai sostituirsi ad un contatto diretto con l'energia, che deve necessariamente essere vissuto in prima persona.»
[da ""IL REIKI DELLE ORIGINI: il sistema di guarigione di Usui" di G.Cristofanilli e G.Tarozzi, Ed. Amrita]