IL CURRICULUM VITAE "PERFETTO"
vademecum ultra-sintetico stilato da JB a partire da molteplici fonti

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COME REDIGERLO

Scopo del CV è offrire un'immagine concisa di te e della tua carriera professionale, per presentarti e farti ottenere un colloquio di lavoro (ma può anche essere inviato dopo un colloquio, per sollecitare una decisione).

Devi stimolare la curiosità del selezionatore, facendogli intuire che incontrarti non sarà una perdita di tempo - bensì un'esperienza stimolante e (perché no?) brillante ed arricchente pure per lui. Chi legge il curriculum deve arrivare a desiderare di incontrarti, quindi mettiti nei panni del datore di lavoro e dai risalto alle informazioni che tu al suo posto vorresti leggere.

E ricorda: il curriculum vitae non è un'autobiografia, ma una pubblicità di sé stessi: una promozione, un invito alla prova delle proprie esperienze, dei propri talenti e delle capacità. Per quanto sia triste e riduttivo racchiudere le tue esperienze (sicuramente importanti e significative) in 2 pagine al massimo, non dimenticare che l'attenzione e la pazienza del selezionatore è piuttosto limitata. Non è il curriculum, la sede ideale per raccontarti - e comunque per approfondire c'è il colloquio. Attenzione però a non commettere l'errore opposto: curricula eccessivamente vaghi e sintetici possono omettere informazioni importanti dalle quali può dipendere la tua convocazione.

Per chi fa la selezione del personale, il CV è lo strumento per scartare le persone ancora prima di vederle, ancora prima di sentirle parlare, prima dunque del fatidico colloquio. Si tratta generalmente di una persona molto indaffarata, che ha poco tempo e molti curricula da passare in rassegna, per cui impiega pochi secondi per guardarli e valutarli. In questa prima fase, egli mira innanzitutto a scremare la lista dei candidati - pertanto tieni a mente che chi leggerà il tuo CV non cercherà le ragioni per assumerti: solo quelle per scartarti. Ha delle griglie di selezione molto rigide che non gli consentono di fare eccezioni - ad esempio sull'età, sulla residenza o sulla conoscenza delle lingue. Prenderà quindi in considerazione solo quei curricula che possiederanno i parametri fissati per la posizione, e scarterà tutti gli altri senza neppure darci un'occhiata. Quindi ogni informazione deve essere rapidamente individuabile, facilmente leggibile e chiaramente comprensibile.

Riassumendo: il CV ideale deve

  • catturare l'attenzione (e differenziarsi rispetto agli altri)
  • interessare (evidenziando nessi fra il candidato e la posizione per la quale ci si offre)
  • piacere (deve convincere)

Quindi dev'essere:

  • mirato alla posizione per la quale ti candidi - pertanto va adattato a seconda dell'interlocutore (se ti proponi come animatore di un villaggio turistico, potrebbe essere poco interessante la tua tesi sui campi di concentramento; se offri la tua collaborazione a un banca, meglio evitare le tue esperienze di hacker; se ti proponi per l'area personale, può essere utile ricordare la tua esperienza negli scout, l'essere stato ufficiale durante il militare, esperienze di accompagnatore turistico, l'abilità di gestire rapporti interpersonali; se invece ti proponi per il controllo, è meglio far riferimento alla tua capacità analitica, o all'esperienza di tenuta dei libri contabili per il negozio della madre, ecc.)
  • conciso (la lunghezza è dannosa, ma anche gli eccessi di sinteticità) ma capace di stimolare la curiosità di conoscerti meglio (i potenziali datori di lavoro vogliono leggere qualcosa di interessante, senza perdere tempo prezioso con notizie scontate: all'esaustività sono preferibili poche informazioni, selezionate e significative, segnalando che sono solo alcune delle tante che potrà scoprire durante il colloquio)
  • facilmente leggibile (vedi la sezione sui fattori estetici), e non un plico di 10 pagine scritte a caratteri microscopici!

Insomma: una nota sintetica della tua carriera accademica e professionale, contenente le informazioni che a tuo giudizio ti contraddistinguono; un'anteprima di alcune fondamentali motivazioni per la vendita del prodotto "te stesso". (Ovviamente deve pure includere le informazioni essenziali per rintracciarti. ;-)


LA LETTERA DI PRESENTAZIONE

MAI inviare fotocopie del curriculum aggiungendo data e destinatario a mano, altrimenti sembra che lo mandi a chiunque.. (il che magari è vero, ma meglio non farglielo pensare ;-)

È bene dunque accompagnare il CV con una lettera di presentazione, che spieghi velocemente "tutto" del candidato: chi è, cosa fa, cosa ha studiato, cosa vuole fare, ecc. Nel caso di un invio per posta tradizionale (10% dei casi: oggi nel 90% il CV viene inviato per email) è consigliato scriverla a mano - ovviamente solo se si ha una bella calligrafia!

Dev'essere breve ma contenere:

  • un'intestazione con i tuoi dati
  • perché presenti il tuo curriculum (allegato a una proposta commerciale inviata a un cliente, in risposta a un annuncio su un giornale, come autocandidatura presso un'azienda..)
  • perchè proprio a loro (a quella specifica persona, o azienda, o organizzazione)
  • perché dovrebbe essere interessante la lettura del tuo curriculum
  • quali sono i dati più importanti e significativi che il lettore troverà
  • creare un po' di "suspense", invogliare a leggere
  • completare la descrizione del tuo profilo, concentrandosi sulle tue caratteristiche più rilevanti
  • rivolgersi direttamente al destinatario (nome e cognome del titolare o del selezionatore del personale, se li conosci, anzichè "spettabile azienda..") onde risultare meno impersonale
  • NON parlare di soldi: meglio di persona. (Eventualmente indicare una base al di sotto della quale non si intende scendere, ma è preferibile rimandare.)


PRIMA FASE: LA RACCOLTA DELLE IDEE

Devi attingere alla tua storia e scovarne nessi e collegamenti con la sfera professionale, al fine di caratterizzare, definire, promuovere e vendere il prodotto "te stesso":

  • Hai interessi ed hobby? Ti hanno permesso di sviluppare delle capacità o di accumulare conoscenze utili anche per il tuo futuro professionale? Verso quali àmbiti o eventuali posizioni?
  • Quanto e come le attività sporadiche o continuative che hai svolto possono esserti di aiuto per affrontare il mondo del lavoro? Quali ne sono gli eventuali nessi?
  • Quali sono stati i tuoi principali momenti di successo e quali di insuccesso? Cerca di farne mente locale e valutare il contesto in cui avvengono.
  • Quali sono le persone con le quali hai studiato o lavorato meglio? Valutane le caratteristiche personali e gli approcci.
  • Quale è la tua metodologia di studio? Rifletti attraverso degli esempi reali.
  • Quali sono i tuoi ritmi? Per esempio: generalmente ti senti pressato o stimolato, dalle scadenze? Lavori e studi in fretta, o hai bisogno di un po' di tempo prima di ingranare?
  • Quale è stata la tua esperienza durante il servizio militare (o negli scout, o in qualche associazione di volontariato, ecc.)? Hai imparato qualcosa che possa esserti utile nel mondo lavorativo?
  • Cosa dicono di te i tuoi amici, compagni e parenti? Riflettere su questo ti aiuterà a capire una parte di te. (Anche se non tutti i giudizi sono corretti può essere stimolante meditarci.)
  • C'è qualcosa che sai fare bene, sia dal punto di vista intellettuale che materiale?
  • Quali sono le cose che ti piace fare?
  • Quando ti senti felice e sereno, e perché?
  • Quali sono i tuoi progetti di carriera e di sviluppo professionale?

In base a questi dati, alla fine potrai porti con maggior cognizione di causa la domanda di fondo: "Qual è il lavoro adatto a me?"


SECONDA FASE: PREPARAZIONE ALLA STESURA

  • Suddividi il curriculum in sezioni con un titolo chiaro e contenuti coerenti
  • Ordina le informazioni in modo univoco (ad es. se scegli l'ordine cronologico inverso, mantienilo per tutte le sezioni)
  • Presenta le tue qualificazioni e competenze con uno stile chiaro, logico e conciso
  • Evidenzia i punti-chiave, per attirare l'attenzione e creare interesse. Per evitare frasi complesse, ogni volta che è possibile schematizza i contenuti con un elenco puntato o con l'aiuto di tabulazioni. (Ma attenzione: i punti brevi devono essere pensati bene.)
  • Usa frasi brevi
  • Impiega molti termini attivi/propositivi (ottenere, creare, aumentare, lanciare, negoziare, ecc.)
  • Vai subito al sodo: non usare giri di parole, altrimenti sembrerà che vuoi nascondere qualcosa
  • Concèntrati sui soli elementi pertinenti (ad es. dai risalto ai tuoi successi personali più rilevanti)
  • È possibile tralasciare informazioni (non è un testamento definitivo, e per i particolari ci sarà il colloquio), tranne quelle determinanti, specie quelle richieste in modo esplicito.
  • Evita abbreviazioni e un linguaggio eccessivamente specialistico (se uno è davvero competente in una materia, riesce a parlarne e a scriverne con chiarezza)
  • Evita uno stile narrativo
  • Fornisci informazioni specifiche, con numeri e percentuali per illustrare i successi ottenuti ed il contributo che puoi dare
  • Non gonfiare le tue esperienze e capacità: le bufale verranno comunque a galla durante il colloquio
  • Evita di vantare un merito esclusivamente personale sui tuoi successi, dando ad intendere che hai fatto tutto da solo: quasi mai le cose stanno davvero così. (Eppoi siamo nell'Era dell'Acquario, e volenti o nolenti imperversa lo spirito di gruppo, il lavoro di squadra, ecc.)
  • Non ti incensare con espressioni del tipo "bravo nelle relazioni.. o in questo e quello.." ma piuttosto lascia parlare i fatti e la tua esperienza
  • Indica le tua storia professionale e scolastica in ordine cronologico inverso, cominciando dagli eventi più recenti: risulterà più facile da leggere.
  • Non allegare fotografie, a meno che non sia richiesto (nel qual caso evita le foto coi figli al mare, o robe burocratiche tipo tu alla scrivania col telefono in mano)
  • Fai il possibile per differenziare il tuo CV rispetto a quello dei possibili concorrenti. Però ricorda che il CV deve sì catturare l'attenzione, ma essere impostato in linea con lo stile e con il linguaggio del destinatario. Per cui: NO alle frasi ironiche, disegni, caratteri particolari in generale per banche ed aziende (a meno che non ci si rivolga a posizioni particolari); SÌ se si tratta di una posizione creativa (ma in questo caso è necessario che quello che hai rappresentato sia veramente molto brillante, pena l'automatica esclusione dalla rosa dei candidati.)

Poi ricorda che la veste grafica non deve stupire: deve semplicemente aiutare chi legge a trovare in modo rapido le informazioni che cerca - e quelle che noi vogliamo fargli trovare per prime. ;-) Pertanto:

  • Titoli concisi e chiari, un carattere largo e facile da leggere (come ad esempio Times New Roman, Courier o Arial) e non caratteri supercreativi che possano distogliere da ciò che è scritto
  • Evita che una sezione sia a cavallo su due pagine (sfrutta la funzione "salto pagina" del tuo sistema di elaborazione testo)
  • Usa un particolare tipo di carta (lucida, a righe, a quadretti) ma semplice e di qualità. Carta colorata e bordi originali non aggiungono nulla, a meno che il posto di lavoro non sia di tipo creativo (ad es. nel campo della grafica o della pubblicità)
  • Qualche astuzia cromatica, o un'intestazione in linea con il carattere dell'azienda, ma sempre senza esagerare (c'è persino chi si rende ridicolo inviando carta profumata! :_). Una piccola dose di fantasia in un CV prevalentemente sobrio rappresenta la ciliegina sulla torta. Farsi notare senza volersi far notare: un CV "minimalista", normale, in bianconero, le pagine giuste, le informazioni necessarie..
  • Non inviare MAI un curriculum scritto a mano (solo la lettera di presentazione, il CV no) - a meno che non sia richiesto esplicitamente, ad es. per una valutazione grafologica del candidato


TERZA FASE: STESURA VERA E PROPRIA

  1. DATI ANAGRAFICI

    • nome e cognome
    • luogo e data di nascita
    • nazionalità
    • residenza e/o domicilio (puoi indicare diversi indirizzi precisando i periodi in cui puoi essere raggiunto a ciascuno di essi; per le domande all'estero, indica il Paese nel codice postale: F-75019 Paris, I-20052 Monza..)
    • recapiti telefonici (fisso e/o mobile - col prefisso internazionale, per le domande all'estero; e, se necessario, indica le ore alle quali è possibile raggiungerti)
    • fax
    • e-mail
    • sito Web personale (meglio evitare però se il tuo account porta il nome del tuo gatto o se ti appoggi a siti di dubbia moralità)
    • stato civile (la situazione familiare serve a spiegare e a motivare i vincoli eventuali a spostamenti e trasferimenti)
    • posizione rispetto agli obblighi di leva ("milite esente")
    • patente posseduta (moto/auto/camion/pullman) e disponibilità di un'auto propria ("automunito")

  2. ISTRUZIONE E FORMAZIONE

    I tuoi titoli di studio dal diploma in poi (le scuole dell'obbligo le hanno fatte tutti).

    Inoltre, se il percorso formativo extrascolastico (corsi di formazione, stage, tirocini, borse di studio etc.) è limitato, può essere segnalato in questa sezione. Se invece è ricco di esperienze che possono essere di interesse per l'interlocutore (i corsi di taglio e cucito non interessano il mondo della finanza) crea una sezione dedicata.

    Per ciascuno indica:

    • Date (da anno-scolastico o anno/mese - a anno-scolastico o anno/mese)
    • Nome (ed eventualmente l'indirizzo) e tipo di istituto di istruzione o formazione
    • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio, raggruppandole in modo conciso, ad es.: Settore generale = Espressione italiana, matematica, calcoli professionali, lingua straniera (spagnolo); Educazione fisica e sportiva / Settore professionale: Pratica professionale (fabbricazione di pane normale, pane speciale e pasticcini viennesi), Scienze applicate all'alimentazione e alle attrezzature (microbiologia, biochimica, igiene), Tecnologie professionali (materie prime di base, igiene e sicurezza), Conoscenza dell'impresa e del suo ambiente economico, giuridico e sociale
    • Votazione (ma solo se ti conviene ;-)
    • Qualifica conseguita, ad es. Certificato di abilitazione professionale (C.A.P.) Panettiere - ma non mettere MAI le sole sigle
    • Livello nella classificazione nazionale/internazionale ISCED [vedi http://www.uis.unesco.org/en/pub/pub_p/method.htm] - eventualmente domandalo all'organismo che ti ha rilasciato la qualifica.

    E ricorda:

    • Giustifica eventuali interruzioni degli studi.
    • Poni l'accento sulle qualifiche che rappresentano un vantaggio per la tua candidatura.
    • Se hai un Ph.D. o hai frequentato un corso di specializzazione post-laurea o un master, anche il diploma incomincia ad essere poco significativo.

    Non dimenticare mai però che, più che gli studi fatti e i corsi frequentati, sono le tue esperienze lavorative precedenti a garantire la tua professionalità e il tuo know-how. Pertanto..

  3. ESPERIENZE PROFESSIONALI

    L'autocertificazione delle tue competenze. Per ciascuna indica:

    • Date (da mese/anno - a mese/anno)
    • Nome e indirizzo (+eventualmente telefono, fax, e-mail e sito Internet) del datore di lavoro
    • Tipo di azienda o settore (ad es.: Trasporto e logistica, Società di revisione contabile, Fabbricazione di pezzi di ricambio per automobili)
    • Tipo di impiego (ad es.: Meccanico veicoli pesanti, Tecnico di manutenzione, Ricezionista)
    • Principali mansioni e responsabilità (ad es.: Manutenzione del parco informatico, Relazioni con i fornitori, Manutenzione degli spazi verdi).

    E ricorda:

    • Sii conciso e privilegia le esperienze lavorative che conferiscono valore aggiunto alla tua candidatura.
    • Giustifica eventuali interruzioni della carriera.
    • Segnala tutte le eventuali promozioni che hai avuto all'interno delle società in cui hai passato più tempo.
    • Evidenzia i tuoi successi:(uelli specifici e quantificabili, piuttosto che i doveri e le responsabilità previsti dai tuoi impieghi passati. O quantomeno fornisci informazioni quantitative delle tuee responsabilità (percentuale del tempo di lavoro, durata della mansione, ecc.)
    • Sottolinea tutte le attività e gli obiettivi raggiunti che possono essere particolarmente interessanti rispetto all'offerta di lavoro per la quale ti stai proponendo.
    • Non trascurare le esperienze che, anche se non hanno un legame diretto con il profilo ricercato, possono costituire un vantaggio (soggiorno all'estero, attività a contatto con il pubblico, ecc.)
    • Se non hai grandi esperienze di lavoro, valorizza i tuoi periodi di tirocinio (che è la prova di un primo contatto con il mondo del lavoro). E/o parla delle tue esperienze di vita, di cosa hai organizzato o creato per amici o conoscenti.. insomma: dai modo al lettore di capire che tipo di abilità hai, che tipo di persona sei. Pesca nella memoria le esperienze che si possono in qualche modo connettere con la posizione per la quale si risponde (eventuali partecipazioni in club e organizzazioni di vario tipo), che aiutino a dimostrare la tua volontà d'impegno. Va bene anche segnalare due mesi come friggipatatine al fastfood: l'avere avuto esperienze professionali anche poco qualificate dice molto sull'intraprendenza e la voglia di fare della persona, sulla sua abitudine a muoversi in un contesto organizzativo.
    • Indica una tua eventuale iscrizione ad albi professionali.

  4. CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI

    Ciò che sai e sai fare. Le capacità acquisite nel corso della vita e della carriera, ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi ufficiali.

    • lingue conosciute (partendo dalla madrelingua), indicando per ciascuna: capacità di lettura, di scrittura, e di espressione orale (livello eccellente, buono, elementare - vedi appendice) - e se possiedi un certificato che attesta la tua competenza (ad es. il TOEIC -Test of English for International Communication), indicane il livello e la data del rilascio.
    • la tua padronanza degli strumenti informatici (dalla videoscrittura alla gestione di database, dall'utilizzo dei browser alla programmazione) - naturalmente, se offri la tua professionalità per ruoli legati all'Information & communication technology, queste informazioni dovranno avere uno spazio e un risalto maggiori.
    • se non sono abbastanza numerose da giustificare sezioni distinte, elenca qui le tue competenze tecniche, artistiche, organizzative e relazionali (vedi sotto)
    • altre competenze, precisando per ciascuna in quale ambito sono state acquisite (formazione, ambito professionale, vita associativa, attività di svago, sul posto di lavoro, in attività di volontariato, a casa, ecc.)

  5. CAPACITÀ E COMPETENZE TECNICHE

    • competenze informatiche (conoscenza di un software specializzato, programmazione..) - eventualmente sposta qui la voce "padronanza degli strumenti informatici" dalla sezione "capacità e competenze personali"
    • attrezzature specifiche, macchinari
    • competenze in un settore tecnico specializzato (industria manifatturiera, sanità, settore bancario, ecc.)
    • ecc.

    ..precisando per ciascuna in quale ambito sono state acquisite (formazione, ambito professionale, vita associativa, attività di svago, sul posto di lavoro, in attività di volontariato, a casa, ecc.)

  6. CAPACITÀ E COMPETENZE ARTISTICHE

    • Musica
    • Scrittura (prosa, poesia, articoli di giornale, liriche di canzoni..)
    • Disegno
    • ecc.

    ..precisando per ciascuna in quale ambito sono state acquisite (formazione, ambito professionale, vita associativa, attività di svago, sul posto di lavoro, in attività di volontariato, a casa, ecc.)

  7. CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE

    • Leadership (coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci)
    • Senso dell'organizzazione
    • Gestione di progetti di gruppo
    • ecc.

    ..precisando per ciascuna in quale ambito sono state acquisite (formazione, ambito professionale, vita associativa, attività di svago, sul posto di lavoro, in attività di volontariato, a casa, ecc.)

  8. CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI

    • Vivere e lavorare con altre persone (spirito di gruppo/lavoro di squadra) e in ambiente multiculturale
    • Capacità di comunicazione (redigere chiaramente e/o trasmettere efficacemente un'informazione)
    • ecc.

    ..precisando per ciascuna in quale ambito sono state acquisite (formazione, ambito professionale, vita associativa, attività di svago, sul posto di lavoro, in attività di volontariato, a casa, ecc.)

  9. PUBBLICAZIONI

    Elenca i tuoi lavori (articoli, libri, siti web) che sono stati pubblicati - e, se del caso, fornisci una breve descrizione di quelli più rilevanti.

  10. ULTERIORI INFORMAZIONI

    Tutte le informazioni che non rientrano nelle parti precedenti, suddivise in:

    • sfera personale (quello che si deve assolutamente sapere di te per conoscerti, per capire che tipo sei), ad es. hobby, sport, appartenenza ad associazioni varie, ecc.
    • sfera professionale, ad es. disponibilità a viaggi e trasferte, obiettivi e aspirazioni professionali e/o bisogni particolari (ad es. la necessità di trasferirsi in un paese dove quella società ha una sede o altro), ecc.

    E ricorda:

    • Non eccedere: se hai l'hobby dei viaggi non è necessario che elenchi tutti i Paesi in cui hai soggiornato.
    • Segnalare gli interessi che servono a caratterizzare meglio il nesso con il lavoro, altrimenti potrebbe venir giudicato bizzarro e/o narcisista
    • Va bene essere ambiziosi, ma scrivere "vorrei assumere al più presto la direzione generale dell'azienda" non fa un bell'effetto.

  11. REFERENZE

    Meglio indicarle solo se esplicitamente richieste, altrimenti puzzano di raccomandazione. In generale, per non appesantire troppo il curriculum vitae è preferibile scrivere "Referenze fornite su richiesta".

    • Citare referenze professionali (il caporeparto della ditta X) e mai personali (il mio caro amico X della ditta Y)
    • Eventualmente indicare persone di contatto (nome, funzione e recapito - telefonico e/o email): qualcuno che ti conosce e/o ha lavorato con te e potrebbe dire quali sono le tue capacità (prima però sincèrati che siano disponibili a farlo, e soprattutto che non dicano peste & corna su di te! ;-)

  12. ALLEGATI

    L'elenco delle accluse copie (MAI inviare l'originale!) di diplomi e certificati, compresi gli attestati rilasciati al termine di un corso di formazione continua che non ha portato al conseguimento di un certificato; attestato di periodi di lavoro o tirocinio; pubblicazioni o lavori di ricerca; ecc.

Chiudere con "In fede", firma leggibile (prima il nome e poi il cognome - meglio se vengono riportati anche dattiloscritti sotto la firma), e in fondo alla pagina apporre la dicitura:

Autorizzo il trattamento e la comunicazione dei miei dati al fine della ricerca e selezione del personale AI SENSI DEL D.LGS. 30.06.2003 N. 196


QUARTA FASE: REVISIONE ED INVIO

  • Rileggi attentamente per eliminare qualsiasi errori di ortografia (non fidarti dei correttori ortografici automatici dei programmi di videoscrittura ;-)
  • Fai leggere il tuo CV a un'altra persona, per assicurarti che il suo contenuto sia chiaro e facilmente comprensibile
  • Invia il curriculum a delle persone e possibilmente non a Enti, Società ed Organizzazioni astratte: si rischia meno di finire nel cestino.
  • Se dopo settimane o mesi non si hai ottenuto risposta, telefona ricordando la tua disponibilità.
  • Durante il colloquio (che probabilmente avverrà con una persona diversa rispetto a chi ha letto il tuo curriculum), il CV può fornire alcuni spunti per la conversazione: è accettabile tenerne una copia di fronte a te, ma usalo solo quando è davvero necessario.


PRINCIPALI FONTI


APPENDICE: LIVELLO DI PADRONANZA DELLE LINGUE

  • Eccellente: se hai un'ottima padronanza della lingua, che ti permette di comunicare efficacemente (comprensione ed espressione orali e scritte) in un ambiente professionale internazionale
  • Buono: se sei in grado a) di capire e formulare messaggi di carattere professionale (comunicazione telefonica, note, ecc.) eventualmente con l'aiuto di un dizionario; b) di partecipare ad una conversazione di tipo generale usando costruzioni sintattiche semplici e di esprimere un'opinione; c) di essere autonomo nelle situazioni abituali in occasione di un viaggio nel paese (o nei paesi) in cui si parla quella lingua
  • Elementare: se sei in grado di esprimerti e di farti capire in caso di comunicazione elementare (ad esempio in caso di messaggi, note o istruzioni); di decifrare semplici messaggi scritti e di dimostrare un minimo di autonomia sul piano linguistico


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