GLI ANTICHI
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<A che punto sono?>
<Purtroppo ancora niente, Decano.>
<E alla montagna sacra?>
<Renderanno noti al più presto i risultati degli exit-poll.>
<Bah!>: il decano si voltò, pensieroso.
<Dovrebbe riposarsi, Decano. Alla sua veneranda età..>
<Sono così catorcio?>, rise bonariamente. <E pensare che quando il mio predecessore aveva la mia età..> - un colpo di tosse lo interruppe.
<Sulle sue spalle non gravavano 150 anni di preoccupazoni.>
<Già. Anche questo è vero. Vorrà dire che seguirò il suo consiglio, dottore, e andrò a riposare per una mezz'or..>
<Decano! Decano!>: irruppe nel vasto salone Thur, l'addetto-stampa dell'equipe dei decrittatori. <Novità importanti!>
<Parla, presto! Si tratta dell'Iscrizione?>
<Purtroppo no. E' il sondaggio: una tragedia.>
<Hanno raggiunto il quorum.>
<Disgraziatamente sì: il 50% più uno.>
<Roba da pazzi!>, sbottò il dottore. <Mi vergogno dei miei colleghi. Scienziati? Puah!>
Il decano, sempre più cogitabondo, non spiccicava parola. Ripensava alla Leggenda, che una volta era considerata Storia - con la S maiuscola: certa, definitiva, indubitabile. Ma poi il trascorrere dei secoli aveva fatto prevalere il dubbio sull'antica fede, la scienza aveva pressochè raggiunto il livello degli Antichi, e..
<Come osano?>, si infervorò Thur stringendo i pugni dalla rabbia. <Chi dà loro il diritto di dubitare dell'autenticità dei segni divini?>
<La situazione è grave.>, ammise il Decano. <Tuttavia gli scienziati non hanno fatto altro che il loro lavoro, scoprendo che le teofanie sono il frutto di una tecnologia..>
<Che noi non possiamo eguagliare, o Decano!>, intervenne il medico.
<Non ancora, dottore. Non ancora. Ma prima o poi accadrà: è la legge del progresso.>
Tacque. Come se il dubbio non lo avesse mai sfiorato! Un ologramma solido? Fantascienza, forse, ma non più miracolo. E scoprire che quei fantasmi che ti si paravano innanzi in tutto il loro "divino" splendore erano solamente le IMMAGINI degli Dei..
Frattanto, fuori dal palazzo, si era radunata una folla: composta, secondo la legge di Maat, ma decisa a far sentire la propria voce - invocando proprio la legge di Maat, cui nessun Decano aveva diritto di opporsi.
<E sia.>, espirò il decano, affacciandosi dal balcone. Gli "Urrà" certo non potevano fargli dimenticare quale sacrilegio sarebbe stato compiuto, per la prima volta in oltre diecimila anni: avvicinarsi alla Montagna! Esisteva forse abominio peggiore?
Purtroppo sì: di ora in ora cresceva la fazione di quelli che avrebbero addirittura voluto.. Il solo pensiero gli tornava impronunciabile.
Loro, eredi di una razza provenuta da un mondo lontanissimo, il leggendario pianeta Terra.. Loro, gli Eletti, i Pochi, sollevàti dalla barbarie dopo il giorno del giudizio presieduto dallo stesso Creatore in persona.. Loro, condotti in un paradiso di pace che i loro avi potevano solamente sognare mentre la vita sul cupo pianeta Terra faceva agonizzare i cuori puri..
<Ancora niente, dai decrittatori?>: il Decano cominciava a spazientirsi.
Una rapida telefonata del sovrintendente dissipò ogni speranza:
<Proseguono alacremente, Decano, e grazie alla Rete arrivano sempre nuovi spunti per spingere la ricerca verso nuove direzioni..>
Il decano l'aveva capito dal tono della voce già alla prima parola, che la risposta era no. Possibile? Hanno abbastanza scienza da stabilire che si tratta di macchine, e non riescono a decifrare l'Iscrizione Sacra?
"Hanno tutto.", pensò il Decano. "Hanno la pace, hanno la salute, hanno la vita, hanno l'amore.. Non hanno obblighi, ciascuno sceglie di dedicarsi a ciò che vuole e quando vuole, l'abominio del lavoro forzato è solo un tristo ricordo di tempi bui dei quali hanno memoria solo grazie alla lungimiranza degli Dei.."
Come dice la Leggenda, dopo il giorno del giudizio il Creatore radunò i suoi e li portò via da quel mondo di tenebra - niente paradiso nè inferno, dal momento che già il pianeta Terra è l'inferno: i cuori puri (beh, diciamo quelli meno corrotti) vennero condotti in un nuovo mondo, uno che li incoraggiasse a crescere ulteriormente, anzichè depauperarli fino a farli peggiorare.. E gli altri, poveretti loro, se ne sono rimasti a scannarsi fra di loro sulla Terra, per un altro Ciclo di barbarie e civiltà: dopo 4000 anni gli Dei sarebbero tornati per un nuovo Giorno del Giudizio, e via così.
<OMMIODDIO!>
Lo esclamarono tutti in coro. Il Decano ebbe un mancamento. Il primo a trovare il coraggio di dar fiato alle parole fu Thur:
<L'ha.. l'ha.. DISINTEGRATO!>
La videoparete mostrava un cumulo di polvere a un passo dall'Ultimo Confine. E una folla terrorizzata arretrare. E presto dividersi in due fazioni: chi ritornava sulla sua decisione, rimproverandosi il sacrilegio e considerando quello il giusto castigo divino; e chi riconosceva nel malcapitato il primo martire per la causa di liberazione dal meccanismo alieno che aveva soggiogato la loro razza per millenni.
Il Decano si riprese sùbito, grazie a un'iniezione praticatagli tempestivamente dal suo medico personale:
<E' un cardiotonico, ma non può sostituire una sana dormita.>
Il Decano neanche lo stette a sentire, e si fece teletrasportare immediatamente alle pendici della Montagna Sacra. Come lo videro, una pioggia di domande lo sommerse.
<Vi prego! Vi prego, fratelli miei! Ottemperiamo alla Regola!>
Alcuni si sedarono, ma una voce fuori dal coro si insinuò:
<Forse che la Regola consente.. un.. atto simile, degno dei nostri barbari progenitori?>: perchè in quel mondo non esisteva neppure, la parola per definire l'omicidio.
Il Decano stava per rispondere, quando dall'altro schieramento si levò un coro all'unisono:
<Sacrilegio!>
Se avessero avuto idea di come si facesse, probabilmente si sarebbero accapigliati. In mancanza di meglio, indirono una nuova votazione per stabilire il da-farsi. Qualcuno osò addirittura proporre l'idea innominabile, dicendo che a questo punto era necessario farlo, se non altro come autodifesa, prima che il congegno alieno li sterminasse tutti. La paura cresceva.
Il Decano era tornato a palazzo. Consultava l'Oracolo, che seppure aveva perso un po' del suo fascino da quando avevano scoperto che si trattava di una specie di archivio computerizzato multimediale.. Beh, era pur sempre l'unica fonte di informazioni che gli Dei (o perlomeno gli Antichi) avevano lasciato a testimonianza delle epoche remote.
Diceva la Leggenda che fosse stato il Creatore in persona a ordinarlo, affinchè le generazioni future potessero disporre di una fonte certa e di imperitura memoria: lasciare un ennesimo libro sacro avrebbe portato a traduzioni difettose e reinterpretazioni, con conseguente proliferare di sette religiose e tutti quei problemi che oramai erano solo un tristo ricordo. (Per alcuni, era una menzogna: uno stratagemma per tenerli buoni, insomma.. Avevano sempre creduto ciecamente all'Oracolo, per migliaia di anni, fino a quella maledetta scoperta che si trattava di una specie di computer!)
<A che punto sono, con l'Iscrizione Sacra?>: il Decano cominciava a perdere la pazienza. Gli avevano infatti riferito che un'equipe di scienziati aveva identificato, grazie a una breve sequenza di fotogrammi riportati dall'Oracolo, che ciò che circondava la Montagna Sacra era..
<Un "campo di forza"? E sarebbe?>
<Un sistema difensivo già conosciuto dai nostri progenitori terrestri.>
<Vale a dire.. un'altra macchina.>, suggerì Thur, con aria sconsolata.
<Precisamente.>
Il Decano aveva un unico pensiero: l'Iscrizione Sacra. Perchè l'Oracolo non la menzionava? Eppure risultava evidente, sulla Montagna Sacra! Gli Dei non avrebbero certo scritto una cosa qualsiasi, sulla superficie dorata di quell'immenso monolite piramidale! E se si erano premurati di impedirne l'accesso addirittura con un mezzo così barbaro come quel.. quel "campo"..
La videoparete mostrava ancora una volta la scena di prima: un ardimentoso che si avvicina, e poi.. l'Apparizione: gli Dei in persona si materializzano invitandolo ad arrestarsi per ascoltare la storia di quel luogo - una sorta di messaggio telepatico che non richiedeva traduzioni, poichè generava i concetti direttamente nelle menti, senza bisogno di mediarli a parole..
Gli scienziati non erano ancora arrivati a comprendere come questo accadesse, ma lo consideravano un motivo di più per esplorare la "montagna sacra", scrigno di infinite conoscenze o specchietto per le allodole che fosse.
Il nuovo prescelto, superata la prima linea, si vede comparire innanzi altri dei, che lo invitano a tornare indietro, a stare alla larga dalla Montagna Sacra. E più avanza, più la richiesta si fa pressante, fino a divenire una vera e propria minaccia, con gli Dei che si mostrano irati..
<Ma sono solo delle immagini! Nient'altro!>: Thur era deluso fino alle lacrime.
"Oramai l'hanno convinto.", pensò il Decano. Purtroppo, i fatti davano ragione agli scettici: anche gli Dei erano solo una parvenza illusoria, e bastava ignorarli senza che ne derivasse alcun danno - non fino alla seconda linea, fino a pochi minuti addietro conociuta col nome pomposo di Ultimo Confine.
<Gli Dei disintegreranno anche lui? Che cos'è? Non ci vogliono più bene? Non ci amano più? Decano!>: Thur era disperato.
Il Decano non sapeva più cosa pensare. Figuriamoci poi cosa RISPONDERE.
<Hanno scavato un passaggio!>, esclamò il dottore.
<Bella protezione!>, ironizzò Thur, che cominciava a trovare tutta questa storia grottesca anche peggio di Babbo Natale. <Bastava farci un buco sotto..!>
<Decano! E' arrivata una lettera..>
<Una lettera?>: la Rete aveva da tempo soppiantato la posta, che veniva per lo più impiegata a fini romantici (lettere d'amore) o nostalgici (esistono in ogni epoca di ogni mondo).
Esimio Decano,
un guasto imprecisato a una linea di energia ha causato un blackout nella mia casa sperduta sui monti, e la mia precaria salute mi ha impedito di accorrere io stesso.
Le invio mio figlio, latore della presente, per renderLe noto il risultato delle mie ricerche: sono soltanto un vecchio enigmista con l'hobby delle lingue antiche, ma sono sicuro dell'esattezza delle mie conclusioni.
Come da studio allegato (mi perdoni la calligrafia un po' tremolante, ma.. si immagina: potrei aver contribuito a gettare un po' di luce a riguardo di un'iscrizione antica quanto gli Dei!), che qui le riassumo (lasciandone la disamina alla commissione degli esperti decrittatori), la Sacra Iscrizione recita:
PADRE DEI VENTI. O anche: PROGENITORE DELL'ARIA.
Si riferisce senza dubbio ad Amon, il fratello del Creatore. La parte che mi ha dato qualche problema, però, è stata il rigo sottostante - che, pur tradotto, mi rimane oscuro:
IRRAGGIUNGIBILE. Letteralmente: MAI MANO SFIORERA'.
Perchè specificare l'ovvio? Voglio dire: è naturale che nessuno di noi eguaglierà mai il Dio Nascosto. Perchè specificarlo?
Nell'augurarmi di aver contribuito in maniera determinante alla soluzione dell'enigma millenario, Le porgo i miei più cordiali saluti. (Una prece: indirizzi il mio figliolo al reparto tecnico competente per ripristinare le linee energetiche della mia casa.)
Mentre il decano, convinto istintivamente della bontà di quella traduzione, la sottoponeva alla equipe di decrittatori, affinchè ne cavasse al più presto la traduzione esatta, il "partito" iconoclasta era giunto in salvo nel sancta sanctorum della Montagna Sacra.
<Decano!>, invocò il loro portavoce, sapendo di essere ascoltato. <Sa che cosa sono, queste?>, indicando la superficie della Piramide degli Dei. <Sono comunissimi pannelli solari! Installati sopra la macchina che essi alimentano di energia.>
<Fratelli, vi scongiuro! Non oserete.. I decrittatori sono a un passo dalla verità: una nuova interpretazione..>
<Decano! Siamo stufi della vostra cabala: quella lassù è soltanto una decorazione, mica un messaggio! E noi siamo stanchi, di essere oppressi da alieni troppo vigliacchi per mostrarsi a noi di persona. Ci hanno dominato per secoli e secoli, coi loro fantasmi tecnologici. E hanno inventato proprio una bella storiella, per spaventarci e mantenerci soggiogati. Ma non capisce? Il pianeta Terra è un'invenzione. Un babau infantile.>
<E allora? Questi risultati?>, incalzò il Decano, prendendo tempo.
<Decano! Mi sente?>
<La sento, la sento. E le rinnovo il mio invito alla moderazione: astenetevi da atti sconsiderati, per lo meno fino a che non sapremo qualcosa di più su..>
<Decano, apra gli occhi: come può esistere, un mondo così squallido come quello che ci viene "ricordato" dall'Oracolo? E' assolutamente inverosimile, che una simile razza sia potuta sopravvivere per millenni. Così come è assolutamente inaccettabile pensare che il Creatore si sia mai interessato di un simile crogiolo di malignità. Non se ne rende conto? Ce lo dice l'Oracolo stesso, quando parla di quella buffa credenza dei Terrestri.>
<Si riferisce alla teoria di Darwin, secondo la quale l'uomo terrestre sarebbe derivato dalle scimmie? Non vedo come ciò possa..>
<E invece sì: si tratta di una metafora. E' lampante: così come i terrestri erano stupidi a credere che una razza "evoluta" come la loro derivasse da animali, altrettanto siamo stupidi noi a credere che la nostra razza – che evoluta lo è senza ombra di dubbio - possa esser derivata dai terrestri. Coglie l'ironia? La "Terra" non esiste. E sarà la Scienza a fare luce su questi ordigni, potenzialmente pericolosi, che un'antica razza di alieni dominatori ha approntato per schiavizzarci a nostra insaputa.>
<Ti scongiuro nuovamente, fratello: non saltare a conclusioni azzardate. Oramai è imminente la traduzione della Sacra Iscrizione, e..>
<E' una decorazione, Decano, null'altro. Procedete.>
Uno scienziato profanatore recise il cavo sbagliato, e cadde fulminato. Gli altri, si affrettarono ad allontanarsi come cominciarono a percepire lo sfrigolio di circuiti e/o meccanismi non meglio precisati.
<E' solo un altro trucco! Fermi! Dove scappate? Vi dico che..> - ma nessuno seppe mai che cosa avrebbe detto, se l'esplosione non l'avesse travolto impedendogli di concludere la frase.
<Decano!>: improvvisamente, si materializzò sullo schermo il volto del capo dell'equipe di decrittatori. <Siamo giunti a una prima conclusione, che stimiamo esatta al 98%: l'iscrizione riguarda una macchina, e più precisamente un GENERATORE ATMOSFERICO. Ma la parte più importante è quanto sta scritto sotto: VIETATO TOCCARE. Se ne evince che..>
<Troppo tardi, amici miei. Troppo tardi.>
Quando gli "dei" sbarcarono, suppergiù 17mila anni più tardi dal giorno della catastrofe, trovarono il loro macchinario distrutto e i resti fossili di una razza istupidita dalla scienza.
E gli dei molto piansero. Domandandosi: "Perchè?"
(26 Settembre 1998, h 3 AM)