I frattàli | |
..in rotta verso l'infinitamente piccolo | |
di JB (immagini © 2000 Chris Losinger ed altri) |
L'infinito, per sua Natura intrinseca, sta al-di-fuori della reale portata della mente umana: quest'ultima infatti è volta a definire le cose, e "definire" alla lettera significa "porre dei confini" - che appunto l'infinito, in quanto tale, non ha nè può avere (per definizione).
Tuttavia desidero qua proporti un facile esercizio (chiamiamolo così ;-) che potrebbe dischiuderti più di un orizzonte a riguardo: sarà sufficiente "tuffarti" nella contemplazione delle immagini che ti propongo - e tutto il resto, semplicemente accadrà da sè. SE accadrà, perchè non è garantito che accada. (Per quanto comunque non credo che esista una mente così ottusa da non venir catturata dal vortice che queste immagini evocano. C'è chi Comprenderà di più e chi di meno, ma mi stupirei sinceramente che qualcuno restasse del tutto indifferente.) Ebbene: di che si tratta? I frattàli sono immagini (perlopiù bidimensionali) che, per l'impressionante mole di calcoli che necessitano, hanno incominciato a diffondersi solamente con l'avvento dei calcolatori.
Ricordo ancora lo stupore di tutti i miei compagni di studio quando, nel "lontano" 1991, il prof. d'informatica ci mostrò i "prodigi" del nuovissimo computer superveloce (era un 386! :-) - capace di generare un frattàle completo nel giro di appena pochi minuti.
Naturalmente, col passare del tempo e il progredire della potenza di calcolo delle CPU, lo stesso frattàle richiederebbe oggi solo una manciata di secondi. E, a parità di tempo, macchine più potenti consentono oggi la realizzazione di frattàli sempre più complessi - impensabili, per questioni di tempo, fino a neanche troppi anni fa.
La principale caratteristica di un frattàle, è che si tratta di un'immagine ricorsiva: cioè risulta composta da "sottomultipli" di sè stessa, a loro volta scomponibili in immagini sempre più piccole ma sempre identiche all'originale - come negli esempi qua sotto. Questo ne fa un ottimo "trampolino di lancio" per chiunque desideri addentrarsi nei meandri cervellotici dell'infinitamente piccolo. L'esercizio di cui parlavo è infatti estremamente semplice: basta osservare ciascun frattàle cominciando dalla visione d'insieme (quella più "esterna"), per poi addentrarsi mano a mano in ciascuna sotto-parte; seguendone ogni volta i lineamenti: sempre uguali, ma sempre più piccoli.. A un certo punto, qualcosa farà una specie di "clic" nella tua mente: sarà come essere inghiottito da un vortice, sarà come riversare te stesso nell'infinitamente piccolo - impiegando come imbuto il monitor e l'immagine da esso visualizzata. Làsciati andare, e semplicemente goditi il viaggio: ne tornerai con una diversa percezione del mondo che ti circonda. |
Scegli il "mondo" che desideri esplorare, e poi immèrgiti in esso:
..oppure scarica il programma per zoomare nei frattàli! ;-)
Vedi anche: meditazioni visuali