SUL BORDO DELLA FOTO DELLA COPERTINA (e sul margine destro di questa pagina)
Chiaramente sono geroglifici veri, e non si tratta certo di passaggi scelti a casaccio: è nientemeno che il messaggio che nel romanzo Imhotep lascia al sè stesso del futuro prima di partire per la Cina (cfr. la nota 94 del RiEpilogo), così come riportato sul sarcofago esterno di TutAnkhAmon - meglio noto come Coffin Texts 1130, VII, 467-8.
Parola per parola significa: “(467) Ho posto innumerevoli anni fra me e (468) il figlio di Geb dal cuore debole che giace laggiù, ma risiederò con lui nel luogo convenuto e mucchi saranno divenuti città e città saranno divenute mucchi”
Nell'interpretazione degli egittologi, "figlio di Geb" sarebbe Osiride (ne trovano riconferma rendendo "cuore debole" con "inerte", poichè defunto) - e "laggiù" rappresenterebbe l'Aldilà, il Regno dei Morti.
Faccio tuttavia umilmente notare che quando di una divinità si vuol indicare la parentela, non si menziona solo il padre (nel caso di Osiride è appunto Geb, il dio della Terra) ma anche la madre (Nut, la dea dell'Aria).. e il cuore di un morto è appunto morto, non debole. Ragion per cui non è così campato per aria così come potrebbe esser sembrato ipotizzare che:
Da cui appunto la traduzione che ne ho fatto nel romanzo: “Ho atteso millenni prima di incarnarmi in un uomo, che in quanto tale è più debole di me” (ma forse anche più triste poiché indifeso). “Mi incarnerò in lui dopo il disfacimento dell'Egitto, quando sarà sorta una nuova civiltà.”
Ulteriori informazioni sul Libro di Nut (1323 a.C.), che parla della distruzione dell'Umanità, del nuovo ordine mondiale e della magia di Ra.
(Raccomando Wim van den Dungen - The book of the heavenly cow.)
MENZIONÀTI NEL RI-EPILOGO
Probabilmente non se ne sarebbe accorto neppure un egittologo, ma in alcuni dialoghi fra R'L e T'TH ho citato parola per parola passaggi tratti dal Libro di Nut e dal Libro dei Morti egizio:
Lingua sola cognoscetur Aegyptijs: actibus vero videbitur alienis. Quid fles, o Asclepi? Amplius, multoque deterius, ipsa Aegyptus suadebitur imbueturque maioribus malis: que sancta quondam & divinitatis amantissima deorum in terra religionis sue merito: sola seductio sanctitatis. et pietatis magistra: erit maxime crudelitatis exemplum. et tunc tedio homnium: non admirandus videbitur mundus neque adorandus. .. Nam et tenebre preponentur lumini: & mors vita utilior iudicabitur. nemo suspiciet celum: religiosus pro insano, irreligiosus putabitur prudens, furiosus fortis, pro bono habebitur pessimus. (Asclepius, Corpus hermeticum, caput VIIII)
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it is only by his language that we will recognize him as an Egyptian : in his manners of behavior he will appear as a man from another race. Why crying, Asclepius ? Egypt itself will let itself carried along to much more than that and much worse: it will be tarnished with much graver crimes. [Egypt] who taught men the holiness and the piety will give the example of the most atrocious cruelty. At this hour, tired of living, men will not regard the world as the worthy object of their admiration and reverence. For darkness will be preferred to light, one will judge it more useful to die than to live; no one will raise his glances towards the sky; the pious man will be held for the insane, the impious for the sage; the frantic will be considered brave, the worst criminal a good man.
then the Lord, the Father, the first God, in power and demiurge of god one, .. will destroy all the malice, either that he obliterate it by a flood, or consume it by fire or dernolish it by pestilential illnesses spread in various places; then he will bring back the world to its first beauty,
Strano a dirsi, forse, ma nell'antico Egitto i terremoti non erano consideràti calamità naturali - bensì il gioire della Terra all'arrivo di un Dio (o di un grande sovrano), per cui un segno di ottimo auspicio.
chapter 175 of the book of the dead
the end of the world is announced here by the creator god himself
La radice del nome del creatore (Atum) significa sia "completare" che "non esistere", ovvero egli è sia il creatore che il distruttore che farà piazza pulita del male e ricreerà l'universo. (Come peraltro egli stesso annuncia nel 175° capitolo del Libro dei morti: )
promises to destroy the world then grant a long life to his faithful servant
Ra mostra quasi nostalgia di tornare nelle acque primieve, è quasi impaziente che la creazione finisca.
in the myth of the "Destruction of Mankind", before the gathering of the council of the gods, Re seemed to long to go back to the original waters.
Non esiste un mito sul diluvio, diversamente da tutte le altre popolazioni coeve (Babilonesi, Sumeri, Ebrei, eccetera).
An inscription of the time of Osorkon III from the temple of Luxor, shows us how an abnormally high inundation was described as "Nun" and was regarded as a return to the "original state" of creation: "Nun came forth from ...[ and covered] this land to its limits. It stretched to the two borden (of the land) as in the first time ... this land was given to its power as (to) the sea."
.. Indeed, we do not find in the Egyptian cosmogony that theme of the "conflict" or "struggle" found in other cosmogonies. [The theme of conflict appeared in some Egyptian cosmogonies [only starting from] the Graeco-Roman period, i.e. the very late period of Egyptian history when foreign ideas began tO seep into purely Egyptian thoughts.] The demiurge in the Egyptian cosmogony was that power that took consciousness of itself in the inert Nun, and began to create, by simply pushing the chaos to the borders of the organized world he fashioned. .. Thus if the organized world gradually emerged from the Nun in a simple environment, it should sink into it, when it is the time, in the sarne austere conditions.
Il mondo va distrutto perchè è propagato il male, causato dagli uomini e dagli "dei" (cfr. seth vs Horus) e non certo voluto dal demiurgo (che è sempre guidato da Maat). [Nei Coffin texts Ra dice: "Non ho mai ordinato agli uomini di fare del male. Sono i loro cuori, a disobbedire ciò che ho detto."]
"I made every man like his fellow; and I did not command that they do wrong. It is their hearts that disobey what I have said."
Evil has so deeply impregnated the world that everything became bad and deformed, That is why gods sent floods in other mythologies in order to "dissolve" all the rotten creatures.
.. Thus, evil cannot be the simple result of cosmic dualism: it was not present when Maat was present. One should believe therefore that someone was responsible for bringing evil into world. Humanity can be denounced.
Nella tomba di Seti I il mito della distruzione dell'umanità narra che gli uomini presero a complottare per ribellarsi a Ra.
People are said to "form projects which would make them the enemies of Re". We cannot define exactly the nature of these projects but they are certainly evil ones, for which men should have been exteminated. [che siano di ribellione contro Ra lo conferma "instructions for merikaren"]
It is obvious from the "Declaration of Innocencen that evil was regarded as a free act.
"Molti ripetono: non poteva Dio abolire il male e rimuoverlo dalla natura? Invece il male è talmente radicato nel mondo che pare quasi costituirne parte integrante. Eppure il Creatore ha tempestivamente preso le sue precauzioni contro il male, nel modo più intelligente: quando cioè ha progettato di dotare l'animo umano di intelletto, scienza e comprensione. E' proprio tramite queste facoltà, che ci siamo sollevàti al di sopra di tutti gli altri esseri viventi, ed è solo tramite quelle che possiamo scampare le trappole, gli inganni, la corruzione del male."
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